Vigilante: organizzazione che previene crimini senza seguire le normali procedure. O, ancora, i membri di una squadra di vigilanza, che credono nella sorveglianza autonoma.
In un mondo in cui l'erba cattiva non muore mai e il male ritorna sempre, l'eroismo, il coraggio e l'amore verso il prossimo corrispondono ad alcuni degli elementi cardine per preservare il futuro dell'umanità. Seppur avvolta nell'oscurità di un vialetto in puro stile statunitense, è questa la missione che sposa My Hero Academia: Vigilantes, il nuovo anime ispirato al manga omonimo nonchè creatura nata dalla costola dell'opera nota in tutto il mondo ideata da Kohei Horikoshi, My Hero Academia.
My Hero Academia: Vigilantes non è nè il sequel e nè il prequel di My Hero Academia. Si tratta di una storia parallela, alternativa e che non aggiunge e toglie nulla all'universo principale. È un'altra storia di eroi volenterosi non riconosciuti poichè come Izuku "Deku" Midoriya, Bakugo "Kacchan" Katsuki, Shoto Todoroki e tanti altri ancora poichè sprovvisti della licenza certificata. Seppur non segua la medesima timeline dell'opera madre, My Hero Academia: Vigilantes rivela fin da subito la voglia di raccontare un nuovo viaggio di un nuovo eroe, ma in forme e ideologie differenti.
In un mondo dove i cattivi, dunque, sono presenti e radicati, non sempre gli eroi professionisti possono intervenire tempestivamente soprattutto per dirimere le controversie "minori" o quelle che non puntano al decadimento del mondo come auspicato da All For One e Tomura Shigaraki. Vi sono allora crimini che possono essere neutralizzati da "altri" eroi che non possiedono la licenza per poter agire e usare indisturbatamente le loro unicità (Quirk), ma devono farlo nell'ombra, all'oscuro della legge che regola la categoria dei professionisti e all'oscuro della polizia, per servire la luce.
L'anime, disponibile per la visione in Italia su Crunchyroll (anche in forma doppiata), si ispira al manga spin-off omonimo scritto da Hideyuki Furuhashi e illustrato da Betten Court. L'opera è ambientata circa cinque anni prima degli eventi della serie originale. Il manga è stato realizzato tra il 2016 e maggio 2022. I capitoli erano inizialmente pubblicati tra le pagine di Jump GIGA per poi passare su Shonen Jump+. In Italia l'opera è interamente edita per Star Comics.
Essere eroi non vale quanto un "pezzo di carta"
Guardando al funzionamento del mondo moderno, la gentilezza e i piccoli gesti di cortesia appaiono quasi anormali. Il disordine e il dispotismo, diversamente, riescono ad emergere più facilmente tanto che ci si fa presto l'abitudine, girandosi dall'altra parte se gli effetti non colpiscono in prima persona. Per questo motivo c'è sempre bisogno di un eroe, professionista o meno non importa. C'è bisogno della rivoluzione della gentilezza per fermare il male che non perde tempo ad incanalarsi nelle vene dell'umanità.
Essere eroi, dunque, non vale quanto un pezzo di carta. L'importane è avere a cuore il prossimo, il volerlo aiutare anche con poco sino ad arrivare dove anche il migliore tra gli eroi professionisti non riesce.
Questa è la missione che si pone il trio protagonista della serie anime, ovvero Koichi Haimawari (voce giapponese: Shuichiro Umeda, voce italiana: Lorenzo Briganti), Knuckleduster (voce giapponese: Yasuhiro Mamiya, voce italiana: Edoardo Lomazzi) e Pop Step (voce giapponese: Ikumi Hasegawa, voce italiana: Gaia Chiaro).
