La saga di Harry Potter non ha bisogno di presentazioni. J.K. Rowling ha costruito un mondo incredibile e una storia avvincente che ha appassionato adulti e ragazzi da tutto il mondo. I temi importanti affrontati nei libri e nei film sono moltissimi, e tra questi quello della perdita e del lutto è uno dei più presenti; impariamo a conoscere, biasimare ed amare tutti i personaggi lungo la serie, sino a quando, inaspettatamente (come spesso nella vita) non arriva il momento di dir loro addio. Ecco tutte le morti che hanno segnato una svolta nella storia di Harry.
- Harry Potter e la pietra filosofale
- Harry Potter e la camera dei segreti
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
- Harry Potter e il calice di fuoco
- Harry Potter e l'Ordine della Fenice
- Harry Potter e il principe mezzosangue
- Harry Potter e i Doni della Morte, parte prima
- Harry Potter e i Doni della Morte, parte seconda
Harry Potter e la pietra filosofale
Harry Potter è un orfano di undici anni che vive con gli zii, la famiglia Dursley, che lo tratta da sempre in modo ingiusto. Il giorno del suo undicesimo compleanno, viene raggiunto da un uomo gigantesco di nome Rubeus Hagrid, che gli dà una notizia sconvolgente: i suoi defunti genitori erano dei potenti maghi, ed Harry stesso è stato accettato come studente della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Preparatosi ad affrontare la sua nuova vita, Harry inizia il suo anno scolastico, in cui scopre la terribile verità sulla morte dei genitori (sono stati uccisi da un potente mago oscuro, Voldemort) e fa amicizia con Ron Weasley ed Hermione Granger. Insieme, i tre scoprono che ad Hogwarts è nascosto qualcosa di molto potente, e che il terribile Voldemort lo sta cercando. Durante tutto il primo libro, le poche morti riguardano principalmente:
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Lily Evans e James Potter
Nel primo libro apprendiamo una vicenda avvenuta 11 anni prima degli eventi narrati ma che è determinante per la storia di Harry. Il 31 Ottobre del 1981, Voldemort si reca nel rifugio segreto dei coniugi Potter, a Godric's Hollow. L'attacco, si scoprirà nel terzo episodio, è avvenuto a causa di Peter Minus, che si è unito al Signore Oscuro e ha tradito i suoi amici, condannandoli così a morte.

Ma l'obiettivo del terribile mago oscuro non sono né Lily, né James: Voldemort decide di compiere questa azione scellerata per via di una profezia fatta dalla professoressa di Divinazione, Sibilla Cooman:
Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore, nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese. L'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto. E l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive. Il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese...
Il suo intento è quindi quello di uccidere Harry, che sembra essere il suo nemico giurato descritto nella profezia. Ma Lily riesce, con un ultimo sforzo prima di morire, a salvare il bambino con un potentissimo incantesimo di protezione. Quando Voldemort colpisce il bambino infatti, la maledizione rimbalza su di lui, annientandolo.
L'attacco a Godric's Hollow e la (apparente) morte di Voldemort segnano la fine della Prima guerra dei Maghi.
Professor Quirinus Raptor
L'unica morte di un personaggio principale che avviene durante l'anno scolastico raccontato nel libro e nel film è quella del professor Raptor. Dopo un anno trascorso a sospettare del Professor Piton, Harry scopre che è il suo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure a tramare la sua morte, ma non solo. Raptor è anche un servitore di Voldemort, la cui anima "ospita" sotto il proprio turbante, sotto forma di un viso deforme.

