Gli appassionati di horror lo sanno bene, cinema e letteratura hanno da sempre indagato e proposto ogni sfumatura del genere di appartenenza.
Un percorso poi intrapreso anche dall'universo videoludico, che negli anni è stato contaminato da diverse ''declinazioni orrorifiche'' tanto su PC quanto su console.
Terrore puro, jumpscare e schizzi rosso sangue - senza dimenticare i più sottili sotterfugi psicologici - hanno colorato i nostri schermi grazie a produzioni eccellenti come Silent Hill, Outlast, Resident Evil o il relativamente giovane The Evil Within, che molto spesso hanno dimostrato di non avere nulla da invidiare ai cugini su grande schermo - per trama e ambientazioni.
E se il 2017 è stato piuttosto generoso con i fan della paura poligonale, anche il 2018 promette di non lasciare nessuno a bocca asciutta. Ecco perché noi di NoSpoiler abbiamo deciso di mettere nero su bianco una lista di horror game in uscita nei prossimi mesi da tenere assolutamente d'occhio.
The Inpatient
Il genere horror ha già ampiamente dimostrato di essere assai affine alla realtà virtuale con Resident Evil 7, giocabile anche su PlayStation VR.
Il visore di casa Sony offre allora un'altra esperienza affine, che fa rima con The Inpatient, ultimo progetto dagli stessi autori di Until Dawn, di fatto un suo prequel spirituale. Già disponibile per l'acquisto dal 23 gennaio, il gioco ci mette nei panni di un paziente che ha perso la memoria e si risveglia nel Sanatorio di Blackwood.
Un sanatorio neanche a dirlo parecchio atipico, in cui lo staff medico cercherà di giocare con la nostra mente, guidandoci paradossalmente verso la follia più pura.
The Inpatient eredita di peso le atmosfere di Allucinazione perversa, film del 1990 diretto da Adrian Lyne, in cui sarà la nostra stessa immaginazione a guidarci in location angoscianti e distorte.
State of Decay 2
L'esclusiva di casa Microsoft State of Decay 2 promette non solo di essere uno dei titoli horror più avvincenti dell'anno, ma anche una delle produzioni più divertenti su Xbox One e Windows 10.
D'altronde gli zombie continuano a fare presa sul grande pubblico, anche a portata di pad. Con una realizzazione tecnica finalmente all'altezza, il secondo capitolo della saga nata nelle laboriose fucine di Undead Labs mette nuovamente sul piatto l'aspetto gestionale dell'apocalisse non-morta.
Impegnanti a sopravvivere combattendo, dovremo allora gestire con attenzione le nostre risorse, per garantire una speranza sia al nostro eroe improvvisato che al gruppo di survivor che andranno a popolare il nostro campo base.
Days Gone
Parlando di mangiacervelli ambulanti, è impossibile non ricordare l'uscita di Days Gone, una delle esclusive più attese dagli utenti della console di ultima generazione a marchio Sony.
Un po' The Last of Us, un po' Dead Rising, il titolo di casa Bend Studio ci chiamerà ancora una volta a fronteggiare la minaccia zombie, in un clima post-apocalittico che dai primi trailer e video gameplay pare funzionare a dovere.
Days Gone, seppur con meccaniche e tematiche già viste in passato, potrebbe rappresentare un vero e proprio Nirvana per quanti apprezzano serie televisive come #The Walking Dead. E, come lo show di AMC insegna, anche nel videogioco dovremo guardarci con attenzione sia dalla fame dei non-morti, sia dalla brutalità e bassezza del genere umano.
Visage
Come l'antologia cinematografica di Paranormal Activity ha dimostrato innumerevoli volte, le mura domestiche possono nascondere pericoli non propriamente terreni. E trasformarsi nel nostro peggior nemico.
Una formula che P.T., la demo del cancellato Silent Hills di Hideo Kojima, ha fatto sua su PlayStation 4, lasciando successivamente a bocca asciutta quanti erano già stati sedotti dal progetto targato Konami.
E se è vero che i fan non si arrendono, allo stesso modo l'indie Visage prende tutta la paura in chiave ''domestica'' dello scomparso teaser giocabile trasformandola in un titolo fatto e finito. Neppure i più coraggiosi saranno al sicuro, con scale, stanze, corridoi e solai tutti da esplorare, in un videogioco che, almeno nelle speranze di chi vi scrive, potrebbe rivelarsi molto di più di una semplice operazione citazionistica.
Agony
La paura della morte e quella nell'aldilà sono topic costantemente attuali.
E Agony lo sa bene, trasportando il giocatore direttamente all'Inferno.
Atteso il 30 marzo su PC, PlayStation 4 e Xbox One, il titolo di Madmind Studio - team composto da appena 9 persone - ci permetterà di esplorare gli inferi in una chiave piuttosto originale, controllando un'anima in fuga dalla dannazione eterna, e che non ricorda più nulla della sua vita precedente. Il tutto arricchito da ambienti necessariamente cupi ed ostili, in cui interagire con le altre anime presenti e cercare di fuggire da un luogo in cui si respira solo aria di eterna disperazione, morte e distruzione.
Dea Rossa permettendo!
Call of Cthulhu: The Official Video Game
Le atmosfere lovecraftiane sono alcune delle più amate dai fan dell'horror simbolista. Ma anche le più difficili da trasportare fedelmente in un videogame.
Una sfida che i ragazzi di Cyanide, al lavoro su Call of Cthulhu: The Official Video Game, hanno raccolto senza indugi. L'immaginario cartaceo di H.P. Lovecraft prenderà vita in questa avventura gotica a mondo aperto, in cui una casa si trasformerà in un crogiolo di paura e follia.
Ereditando alcuni elementi dai giochi di ruolo più tradizionali, Call of Cthulhu ci mette nei panni di un detective che deve risolvere un intricato e mistico caso. La parola d'ordine sarà come sempre ''sopravvivere'', ai pericoli più concreti e a quell'alone di pazzia che da sempre aleggia sulle teste degli anti-eroi nati dalla penna dello scrittore statunitense.
Moons of Madness
Follia e scoperta dell'ignoto si incontrano invece in Moons of Madness, in cui nei panni di un astronauta in missione su Marte dovremo esplorare il pianeta rosso con un certo rigore scientifico. Almeno fino a quando la desolante solitudine dello spazio profondo non inizierà a giocare con la nostra psiche.
Anche in questo caso le influenze lovecraftiane sono evidenti, con ragione e delirio in costante lotta. Riusciremo a portare a compimento la nostra missione in un vortice di allucinazioni, paranoie e antichi segreti nascosti nel sottosuolo?
Blasphemous
Quanti apprezzano il filone ''splatter'' farebbero bene a tenere d'occhio Blasphemous.
Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto retrò, il pixelloso videogame di The Game Kitchen è un action in cui la pixel art si macchia di sangue e viscere ben in evidenza. E in cui dovremo colpire, urlare e stringere i denti in un regno maledetto e putrido, colmo di creature demoniache pronte a scatenare tutta la loro fame di violenza.
A colpire è proprio la quantità di emoglobina a schermo, mentre il team di sviluppo assicura un'esperienza non lineare colma di fasi platform e d'azione più pura, nata negli affollati corridoi di Kickstarter.
Per altro assai punitiva come è stata nel recente passato l'amatissima - e ''cattivissima'' - saga di Dark Souls.
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