Koichi Haimawari è uno studente e lavoratore part-time con la passione per gli eroi e del volere aiutare la gente, come nel gettare la spazzatura ad esempio (lo si vede per un istante aiutare colei che sarà la futura mamma di Izuku Midoriya). Egli è l'emblema della gentilezza, aggettivo più volte utilizzato, non a caso egli è conosciuto col nome da eroe locale (nel senso reputazionale) di Gentle-Man. Koichi si sente bene se fa del bene, quindi accetta di buon grado tale appellativo seppur, anche senza ammetterlo, vorrebbe divenire un grande eroe come All Might.
Koichi è, tuttavia, un ragazzo insicuro delle sue capacità, perennemente in ritardo mentre è intrappolato nel groviglio dei suoi pensieri, trovando la confort zone nel minimizzare le sue capacità. Tale indole lo porta molto spesso a cacciarsi nei guai riuscendo a cavarsela in maniera fortunosa. È proprio ciò che accade a più riprese nel corso dell'episodio pilota della serie all'interno del quale si imbatte in un gruppetto di loschi individui non sorretti da buone intenzioni.
Senza volerlo, difatti, Koichi ha un contrasto con uno dei tre loschi figuri, chiaramente non intenzionati a lasciar correre il gesto involontario. Essi chiedono a Koichi come mai questo affronto (ovvero l'aver fatto versare per sbaglio la bibita) e che ora dovrà scontare l'affronto. Koichi riesce a svignarsela grazie alla sua unicità che prende il nome di "Scivolamento". Seppur non gli conferisca abilità fisiche esplosive o poteri tramandati di generazione in generazione, con tale Quirk egli si può può muovere come se scivolasse, appunto, e per attivarlo deve fare in modo che almeno tre punti del corpo siano a contatto con la superficie. L'abilità innata, tuttavia, non gli conferisce molta velocità.
Scappato alle grinfie del trio malvagio, Koichi non è chiaramente contento. Come può colui che aspira a divenire eroe aver paura e non perdere occasione per scappare?
Mentre passeggia, imbrigliato nei suoi pensieri, Koichi incontra Pop Step, idol freelance autoproclamata che col suo Quirk "Salto" offre momenti di svago alla gente organizzando live. Anch'essa deve fare i conti con gli stessi limiti di Koichi, tuttavia quest'ultimo apprezza la vitalità e il coraggio dell'idol, quasi invidiandone l'inclinazione.
L'incontro con il destino arriva la sera dell'incidente quando Koichi e Pop Step fanno di nuovo l'incontro con i tre bulletti della mattina prima. Carichi di vendetta per quanto accaduto, minacciano di ferire Pop Step e di farsene beffe nella maniera più sporca possibile. Koichi non può far altro che intervenire raccogliendo tutto quanto il coraggio in corpo, ma non è abbastanza. Solo l'arrivo di All Might o di un eroe che giunge dal cielo potrebbe salvare la situazione.
Qualcuno dal cielo giunge, ma l'atterraggio non è dei migliori poichè cade su un mucchio di spazzatura. Si tratta del terzo personaggio citato, Knuckleduster, lo spazzino dal pugno di ferro.
Knuckleduster interviene in extremis e consegna la faccenda agli archivi salvano i due eroi e mettendo a tacere i bulletti, per ora. Anch'egli si definisce un vigilante che opera al servizio della giustizia e della luce agendo nell'ombra. Tra l'altro non possiede un Quirk, dunque mette in gioco la sua stessa vita e le sue stesse abilità per fare in modo che le cose non diventino irreparabili. Nel suo modo di agire egli desidera prevenire prima che la triste realtà si materializzi del tutto, tuttavia questa inclinazione lo conduce a volte a sbagliare bersaglio, a prendersela con gli innocenti, e a passare per villain.
Knuckleduster rappresenta l'elemento trainante ed è solo grazie alla sua offerta che Koichi riesce a convincersi che può diventare un eroe e fare del bene al prossimo, tuttavia dovrà farlo in veste di vigilante. Seppur ancora riluttante all'inizio, Koichi inizia pian piano a prendere coscienza, ma resta ancora sulle sue e, almeno nei primi attimi, non riesce ad aprirsi apertamente al suo "Maestro", ovvero il termine in cui Knuckleduster adora fregiarsi.