Quando Voldemort ordina al professore di uccidere Harry però, interviene nuovamente l'incantesimo protettivo lasciato da Lily su Harry: il solo contatto con il ragazzo gli causa delle terribili bruciature e il tentativo di ucciderlo finisce col carbonizzarlo. Voldemort lo lascia a morire, abbandonandone il corpo e fuggendo via.
Harry Potter e la camera dei segreti
Durante il secondo anno ad Hogwarts Harry, Ron ed Hermione si trovano a fronteggiare un pericolo sconosciuto: alcune persone a scuola vengono totalmente pietrificate e sui muri iniziano a spuntare inquietanti minacce ai Babbani, scritte col sangue. Queste scritte portano un avvertimento: la camera dei segreti è stata aperta. Hogwarts è in pericolo e i docenti prendono in considerazione l'idea di chiuderla, ma Harry e i suoi amici iniziano a svelare la verità che si cela dietro la storia della camera e gli oscuri attacchi ad Hogwarts.
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Il basilisco
Cinquanta anni dopo la prima apertura della camera dei segreti, Tom Riddle (una versione giovane di Voldermort conservata in uno dei suoi Horcrux, un diario) riesce a prendere il controllo di Ginny Weasley dopo che Lucius Malfoy ha fatto cadere il diario/Horcrux nel suo calderone durante lo shopping a Diagon Alley, approfittando di un momento concitato.
Tom Riddle, aiutato dalla (non totalmente cosciente) Ginny apre la camera dei segreti e libera il basilisco, il Serpente di Serpeverde. Lo sguardo del mostro ha il potere di uccidere, ma se "filtrato" (ad esempio da uno specchio o da una superficie trasparente) si limita a "pietrificare" le vittime. Le vittime, per l'appunto, sono Mrs. Norris (il gatto del guardiano Argus Gazza), e qualche studente mezzosangue, come Colin Canon ed Hermione.
Harry riesce ad ucciderlo nel rocambolesco duello finale contro la proiezione del giovane Voldemort, Tom Riddle. Arriva infatti in suo soccorso Fawkes, la fenice di Silente, che porta con sé un'inspiegabile dono: il cappello parlante che aveva smistato Harry nella casa di Grifondoro l'anno prima. L'uccello magico si precipita poi ad accecare il terribile serpente così da salvare il nostro protagonista dal suo sguardo mortifero. Ma il morso del mostro è altrettanto letale: quando il basilisco si avvicina ad Harry per finirlo durante il duello conclusivo, dal cappello esce la spada di Grifondoro, con la quale Harry lo ferisce e uccide. Il dente del basilisco sarà per Harry lo strumento decisivo per liberarsi di Tom Riddle, "accoltellando" con esso il diario maledetto.

La morte del basilisco non si limita a risolvere il pericolo del secondo libro: nell'ultimo libro della saga, i denti del mostro (ormai uno scheletro) rimasti nella camera dei segreti serviranno per distruggere alcuni degli altri Horcrux.
Harry Potter il prigioniero di Azkaban
Il terzo anno ad Hogwarts inizia con una terribile notizia: Sirius Black è evaso dalla terribile prigione magica di Azkaban, e sembra sia evaso proprio per uccidere Harry. Era il suo padrino e amico dei suoi genitori, che ha tradito consegnando il luogo del loro nascondiglio a Voldemort. Ma non tutto è come sembra, e la malvagità forse non si trova in Sirius ma in qualcuno di molto più vicino, come Crosta, il piccolo topo che Ron porta con sé e che in realtà è Peter Minus trasfigurato, il vero traditore e servo di Voldemort, che dodici anni prima era riuscito ad incastrare Sirius.
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Ne Il prigioniero di Azkban troviamo un po' di sollievo prima dei tanti e traumatici lutti dei libri successivi. Le morti di cui si parla sono principalmente avvenute molto tempo prima.
Assistiamo a un'unica tragica morte, quella di Fierobecco, ma si tratta di una morte definitiva. L'ingiusta condanna a morte all'ippogrifo di Hagrid (ritenuto pericoloso) era stata fortemente condizionata da Lucius Malfoy, che aveva fatto pressioni sul governo dopo che l'animale aveva ferito Draco (che lo aveva provocato di proposito).

Ma dopo aver assistito alla sua decapitazione, Harry, Ron ed Hermione riescono a mandare il tempo indietro con la giratempo (che Silente ha donato a Hermione per permetterle di seguire tutte le lezioni con orari sovrapposti) e a mettere in salvo sia lui che Sirius Black, il padrino di Harry accusato ingiustamente dell'omicidio di Lily e James Potter.
Harry Potter e il calice di fuoco
Il quarto anno di Harry è dominato da un evento incredibile che vede coinvolte tre scuole di magia, il Torneo Tre Maghi. Il "calice di fuoco", destinato a nominare i partecipanti per ogni casa, fa il nome di due maghi per Hogwarts: Cedric Diggory ed Harry Potter. Dovranno confrontarsi con terribili prove, draghi, sirene e un oscuro signore finalmente pronto a risorgere.
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Barty Crouch Senior
Quella di Barty Crouch Senior è una delle storie (e delle morti) più oscure di tutta la narrazione potteriana. L'uomo era destinato a diventare Ministro della Magia, sino a quando un avvenimento aveva rovinato ogni sua speranza: il figlio, Barty Crouch Junior, si era unito ai Mangiamorte. Dopo un processo in cui Crouch Senior si era adoperato a dar mostra della propria inflessibilità nei confronti del figlio, Crouch Junior era finito ad Azkaban. Ma non ci era rimasto molto: afflitta dal dolore per il figlio, la madre architetta con la connivenza di tutta la famiglia uno scambio di persona. Barty Crouch Junior e sua madre bevono la pozione Polisucco scambiandosi i posti; la madre morirà e sarà seppellita ad Azkaban, mentre Crouch Junior resterà nascosto e segregato in casa, sotto una maledizione Imperius impostagli dal padre.

