Il ritorno di Woodstock: cosa ci aspetta nel nuovo festival Rock

Autore: Tanina Cordaro ,

Music, peace & love, tre fuochi inesauribili che incendiano lo spirito e che per tre giorni, nell’agosto della 1969, più di mezzo milione di ragazzi hanno alimentato e tenuto vivi nel mega festival di Woodstock.

Il 16, 17 e 18 agosto 2019, a 50 anni dall’evento musicale che ha fatto la Storia, Woodstock torna a bruciare con un festival celebrativo organizzato da Live Nations e il Bethel Woods Center for the Arts.

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La nuova edizione si svolgerà nello stesso luogo, sul vasto sito dove oggi sorge il centro culturale di Bethel Woods. Proprio sul quel campo prese vita il fantastico happening nato dall’idea del giovane Michael Lang che, assieme ad altri due appassionati di musica, organizzò il grande evento.

Bethel Woods
la locandina del festival di Woodstock 2019

Sul palco furono raccolti i big della musica del tempo: da Jimi Hendrix a Janis Joplin, dai Grateful Dead agli Who. Ad aprire il concerto fu Richie Havens, che improvvisò quello che poi divenne il manifesto di Woodstock, e cioè Freedom, un inno al desiderio collettivo di cambiamento e di rivoluzione nei confronti della guerra in Vietnam.

Nel 1969 una marea di giovani hippies potè godere dalla voce di Grace Slick e dei suoi Jefferson Airplane, abbandonarsi ai ritmi africani di Santana e all’energia di Jimi Hendrix, che all’alba del quarto giorno, suonò Star Spangled Banner, l’inno americano mescolato ai suoni che mimano un bombardamento.

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Lo spirito di Woodstok sarà risvegliato per tre giorni con una serie di live eccezionali: anche se la lineup non è stata ancora annunciata immaginiamo le migliori band e i più grandi artisti in circolazione scatenarsi sul palco e, perché no, qualcuno che partecipò al live originale, come Crosby, Stills, Nash & Young, Arlo Guthrie, Santana e Joan Baez.

Prime e non confermate indiscrezioni vorrebbero onstage Daft Punk, Ariana Grande, Eminem, Pink, Coldplay, Bruce Springsteen, The Weeknd, Elton John, Bon Jovi, Pearl Jam, Foo Fighters e Mumford & Sons.

Cinquanta anni fa la gente si riunì pacificamente a Woodstock con l’intenzione di cambiare il mondo attraverso la musica, questo gesto sarà di sicuro d’ispirazione alle nuove generazioni che parteciperanno a Woodstock 2019.

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