IT: Capitolo 2, le scene volute da Stephen King e i problemi nell'adattare il libro

L'adattamento di IT: Capitolo 2 ha richiesto molto impegno per Andy e Barbara Muschietti, il regista e la produttrice del film, tra scene volute da King e problemi derivanti dalla lunghezza del libro originale.

Autore: Simona Vitale ,

Uno dei compiti più difficili che il regista Andy Muschietti e sua sorella, la produttrice Barbara Muschietti, hanno dovuto affrontare per realizzare IT: Capitolo 2 è stato sicuramente quello di rendere il clown danzante Pennywise ancor più spaventoso che nel primo film. Non solo. I due si sono trovati davanti anche l'arduo compito di bissare i gradi risultati commerciali ottenuti nel 2017.

Il successo di IT (Capitolo Uno) è stato a dir poco notevole (basta pensare che il film è diventato l'horror di maggior successo della storia del cinema). Occorre però ricordare che al termine della prima pellicola solo un quarto di quanto King ha scritto nel suo best seller del 1986 è stato adattato per il cinema. 

Barbara Muschietti ha dichiarato a Gizmodo:

Abbiamo flirtato con l'idea di realizzare altri due film [riferendosi alla seconda parte di IT, che ha rischiato quindi di essere scissa in due pellicole, n.d.R.], ma alla fine abbiamo deciso che ne avremmo realizzato uno solo. C'era molto materiale che Andy e i nostri sceneggiatori dovevano adattare.

Andy Muschietti ha invece aggiunto:

La sfida è stata quella di racchiudere questo enorme lavoro in una traduzione cinematografica, in linguaggio cinematografico. La nostra storia è più snella, più serrata. Abbiamo stretto le viti della tensione per cercare di tenere il pubblico sulla corda per tutto il tempo. Tutto è più consequenziale. Nel libro, la struttura è più disinvolta.

Warner Bros.
I Perdenti riuniti
I Perdenti riuniti in IT: Capitolo 2

IT: Capitolo 2: le scene volute da Stephen King

Mantenere una struttura più compatta per il film ha però significato andare contro i desideri dello stesso Stephen King.

Muschietti ha raccontato di come l'autore di IT abbia consegnato loro una lista delle cose che avrebbe voluto vedere nella pellicola. King, però, si è mostrato molto docile, sottolineando come sia il regista che la produttrice non avrebbero dovuto in alcun modo sentirsi obbligati dalle sue richieste.

Show hidden content Una cosa della lista che è stata aggiunta, per volontà di King, è stata la scena di Paul Bunyan, dove un'enorme statua del gigante boscaiolo del folklore americano insegue il giovane Richie.Tuttavia, King avrebbe anche voluto vedere l'idrante rotolare giù per la collina durante la distruzione di Derry alla fine del libro, ma il duo ha preferito rinunciare a quella scena.

Muschietti ha detto in merito:

Non siamo andati affatto in quella direzione perché volevo mantenere il finale più intimo e più concentrato sulle emozioni delle persone di questo gruppo.

IT: Capitolo 2, un film sulle emozioni e sulla crescita dei Perdenti (e non solo)

Show hidden content Nel voler mantenere il film più centrato sulle emozioni, è stata presa anche la decisione di suggerire fortemente l'idea che uno dei personaggi principali fosse gay, il che è appena accennato nel libro.Il regista ha rivelato:

Siamo arrivati a questa decisione tramite l'esplorazione della paura di questi personaggi in età adulta.

Mentre esploravamo con Dauberman [lo sceneggiatore del film, n.d.R.] il ventaglio di diverse paure che questi personaggi adulti potevano avere, abbiamo capito che la paura di essere scoperti, l'aver nascosto un'identità sessuale, è qualcosa con cui molte persone sicuramente possono relazionarsi.

Portare all'attenzione del pubblico un tema delicato come quello della sessualità repressa è uno dei vari modi in cui i Muschietti hanno tentato di alzare la posta in gioco nel capitolo due di IT.

Il primo film parlava di bambini minacciati, ma qui abbiamo a che fare con degli adulti capaci, che semplicemente non sono così affabili o spaventati. Barbara Muschietti ha rivelato:

Siamo stati consapevoli che avremmo dovuto alzare la posta proprio per questo. È più difficile entrare in empatia con un adulto. Quando un bambino è in pericolo, siamo immediatamente protettivi. Lo siamo per la situazione in cui si trova. Quando si tratta di un adulto, dipende dall'adulto. Quindi dovevamo assicurarci in primis che i nostri adulti fossero assolutamente persone con cui poter entrare in empatia come si faceva con i bambini. 

Andy Muschietti ha infine aggiunto che la posta in gioco si riduce a una cosa semplice: realizzare un film sulla crescita.

Si tratta della fine dell'infanzia. Ecco perché, in questa storia, l'età adulta è quasi come un se fosse un 'cattivo'. L'età adulta è l'antagonista dell'infanzia perché uccide l'infanzia. Tutto ciò che è bello dell'infanzia, tutti i tesori come l'immaginazione e il potere di credere in cose che non esistono semplicemente svaniscono. 

IT: Capitolo 2 è nei cinema italiani dal 5 settembre.

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