Appreso che uno dei suoi discepoli più fedeli è ancora vivo, Voldemort lo libera dalla maledizione, che infligge a sua volta a Barty Crouch Senior, per controllarlo durante il Torneo. Con la sola forza di volontà (compromettendo la propria sanità mentale), durante il torneo Tre Maghi Crouch Snr. riesce a liberarsi dalla maledizione, e implora Harry e Viktor Krum di chiamare Silente. Ma i due non fanno in tempo: il figlio Junior, travestito da Alastor Malocchio Moody, lo raggiunge e lo uccide prima che possa rivelare la verità al Preside. Barty Crouch Senior viene trasfigurato in un osso da proprio figlio assassino e seppellito a Hogwarts.
Cedric Diggory
Cedric Diggory è l'altro concorrente al Torneo Tre Maghi per la scuola di Hogwarts. Inizialmente è in forte competizione con Harry, ma ben presto i due iniziano a collaborare, sino ad arrivare a competere per l'ultima prova, decidendo di dividere la Coppa Tre Maghi. Ma non arriveranno mai a destinazione, non entrambi: si ritroveranno in un'imboscata di Voldemort e dei Mangiamorte, per completare un rito magico con lo scopo di ridare un corpo fisico a Voldemort (e per cui serve il sangue di Harry).

È Peter Minus a mettere fine alla vita del giovane con l'Anatema che uccide. Cedric, morente, fa un'ultima richiesta ad Harry: riportare il suo corpo a Hogwarts. Harry mantiene la promessa, ma non senza conseguenze. L'anno dopo, tutte le persone che non crederanno al ritorno del Signore Oscuro penseranno che sia Harry (per gloria) l'autore dell'assassinio di Cedric.
Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Il mondo della magia è diviso a metà: chi non crede al ritorno di Voldemort e chi invece si organizza per combatterlo una seconda volta. Viene ricomposto l'Ordine della Fenice, un gruppo segreto di maghi (adulti) alleati contro il Signore Oscuro. Cornelius Caramell, il Ministro della Magia, sospetta che Silente stia inventando un falso ritorno di Voldemort per sostituirlo in politica. Lui e una parte di stampa si alleano contro il Preside di Hogwarts, per fare sembrare lui e tutti quelli che lo seguono dei pazzi. Ad Hogwarts arriva una nuova insegnante di Difesa contro le Arti Oscure: Dolores Umbridge, che porta avanti la propaganda del Ministero con metodi a dir poco drastici e nega ostinatamente il ritorno di Voldemort, arrivando a creare regole sempre più assurde e restrittive, sino a portare alla creazione di un gruppo segreto a scuola dove i ragazzi praticano incantesimi di Difesa, "l'Esercito di Silente".
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Sirius Black
La morte di Sirius è la prima morte di uno dei personaggi principali, un mago a cui tutti i lettori non possono non essersi affezionati a questo punto della saga. Se la morte di Cedric spezza qualcosa in Harry, quella di Sirius lo traumatizza, lo confonde, lo ossessiona.

