Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick, la storia vera che ha ispirato il film

Autore: Giacinta Carnevale ,

Diretto dal premio Oscar Ron Howard nel 2015, The Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick è un film drammatico che racconta la storia vera del capitano George Pollard Jr. e dell'equipaggio della baleniera Essex, che nel 1820 è stata attaccata e affondata da un'enorme balena. Questo incidente ha poi ispirato il celebre romanzo Moby Dick, scritto nel 1851 da Herman Melville.

La pellicola vede protagonista Chris Hemsworth affiancato da Benjamin Walker, Cillian Murphy, Tom Holland e Ben Whishaw. Prodotto da Warner Bros. con ben 100 milioni, il film è stato un vero e proprio flop al botteghino dove è riuscito ad incassare solo poco più di 90 milioni di dollari in tutto il mondo. 

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Le riprese di Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick si sono svolte principalmente a Londra presso gli Studi Leavesden nell'Hertfordshire e poi nelle Isole Canarie di Lanzarote e La Gomera. Chris Hemsworth per calarsi nel ruolo di marinaio affamato si è sottoposto a una dieta estrema di 500 calorie al giorno. 

La sceneggiatura del film, scritta da Charles Leavitt, si ispirava al romanzo Nel cuore dell'oceano - La vera storia della baleniera Essex, pubblicato nel 2000 dallo scrittore statunitense Nathaniel Philbrick.

Se volete saperne di più sulla pellicola di Ron Howard con Chris Hemsworth, a seguire trovate la trama del film e la storia vera che l'ha ispirato. 

La trama di Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick

È il 1850 quando un giovane Herman Melville (Ben Whishaw), in cerca di ispirazione per un nuovo romanzo, decide di recarsi sull'isola di Nantucket in Massachusetts per farsi raccontare dall'anziano Thomas Nickerson la storia della baleniera Essex su cui l'uomo ha lavorato come mozzo. Il vecchio marinaio, all'inizio riluttante a parlare con Melville, spinto da sua moglie inizia il suo racconto. 

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Durante l'inverno del 1820 il giovane ma esperto baleniere Owen Chase (Chris Hemsworth), figlio di un galeotto, è costretto a imbarcarsi sulla baleniera Essex come primo ufficiale. La nave è guidata dall'arrogante e incompetente capitano George Pollard, figlio di una nota e rispettata famiglia di comandanti balenieri, con il quale Chase è spesso in contrasto. La spedizione fallisce ma Pollard, contrariamente al parere della sua ciurma, decide di spingersi a caccia di balene in una zona dell'oceano Pacifico ancora inesplorata, ad ovest delle coste dell'Ecuador.

Un baleniere spagnolo avverte il capitano circa una balena bianca che si trova in quelle acque e che aveva già decimato buona parte del suo equipaggio. Nonostante gli avvertimenti, Pollard conduce la Essex nel punto prefissato dove si imbattono subito in un branco di capodogli. Tuttavia proprio durante la caccia, fa la sua comparsa proprio l'enorme balena che distrugge prima una delle scialuppe e poi si scaglia contro la baleniera. La nave però impiega molto tempo prima di affondare così che Chase, Pollard e parte dell'equipaggio riescono a salvarsi sulle restanti lance.

Warner Bros. Pictures
Heart of the sea - Le origini di Moby Dick

Il gruppo di marinai si ritrova così alla deriva, con pochi viveri, in acque inesplorate e con la balena bianca che li insegue. Inizia così per loro una dura lotta per sopravvivere che li porterà anche ad azioni estreme come il cannibalismo. Dopo 90 lunghi giorni in balia dell'oceano, i sopravvissuti vengono salvati da un'altra nave e dopo tre mesi fanno ritorno nel villaggio da cui sono partiti.

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In seguito, visto le gravi perdite sia umane che economiche, tutto l'equipaggio finisce sotto accusa in un'inchiesta, nonostante tutti - compreso il capitano Pollard - avessero raccontato la verità su quanto accaduto. Dopo aver ascoltato l'incredibile racconto di Nickerson, Herman Melville lascia l'isola consapevole di avere tra le mani la trama di quello che sarà poi uno dei suoi romanzi più celebri: Moby Dick.  