Nonostante i dubbi e le perplessità, Koichi si unisce a Knuckleduster e Pop Step, dando al via la loro prima missione: disfarsi dello spaccio della droga di nome Trigger che fa perdere la coscienza a chi ne entra in possesso potenziandone a dismisura il Quirk. La droga in questione può trasformare una persona normale in un mostruoso villain con l'unico scopo di creare improvvisamente disagi, cogliendo impreparati sia la polizia sia gli eroi professionisti. La droga in quesitone fa si che la lingua di colui che la subisca diventi nera.
La missione di Knuckleduster e compagni è proprio questa: fermare individui ritenuti misteriosi per controllargli la lingua prima che essi si trasformino in mostri e la situazione diventi irreparabile.
In virtù della missione, Knuckleduster aggancia un impiegato apparentemente tranquillo mentre porta con sè una regolare borsa da ufficio. Il vigilante, colto da un sesto senso, si catapulta dall'impiegato per controllargli la lingua e nel contrasto cadono tre action figure ispirate ai personaggi di My Hero Academia. Mentre Knuckleduster sta per colpirlo con il suo devastante pugno egli viene fermato in tempo dall'eroe professionista neutralizzatore e maestro della Yuei, il noto Eraser Head.
Eraser Head si chiede se Knuckleduster, Koichi e Pop Step corrispondano a quei tipici villain che appaiono di solito, dunque finisce per scambiare per cattivi coloro che vorrebbero, invece, fermare. Ha inizio quindi uno scontro tra Eraser Head e Knuckleduster, ma il primo, notando che il secondo non possiede alcun Quirk, ferma lo scontro. Eraser Head conferma di aver scambiato il suo avversario per un nemico e quest'ultimo conferma cha accade spesso di venir considerato in tali vesti nonostante agisca da cittadino volenteroso per la difesa della civiltà.
Eraser Head, allora, decide di ritirarsi e di lasciare per ora scivolare la questione. Nel frattempo, in ogni caso, avvisa la polizia dell'accaduto.
Le scene si spostano, nuovamente, sul misterioso impiegato e si scopre, per l'appunto, che l'apparente innocuo impiegato in realtà era uno spacciatore di tale droga malvagia, provocando ulteriore disordine cittadino.
Knuckleduster, Koichi e Hop Step incontrano nuovamente i tre famosi bulletti, stavolta potenziati della droga a loro offerta da un misterioso individuo dall'aria minacciosa, e ha inizio uno scontro tra la vita e la morte allo scuro della polizia e degli eroi professionisti. Dopo una serie di botta e risposta, Koichi finalmente prende coraggio e salva in extremis la vita di Hop Step. Un gesto di portata epica che trasforma il personaggio da semplice Gentle-Man a The Crawler, il suo vero nome da eroe che si ispira al potere del suo Quirk.
Ha qui inizio il viaggio dell'eroe di Koichi privo di una licenza che gli permetterebbe di agire indisturbato, ma col cuore sempre rivolto alla difesa dei più deboli.
Depositato l'evento nefasto e tanti altri generati dal proliferare del siero, la polizia, anche col supporto della segnalazione di Eraser Head, comprende bene che i villain sono stati fermati dai vigilanti dal momento che non sono stati chiamati eroi professionisti per tale incarico. In questo preciso momento si materializzano le contraddizioni che insaporiscono l'anime. Il detective Naomasa Tsukauchi (già noto per il medesimo ruolo nella serie originale di My Hero Academia) analizza la situazione ed egli, diversamente del suo collega Sansa, è fermamente convinto che non sono corrette le gesta di vigilanti, seppur tendenti a salvare l'umanità, finchè vi sarà una legge in vigore da rispettare.