Voldemort manda ad Harry una "finta visione" per tendergli una trappola. Harry vede Sirius (ancora nascosto perché tecnicamente latitante) torturato e corre insieme ai membri dell'Esercito di Silente per salvarlo, trovandosi in un'imboscata dei Mangiamorte. È Piton ad avvisare l'Ordine del pericolo corso dai ragazzi. I membri dell'Ordine della Fenice quindi corrono in loro aiuto (incluso Sirius, che non era affatto in pericolo). La morte di Sirius è improvvisa. Mentre duella con la cugina Mangiamorte, Bellatrix Lestrange, la donna gli infligge un colpo mortale che lo fa cadere al di là di un misterioso velo. Il fatto che finisca dietro un velo ha reso i fan speranzosi che ritornasse nei film successivi, ma non è così. La morte di Sirius insegna ad Harry che nessuno (neanche il nostro idolo) è al sicuro dalla malvagità. Ci sono forze oscure che non guardano in faccia nessuno e che non vanno sottovalutate, e il dolore immenso per i nostri lutti non può e non deve fermarci. Bisogna accettarli, e continuare a combattere. Il Bene non è più forte del Male per natura, ma lo è solo se forte lo è anche chi il bene lo compie.
Harry Potter e il principe mezzosangue
Il sesto anno ad Hogwarts inizia con la tristezza infinita per la morte di Sirius e con un nuovo insegnante di Pozioni, il professor Lumacorno. Harry si ritrova in possesso di un misterioso libro di Pozioni, pieno di consigli che rendono il nostro protagonista (per la prima volta) un eccellente studente della materia. Sulla prima pagina è scritto "Questo libro appartiene al Principe Mezzosangue". Ad Hogwarts si verificano strani eventi che mettono in pericolo alcuni studenti, tra cui Ron. Parallelamente, Harry prende lezioni private di incantesimi da Silente, per indagare sul passato di Voldemort alla ricerca della sua più grande debolezza.
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Aragog
Aragog è un ragno gigante, una Acromantula, appartenuta a Rubeus Hagrid. Come gli altri membri della sua specie, ha una passione per la carne umana ed è dotato della parola. Anni prima era stato accusato di avere causato la morte di Mirtilla Malcontenta ad Hogwarts (nel secondo libro si scopre che il responsabile era stato, in realtà, il basilisco, il mostro della camera dei segreti) e aveva causato l'espulsione dalla scuola di Hagrid, rimasto all'interno dell'istituto come guardiacaccia.

La morte di Aragog (che da allora vive nella foresta fuori dalla scuola con la sua spaventosa e numerosa famiglia di giganti ragni antropofagi) non è violenta o improvvisa. Muore di vecchiaia. È però significativa: il veleno di Acromantula è particolarmente difficile da trovare e molto prezioso, e questo porta il nuovo professore di Pozioni, Horace Lumacorno, a unirsi al funerale del ragno tenuto da un tristissimo Hagrid, per prendere qualche goccia della preziosa secrezione. Horace Lumacorno era stato anche il professore di Voldemort, ai tempi ancora Tom Riddle, e mentre lui ed Hagrid bevono alla salute di Aragog e si ubriacano, Harry riesce a scoprire l'orrendo segreto dietro il potere di Voldemort.
Albus Silente
Tutti gli strani eventi ad Hogwarts di quell'anno si rivelano essere tentativi di Draco Malfoy per uccidere Silente, un compito affidatogli da Voldemort stesso. Silente, pur sapendolo, lo aveva tenuto a scuola per timore che se fosse stato espulso, Voldemort lo avrebbe ucciso. Draco non riesce ad ucciderlo: è Piton a farlo, durante la battaglia contro i Mangiamorte nella Torre di Astronomia. Gli lancia un incantesimo mortale. Inizialmente Harry è pieno di odio e risentimento nei confronti del suo professore, ma niente è quello che sembra.

Piton è parte di un grande piano di Silente, che era già destinato a morire. Qualche tempo prima infatti, il Preside di Hogwarts aveva trovato il secondo horcrux: l'anello della madre di Voldemort. Sfortunatamente, il monile era protetto da una potentissima maledizione, che avrebbe condannato a una morte lenta chiunque lo toccasse. Silente, impaziente, lo aveva toccato, e malgrado Piton fosse riuscito a limitare la maledizione alla sola mano, al potente mago erano ormai rimasti solo pochi mesi di vita. Così, cosciente del fatto che Voldemort ha ordinato a Draco di ucciderlo, decide di salvare l'anima del ragazzo e chiede a Piton di ucciderlo.
Silente, per quanto enigmatico e distante, rimane una figura centrale nella vita del giovane Harry, e il ragazzo passerà i seguenti libri a tentare di elaborare, dopo Sirius, anche questo lutto, e
ad assorbire l’enorme e incomprensibile verità: che mai più Silente gli avrebbe parlato, mai più l’avrebbe potuto aiutare.
Silente è l'unico preside ad avere sepoltura ad Hogwarts, ed Harry (anche) in suo onore chiamerà il figlio Albus Severus.
Harry Potter e i Doni della Morte, prima parte
Voldemort ha ormai il controllo del Ministero della Magia e di Hogwarts. Harry, Ron ed Hermione decidono di finire il lavoro iniziato da Silente e di trovare gli ultimi Horcrux nella speranza di distruggere il Signore Oscuro. La speranza sembra persa per sempre, ma è proprio nell'ora più buia che il mondo magico si riunisce trovando una forza incredibile e opponendo una strenua resistenza. Le morti aumentano esponenzialmente.
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Edvige
La morte di Edvige, avvenuta durante il viaggio da Privet Drive verso il nuovo nascondiglio di Harry Potter, sembra trascurabile, ma non lo è.

