Ci sono libri che lasciano il segno, per varie ragioni. Per me, anche "Va', metti una sentinella" sarà uno di questi: avevo appena iniziato a leggerlo quand'è arrivata la notizia della morte di Harper Lee, la sua autrice.
Il sequel del suo capolavoro, "Il buio oltre la siepe", premio Pulitzer nel 1960, è in vetrina nelle librerie dal giorno dell'uscita in Italia, lo scorso novembre.
Pur essendo stato scritto prima del libro che ha lanciato la Lee nell'olimpo dei grandi scrittori statunitensi, "Va', metti una sentinella" ne è di fatto il sequel.

La Lee lo scrisse, infatti, nel 1957, e pare che lo mise da parte, come suggerito dall'editore che rifiutò di pubblicarlo, la storia di Scout da bambina.
Jean Louise Finch, detta Scout, la ragazzina che ci racconta in prima persona la storia del romanzo diventato nel 1962 il celebre film con Greory Peck, ora è una donna adulta.
Torna nella cittadina immaginaria di Maycomb, Alabama, in cui è cresciuta, per visitare l'anziano padre Atticus Finch. E per raccontarci una nuova, emozionante avventura.
Harper Lee, nata a Monroeville, in Alabama, nell'aprile del 1926, ricevette la prestigiosa medaglia presidenziale per la Libertà, un'importante riconoscimento civile, grazie al lavoro che la vide paladina dei diritti civili fin dagli anni '60. E con il suo romanzo, studiato da decenni nelle scuole di tutto il mondo, ha contribuito a cambiare il mondo, stimolando la passione per i diritti civili nei suoi lettori. Milioni di lettori.
"Il buio oltre la siepe" racconta, attraverso lo sguardo ben presto disincantato di una bambina, le ingiustizie e i pregiudizi di un mondo in cui il colore della pelle fa la differenza fra verità e bugie.

Un mondo oscuro, retrogrado, che la Lee ben conosceva, perché ci viveva. La sua Scout non era altro che un mezzo per dare voce alla libertà, alla voglia di uguaglianza e di modernità che animavano la scrittrice.
Harper Lee non ha pubblicato dozzine di romanzi, non è stata una scrittrice molto prolifica, eppure ha lasciato il segno. E l'avrebbe fatto anche solo con il suo romanzo d'esordio.
Grande amica di Truman Capote, collaborò con lui in diverse occasioni, soprattutto alla stesura del suo capolavoro, "A sangue freddo". Lo aiutò nelle ricerche e lo accompagnò ai processi per omicidio, parte integrante della ricerca, entrando nella storia di uno dei libri più celebri dell'amico scrittore.
Harper Lee si è spenta a Monroeville, dov'era nata, il 19 febbraio 2016. Aveva 89 anni.

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