Il fumetto americano prende vita
My Hero Academia: Vigilante è prodotto dallo studio di animazione BONES, la casa dell'anime di My Hero Academia, e si percepisce completamente l'atmosfera che da diversi anni gli appassionati assaporano all'interno del mondo degli eroi.
Lo stile grafico utilizzato richiama il fumetto americano che, dunque, prende vita nelle scene. Dal tratto rimarcato dei personaggi, dal character design (Knuckleduster, non a caso, sembra strizzare l'occhio al design di Batman) sino ai disegni della città che, seppur impiantata nel territorio giapponese, ricorda tanto quelle viste e assimilate nei prodotti Teenage Mutant Ninja Turtles.
Koichi, oltre ad ispirarsi caratterialmente a Izuku Midoriya e ad aspirare all'eroismo di All Might, mentre agisce, in particolare all'interno della scena del salvataggio di Hop Step, ricorda tanto i movimenti di Spider-Man. I dubbi e le incertezze che attanagliano il personaggio sembrano ricordare l'eroe telato della Marvel.
Da un punto di vista tecnico la serie anime è accattivante, ben animata e i personaggi, specialmente nei loro momenti centrali, si esprimono al meglio. Il comparto tecnico è realizzato con cura e le musiche non sono da meno per due semplici motivi: rievocano l'atmosfera dell'eroismo e molte di esse sono tratte dalla serie anime di My Hero Academia difatti gli spettatori più affezionati noteranno le analogie. La narrazione è piuttosto lineare con una tesi, antitesi e conclusione sino ad arrivare, nel momento di calo di attenzione, al consueto colpo di scena.
Essendo una serie estremamente parallela rispetto alla sua fonte di ispirazione, il percorso di Koichi sarà nettamente differente rispetto a quello di Izuku. Si prospetta, dunque, una serie piuttosto accattivante dalle declinazioni imprevedibili alimentate dalla continua lotta ideologia (e ossimorica) dell'eroe "cattivo" che deve agire nell'ombra poichè non munito di una licenza.
Imagine all the people...
Con il manga di My Hero Academia concluso e la serie anime corrispondente verso tale destino (la stagione conclusiva avrà inizio nel corso del mese di ottobre 2025), l'arrivo di My Hero Academia: Vigilantes giunge a pennello e risolleva gli animi degli appassionati e non poichè si ha sempre bisogno di nuove storie di eroi.
Mentre il mondo, reale o fittizio che sia, è strattonato da sinistra a destra senza alcuna capacità diplomatica, le storie di eroi rappresentano una delle poche via di fuga, verso una boccata di aria fresca da acquisire a pieni polmoni.
Un noto singolo di un altrettanto noto cantante immaginava (il verbo è chiaramente declinabile al presente indicativo) che tutta la gente potesse vivere in pace e che potesse credere a tale visione abbattendo ogni confine geografico. L'umanità ha oggi bisogno di percepire tale bisogno e le storie di eroi, che siano tramite un fumetto o un servizio di streaming, devono essere stampate e devono andare in onda poichè posseggono dentro di esse una carica tale da fornire sollievo esemplare.
Ancora, non importa se serve una licenza per finire nell'albo dei migliori eroi del mondo, non importa essere riconosciuti, l'unica cosa che davvero il mondo necessita, e tale obiettivo viene più volte rimarcato in My Hero Academia: Vigilantes, è un'umanità che si sente naturalmente bene nell'aiutare l'umanità.
Commento
Voto di Cpop
80Pro
- Comparto tecnico, grafico e sonoro eccellente.
- Combattimenti che ricordano i fumetti statunitensi.
- Caratterizzazione dei personaggi funzionale allo svolgimento della storia.
- Scontri fisici e anche ideologici che permettono riflessione.
- L'anime si mantiene distante dagli standard della serie a cui si ispira.
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