È il chiaro indizio che la gioventù di Harry è finita: il ricordo felice della prima volta a Diagon Alley, del primo anno ad Hogwarts, dell'innocenza, è sostituito da una nuova consapevolezza: l'oscurità è ovunque ed è pronta a prendersi anche la parte più innocente di noi, la nostra civetta bianca.
Dobby
Qua giace Dobby, un elfo libero.

Dal secondo anno ad Hogwarts, dopo un'iniziale diffidenza, abbiamo imparato ad amare Dobby, ex elfo domestico (trattato da schiavo) dei Malfoy, liberato da Harry Potter. Tra i due il legame si è stretto di libro in libro, sino alla fine. Dobby muore a causa di un colpo della terribile Bellatrix, poco prima che lui, Harry, Hermione e gli altri riescano a teletrasportarsi al salvo. Muore tra le braccia di Harry.
Harry Potter e i Doni della Morte, seconda parte
Harry, Ron ed Hermione continuano nella ricerca degli Horcrux e scoprono che uno di questi si trova ad Hogwarts. Vi fanno ritorno, ma Voldemort lo scopre subito e li raggiunge, mettendo in campo tutte le proprie forze. Mentre Harry tenta di distruggerlo, tutta Hogwarts combatte le forze del Male e si riunisce per proteggere il suo sforzo. Più Harry perde tempo e fa errori, più persone a lui care muoiono. È un'ecatombe, sino alla scoperta dell'ultimo Horcrux e allo scontro decisivo tra Harry e Voldemort.
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Voldemort
Severus Piton
Prima che muoia, il lettore e lo spettatore non sanno nulla di Piton. Non veramente. Durante i capitoli precedenti apprendiamo che da studente era stato bullizzato (proprio dal padre di Harry, James), e che il rancore e l'asprezza che si porta dietro sembra essere un tratto manifestato già in tenera età. Viene ucciso da Nagini, il terribile serpente di Voldemort, per ordine di quest'ultimo. Il Signore Oscuro lo elimina perché Piton è stato colui che ha ucciso Silente, dunque l'unico (apparentemente) a cui la Bacchetta di Sambuco risponde. Al momento della sua morte, chiama Harry (nascosto lì vicino) a sé e gli consegna qualcosa di prezioso: i suoi ricordi.
Apprendiamo così che Piton, suo malgrado, lo ha protetto dal primo anno. Apprendiamo che era stato Silente a chiedergli di ucciderlo, e che dunque non era stato un atto di malvagità o fede nel Signore Oscuro. Apprendiamo che ha da sempre amato Lily Evans, la madre di Harry, e che era stato solo una talpa tra i Mangiamorte, restando sempre fedele a Silente. Un uomo coraggioso, che si è lasciato disprezzare da chi ha da sempre tentato di proteggere. Varrebbe la pena rileggere tutti i libri e rivedere tutti i film solo per poterli interpretare con questa informazione. Piton diventa così, in poche geniali pagine (e in pochi minuti del film) l'eroe più tragico e incredibile di tutta la saga.
Peter Minus
Peter Minus è uno dei personaggi più odiati della saga. Sullo schermo la sua morte è appena accennata e dura una manciata di secondi, durante la fuga da di Ron ed Harry dalla casa dei Malfoy.