La storia vera della baleniera Essex

Il drammatico evento che ha coinvolto la baleniera Essex e tutto il suo equipaggio nel lontano 1820 è stato raccontato nel libro scritto da Nathaniel Philbrick e intitolato Nel cuore dell'oceano - La vera storia della baleniera Essex. Il romanzo, pubblicato nel 2000, narra l'incredibile odissea vissuta a largo dell'oceano Pacifico dalla baleniera Essex. Philbrick per scrivere la sua opera si è documentato molto raccogliendo testimonianze inedite e utilizzando come fonte anche il diario di Owen Chase, uno degli otto superstiti. 

Elliot
Il romanzo di Nathaniel Philbrick

La baleniera Essex, lunga circa 27 metri e costruita molto probabilmente verso la fine del 1700, iniziò il suo viaggio il 12 agosto del 1819 dall'isola di Nantucket, al largo del Massachusetts, guidata dal capitano George Pollard e dal suo primo ufficiale Owen Chase. L'obiettivo della baleniera era quello di raggiungere le coste a ovest dell'America del Sud per cacciare le balene. Nonostante alcuni problemi iniziali, la Essex raggiunse Capo Horn nel gennaio del 1820 ma nei mesi successivi la caccia non riuscì a dare i frutti sperati.

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Con l'inverno ormai alle porte e con soli 800 barili di grasso di balena, il capitano Pollard, dopo una breve sosta alle isole Galapagos, nell'ottobre del 1820 decise di spingersi al largo dell'Oceano Pacifico verso acque ancora inesplorate. Chase e gran parte dell'equipaggio non erano d'accordo con la decisione presa da Pollard e, durante il viaggio, ci furono diversi scontri. Il 16 novembre del 1820 poi la vedetta della Essex riuscì ad avvistare un gruppo di capodogli e il capitano fece subito calare tre lance che si gettarono al loro inseguimento. Una gigantesca balena però prese di mira i marinai e riuscì a capovolgere una delle lance e solo due uomini furono salvati dalle altre imbarcazioni. 

Il 20 novembre l'enorme creatura tornò per scagliarsi contro la Essex. La baleniera, nonostante il duro colpo subito, non affondò ma gli uomini ebbero un momento di esitazione che si rivelò fatale. La balena infatti colpì nuovamente la nave che iniziò così ad affondare. Tuttavia prima di colare giù a picco impiegò diverse ore e questo permise al restante equipaggio di recuperare il necessario, tra cui diverse tartarughe, per affrontare altri 30 giorni di navigazione.

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Furono in venti a sopravvivere all'attacco della balena gigante e, a bordo di tre lance, riuscirono ad approdare sull'isola di Henderson, abitata solo da uccelli marini e con poca acqua disponibile. Il 27 dicembre si misero nuovamente in viaggio, lasciando però sull'atollo tre balenieri che vennero poi salvati il 9 aprile del 1821, oltre tre mesi dopo. In balia dell'oceano Pacifico, considerato spesso letale in diverse zone per l'impossibilità di pescare, i restanti superstiti iniziarono a morire di fame e sete e una delle lance scomparve durante una tempesta.

I balenieri per poter sopravvivere arrivarono a commettere anche atti di cannibalismo con i corpi dei marinai morti. Dopo ben 78 giorni, ormai privi di qualsiasi fonte di cibo, i superstiti arrivarono ad un gesto estremo: uccidere un loro compagno, estratto a sorte, per mangiarlo. Questa scelta con il tempo causò rimorsi in tutti loro. L'11 febbraio del 1821 Chase e un marinaio vennero salvati dalla nave del capitano William Crozier al largo delle coste del Cile e, dopo una settimana circa, un'altra imbarcazione portò in salvo la lancia con il capitano Pollard e un altro superstite.

Trascorso molto tempo da quel tragico evento, il primo ufficiale Chase guidò altre navi sempre a caccia di balene ma negli ultimi anni della sua vita venne dichiarato malato di mente. Anche il comandante Pollard tornò a navigare ma naufragò di nuovo e decise così di ritirarsi sull'isola di Nantucket senza mai riprendere il mare. 

E voi cosa ne pensate della drammatica storia vera della baleniera Essex che ha ispirato il film di Ron Howard?

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