Gigolò per Caso su Prime Video: intervista a Christian De Sica, Pietro Sermonti ed Eros Puglielli

Autore: Nicholas Massa ,

In vista dell’uscita, su Prime Video, di Gigolò per caso, disponibile dal 21 dicembre 2023, abbiamo avuto l’occasione di parlarne direttamene con Christian De Sica, Pietro Sermonti e Eros Puglielli, approfondendo alcuni aspetti sia del progetto stesso, che alcune letture legate all’identità di un lavoro non solamente esilarante, ma anche sottile nei suoi intenti. Al centro di Gigolò per caso, infatti, troviamo una storia dai tratti sui generis che, in un modo o nell’altro, cerca di trattare anche alcune tematiche sociali e concettuali strettamente connesse con la nostra attualità (femminismo, macismo tossico, il rapporto di coppia in questo senso…).

La storia di questa serie tv ruota tutta attorno un uomo (interpretato da Pietro Sermonti) che deve ancora far chiarezza su se stesso e sul proprio valore personale. A seguito di alcune svolte inaspettate nella sua sfera privata ed economica, questi viene a conoscenza di una particolare verità relativa alla professione del padre (interpretato da Christian De Sica): quella del gigolò. Un fatto del genere arriverà ad impattare direttamente sulle sue attuali prospettive, spingendo il suo percorso personale verso lidi insperati. Durante il nostro incontro con cast e regista abbiamo cercato di comprendere le ragioni dietro alla serie e alcune letture specificamente connesse con il contesto di appartenenza del prodotto. 

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Gigolò per Caso e le motivazioni specifiche dietro al cast

Abbiamo posto la nostra prima domanda a Christian De Sica e Pietro Sermonti, cercando di comprendere quali sono state le ragioni personali che li hanno spinti a partecipare a Gigolò per caso, ricevendo da entrambi prima una risposta scherzosa:

Beh io vorrei chiedere quanti attori non avrebbero voglia di raccontare la storia di un uomo che vive quello che vive Alfonso, di fare il gigolò e raccontare cosa significa scoprire che tuo padre, a 45 anni, non è un antiquario ma un uomo che vendeva il suo corpo… insomma, di ragioni per fare il mio personaggio ce n’erano.

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Ha risposto prontamente Pietro, seguito poi da Christian:

E qual è l’attore che non vorrebbe fare un vecchio con un infarto e sta per morire, e obbliga il figlio a fare le marchette come lui [ridono tutti]. A parte gli scherzi, no, è stato bello perché finalmente si fa per la televisione una commedia, ultimamente abbiamo fatto soltanto malati di alzheimer, o film violenti, o film dove devi fare il matto, invece qui facciamo ridere grazie a Dio.

Il ruolo della commedia in Ricolò per caso e oltre il piccolo schermo

La domanda successiva è stata rivolta ad Eros Puglielli, il regista: Con Gigolò per caso la commedia assume sia un valore esilarante che concettuale, raccontando anche alcune dinamiche che oggi sono argomento di discussione importante. Secondo te qual è il ruolo ad oggi della commedia, ed è cambiato nel tempo? È evoluto oppure mantiene sempre la stessa identità?

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La commedia ha lo stesso ruolo che hanno le altre forme, secondo me, quello di essere in qualche modo catartiche, cercando anche di ampliare la visione. Gli artisti teoricamente dovrebbero aiutare ad ampliare la visione no? Sacrificando, tra virgolette, la propria vita per questo scopo. In questo caso, nel caso specifico della commedia, secondo me, in questo momento è molto importante proprio per fare un’analisi critica di dove siamo e di cosa sono i processi che ci hanno portato dove siamo ora. In qualche modo, però, ci aiuta anche a superare gli schemi creati da questi processi, perché lo schema, chiaramente è una confort zone per la testa, ma anche una grande trappola. Quindi bisogna sì, avere delle bandierine che ci indicano la strada, ma allo stesso tempo non rimanere imprigionati nelle ragnatele dei concetti.

Pure Christian De Sica e Pietro Sermonti sono intervenuti sulla stessa domanda: 

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Beh, guarda, con la commedia si può raccontare molto meglio una società rispetto a tanti film autoriali che non hanno lasciato il segno. Senza mettersi sopra a una cattedra e dire ‘adesso v’insegno quello che si deve fare e quello che non si deve fare’, con l’ironia e con la comicità puoi dire delle cose tremende anche. E questo è il caso.

Courtesy of Prime Video & Amazon Studios
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Ha risposto Christian, seguito da Pietro Sermonti: 

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Se ci pensi, i tipi di famiglia e di legami fra esseri umani che ci sono in questa serie sono molto poco normali, ammesso che la normalità sia un’ambizione individuale e sociale, ed è molto interessante. Sono famiglie semplicemente legate dal desiderio di amarsi, stare vicini. Le donne, le clienti sono persone, sono donne molto autonome, moderne che decidono d’incontrare un uomo perché ne hanno voglia, non dimenticandosi mai che poi ci sono delle anime legate alle persone… non è semplicemente che uno va al fast food del fast sex. Però a me piacciono molto le autonomie che hanno i personaggi, e la commedia deve far ridere, ti mette davanti allo specchio e ti fa vergognare di chi sei. Tu ridi guardando quella cosa e non sai che parla di te.

Vi ricordiamo che Gigolò per caso sarà disponibile su Prime Video dal 21 dicembre 2023.

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