C'è una leggenda da queste parti. Un assassino sepolto ma non morto. Una maledizione su Crystal Lake. Una maledizione mortale. La maledizione di Jason Voorhees. Dicono che morì da ragazzo, ma continua a tornare. Pochi sono sopravvissuti dopo averlo visto. Alcuni hanno persino cercato di fermarlo. Ma nessuno può farlo. La gente dimentica che lui è laggiù... ad aspettare.
Ecco chi è Jason Voorhees, star del franchise Venerdì 13 che ha all'attivo una dozzina di pellicole oltre che fumetti e un numero impressionante di action figures. Non solo una delle icone horror più famose di tutti i tempi ma una vera e propria maledizione per la piccola cittadina di Crystal Lake. Oggi, venerdì 13 aprile, riscopriamo la vita e la non-morte cinematografica del terribile assassino.
La genesi del male
Jason Voorhees vede la luce giovedì 13 giugno del 1946, nella piccola cittadina di Crystal Lake. A posteriori, quando Jason diventerà diabolicamente famoso per merito dell'inarrestabile sequenza di omicidi che lo vedrà protagonista, alcuni cercheranno di forzare le ricorrenze spostando di un anno in avanti la sua nascita. Questo perché il 13 giugno del 1947 corrispondeva a un venerdì e ben si sarebbe sposata quella data con quanto sarebbe successo 33 anni dopo, all'inizio della terribile leggenda di Jason.
Il piccolo Voorhees nasce affetto da una serie di deformità che ne minano corpo e spirito. La madre Pamela cerca di proteggerlo nell'unico modo che una donna semplice, figlia dei tempi poco illuminati in cui vive, riesce a concepire: tiene lontano Jason da tutti e da tutto, lo isola crescendolo senza l'aiuto di nessun altro e diventando così un punto di riferimento fondamentale per il figlio. Ma questa bolla sicura è destinata a scoppiare a causa del lavoro di Pamela come cuoca nel campeggio di Crystal Lake.
È l'estate del 1957. Pamela è impegnata nel lavoro al campeggio e non può permettersi una baby sitter che si occupi del figlio. Perciò Jason inizia a frequentare suo malgrado altri ragazzi ma l'aspetto fisico deforme lo rende inevitabile bersaglio di un gruppo di coetanei. Jason scappa ma i bulli lo costringono sul molo mentre i responsabili del campeggio stanno facendo sesso senza occuparsi dei ragazzi, senza impedire che gli eventi prendano una piega tragica. Jason viene gettato in acqua. Uno scherzo stupido e crudele, una burla destinata a finire in modo drammatico perché il corpo di Jason non sarà mai ritrovato.
La maledizione di Crystal Lake
Il campeggio di Crystal Lake viene chiuso dopo la scomparsa del giovane Voorhees. Ma qualcuno non ha dimenticato. Nel 1958 Barry e Claudette, i due responsabili del parco che hanno permesso con la loro negligenza l'incidente di Jason, vengono uccisi e da quel momento in poi si susseguono molteplici tentativi di riaprire il campeggio. Ma sono tutti destinati a fallire a causa di misteriosi incidenti che fanno guadagnare a Crystal Lake il nomignolo di Campeggio Sangue.
Circa vent'anni dopo il campeggio è pronto per essere frequentato di nuovo. L'anno preciso della riapertura non è sicuro, l'unica cosa certa è che venerdì 13 giugno (e potrebbe essere del 1980, visto che abbiamo un venerdì 13 a giugno di quell'anno), proprio il giorno del compleanno di Jason, un gruppo di ragazzi si trova a Crystal Lake per la rinascita del campeggio. Vengono quasi tutti massacrati e l'assassino si rivela essere Pamela che cerca ancora vendetta per la drammatica fine del figlio Jason. Ma Pamela viene uccisa e con la sua morte sembra che la maledizione di Crystal Lake sia stata finalmente spezzata. Ma in realtà è solo l'inizio.