C’è da menzionare che nel libro la sua morte è decisamente d’effetto. Forse colto da qualche rimorso, uno dei più fedeli servitori di Voldemort esita nell’uccidere Ron ed Harry pur avendone la possibilità. Nel terzo libro, Minus aveva sacrificato la propria mano per un incantesimo di Voldemort, ricevendo in cambio una mano d’argento donatagli dal Signore Oscuro in persona; davanti all’esitazione nell’uccidere i due ragazzi, la mano gli si rivolta contro, strozzandolo fino ad ucciderlo.
Fred Weasley
La morte di Fred è improvvisa, brusca, inaspettata. Avviene durante la battaglia di Hogwarts, nella Stanza delle necessità, per colpa di un’esplosione causata dal Mangiamorte Augustus Rockwood. La famiglia Weasley si era riunita da poco, dopo il ritorno del fratello Percy.
Questo evento cambia completamente il modo di battersi dell’intera famiglia: dopo la notizia della morte di Fred, la dolce e placida Molly, conosciuta per il suo altruismo e la sua maternità, riesce ad uccidere Bellatrix Lestrange.

Nel film, quando nelle ultime scene Harry (creduto morto) ritorna, George si volta verso il fratello per commentare con lui la notizia: trova il vuoto.
Bellatrix Lestrange

E infatti Bellatrix viene uccisa proprio da Mrs. Weasley, che la prende orrendamente in giro per la morte del figlio. Nel libro, La Mangiamorte cade all’indietro in un modo che ricorda molto Sirius Black, da lei ucciso due libri prima; nel film invece la vediamo esplodere in migliaia di frammenti. Una delle più spietate assassine al servizio di Voldemort cessa di esistere.
Nymphadora Tonks e Remus Lupin
Un amore che nasce nella difficoltà come quello di Tonks e Lupin è di una bellezza difficile da replicare. Inizialmente reticente per via della sua licantropia, Remus riesce finalmente a lasciarsi andare e ad abbracciare il sentimento che lo lega alla nostra Metamorfomagus preferita.

Il piccolo Ted Lupin, frutto del loro amore e promessa di un futuro, è rimasto orfano. Nella pausa che Voldemort concede durante la battaglia di Hogwarts per considerare la possibilità di arrendersi, vediamo i loro corpi esanimi in due barelle vicine.
[...] pallidi e immobili, sembravano tranquilli, addormentati sotto il buio soffitto incantato.

Non assistiamo alla scena della loro morte; sappiamo tuttavia che Lupin è stato ucciso da Antonin Dolohov, mentre Tonks da Bellatrix Lestrange, sua zia. Lupin è il primo lupo mannaro ad essere insignito, post mortem, dell’Ordine di Merlino, Prima Classe. A Ninfadora venne anche dedicata una figurina delle per ricordare la sua tragica ed eroica morte.
Voldemort
La morte di Voldemort è iconica e ha lasciato col fiato sospeso tutti gli appassionati della saga. Impersona il male puro e lui e i suoi seguaci senza scrupoli hanno seminato morte con scelleratezza dall’inizio della storia di Harry.
Dopo la prima parte della battaglia di Hogwarts, Harry decide che le morti che ha causato sono troppe; scopre inoltre che lui è l’ultimo Horcrux, e che dunque deve morire. Harry, in effetti muore, ma Voldemort non ha considerato una cosa molto importante: ad essere ucciso è solo il frammento dell’anima di Voldemort dentro ad Harry che, infatti, cessa di essere un horcrux. Harry non muore anche per via di un incantesimo fatto proprio dal Signore oscuro, tre anni prima; per riavere un corpo, aveva utilizzato tra i vari ingredienti anche il sangue di Harry, legandolo alla vita.
Nel mentre, Neville Paciock uccide Nagini, l’ultimo horcrux. Una volta ripreso dal suo stato di morte apparente, Harry sfida un’ultima volta la sua nemesi, dandogli l’ultima chance di arrendersi. Voldemort rifiuta, sapendo che l’essere ormai il legittimo proprietario della Bacchetta di Sambuco (rubata dalla tomba di Silente) lo rende invicibile. Si dimentica però di un cruciale dettaglio: il legittimo proprietario della portentosa bacchetta è Draco Malfoy, l’ultima persona a disarmare Silente prima del suo assassinio. Ma Draco viene poi disarmato a sua volta da Harry (nella lotta al castello Malfoy), che ne diventa così il proprietario finale. La Bacchetta di Sambuco non può ribellarsi al proprio padrone, dunque non uccide Harry Potter e sancisce la fine del Signore Oscuro.

Nel libro, il cadavere di Voldemort è come quello di un Mangiamorte qualsiasi: carne destinata alla putrefazione. È posizionato in una sala diversa da quella in cui sono le persone morte per combatterlo, per rispetto. Nel film invece lo vediamo sgretolarsi, sino a -finalmente- scomparire.
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