La Banksy mania si sta diffondendo a macchia d’olio. Ricordate cosa è accaduto il 5 ottobre scorso durante un’asta di Sotheby’s? L’artista inglese Banksy ha messo a segno una spettacolare protesta contro il mercato dell’arte distruggendo uno dei suoi quadri.
Il dipinto in questione si intitola Balloon Girl ed è una riproduzione di un suo celebre murale londinese. Il quadro è stato battuto all’asta e venduto alla notevole cifra di 1 milione e 180mila euro, un record per l’artista dall’identità sconosciuta. Proprio nel momento in cui è stata finalizzata la vendita, metà del quadro è andata distrutta grazie a una tritradocumenti nascosta nella cornice. A nasconderla è stato lo stesso Banksy che ha commentato l’evento citando una frase di Picasso:
Ogni desiderio di distruzione è anche un desiderio di creazione!
E una coppia deve aver preso davvero alla lettera l’affermazione. I due si sono messi all’opera e hanno creato un costume di Halloween che è una perfetta riproduzione di quanto accaduto all’asta di Sotheby’s. Hanno ammesso che la creazione ha richiesto un po’ di tempo, ma il risultato è molto divertente. La componente femminile della coppia si è munita di telefono mentre la componente maschile ha appeso il quadro al collo. Non appena la donna porta la cornetta all’orecchio, inizia la distruzione del quadro.
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Sarà contento Banksy dell’ironica rappresentazione? Beh considerata la sua lotta contro la mercificazione dell’arte, potrebbe essere molto più soddisfatto della diffusione popolare del suo gesto che del risultato economico della sua trovata. Paradossalmente, il quadro ridotto per metà in striscioline vale oggi il doppio del quadro integro. Balloon Girl infatti non è un pezzo unico perché ne esistono altre copie, mentre la versione ridotta in striscioline è un pezzo unico e di conseguenza ha assunto un valore maggiore.
Cosa ne pensate: Banksy aveva calcolato questo risvolto?
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