Il figlio del male
Cosa sarebbe successo se Pamela avesse saputo che in realtà suo figlio non era morto in quel fatale 1957? Come sarebbe cambiato il futuro della donna se avesse saputo che Jason in realtà era scampato al freddo abbraccio delle acque del lago, che si era nascosto tra i boschi vivendo per due decenni da eremita? Madre e figlio si sarebbero riuniti e l'orrore non sarebbe mai iniziato? Forse.
Ma le cose non sono andate così, anzi. Dopo la morte della madre qualcosa si è spezzato definitivamente in Jason. Forse la figura materna ne conteneva l'odio e la pazzia. Forse l'autorità di Pamela serviva ad arginare tutta la rabbia covata dal piccolo Jason in vent'anni di esilio lontano dagli altri, lontano da chi lo ha ferito e da chi non vuole o non è capace di comprenderlo. Qualunque cosa rappresentasse Pamela Voohrees per il figlio, la sua morte ha rotto qualcosa anche dentro Jason tanto da spingerlo di nuovo a Crystal Lake. Ma questa volta non da vittima.
La consacrazione del male
Sono passati pochi mesi dalla morte della madre e Jason scatena la sua furia. Uccide. Uccide forse per continuare l'operato della madre, forse per vendetta, forse per un distorto e irrisolto desiderio sessuale. Massacra chiunque gli capiti a tiro nei modi più orribili sfruttando la forza fisica maturata in vent'anni di vita tra i boschi. Durante i suoi svariati omicidi Jason abbandona il sacco che usava per coprirsi la faccia e indossa la maschera da hockey: un feticcio che diventerà, insieme al machete, il suo inconfondibile marchio di fabbrica.
Dopo tutte le uccisioni qualcosa cambia in Jason. È forte, certo. Sembra non sentire dolore, sembra inarrestabile ma è pur sempre umano. Questo fino a quando tutto il male che ha fatto si condensa dentro di lui rendendolo, di fatto, immortale. Non può essere ucciso. Risorge se colpito a morte e il corpo di Jason Voorhes diventa ricettacolo del potere malvagio che lo anima.
Oltre la leggenda
Inizia per Jason l'ascesa (o la discesa) verso la leggenda. Abbandona Crystal Lake per mietere vittime anche nella popolosa New York, combatte contro una ragazza dotata di poteri telepatici e telecinetici, viene sbalzato nel futuro dove tenerlo ibernato è l'unica difesa contro il suo potere oscuro e precipita persino all'inferno.
È proprio negli inferi che viene insidiato da Freddy Krueger, ed è attraverso l'astuzia di Freddy che scopriamo cosa si agita davvero dentro la mente di Jason: per lui la madre non è mai davvero morta. Ha ricreato un simulacro di Pamela all'interno della propria mente ed è questa proiezione che continua ad alimentare il suo odio illimitato.
Jason Voorhees, la storia di uno sfortunato ragazzo deforme che dalle ombre di Crystal Lake sconfigge la morte attraverso la morte.
E voi come festeggerete l'oscura ricorrenza di venerdì 13?
Filmografia di Jason Voorhees
- Venerdì 13 (1980), di Sean S. Cunningham
- L'Assassino ti Siede Accanto (1981), di Steve Miner
- Week-end di Terrore (1982), di Steve Miner
- Venerdì 13 Parte IV - Capitolo Finale (1984), di Joseph Zito
- Venerdì 13 Parte V - Il Terrore Continua (1985), di Danny Steinmann
- Venerdì 13 Parte VI - Jason Vive (1986), di Tom McLoughlin
- Venerdì 13 Parte VII - Il Sangue Scorre di Nuovo (1988), di John Carl Buechler
- Venerdì 13 Parte VIII - Incubo a Manhattan (1989), di Rob Hedden
- Jason va all'Inferno (1993), di Adam Marcus
- Jason X (2002), di James Isaac
- Freddy vs. Jason (2003), di Ronny Yu
- Venerdì 13 (2009), di Marcus Nispel (remake/reboot)
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