Jodie Foster contro i film di supereroi: James Gunn accetta le critiche e rilancia

Autore: Silvia Artana ,

Sbancano i botteghini, mobilitano i fan e catalizzano l'attenzione degli addetti ai lavori. I film di supereroi sono l'emblema del cinema del nuovo millennio, ma per Jodie Foster hanno fatto tutt'altro che bene alla settima arte. E non solo a lei. 

In una intervista rilasciata qualche giorno fa a RadioTimes e riportata dal Daily Mail Online, l'attrice due volte premio Oscar ha attaccato i cinecomic, accusandoli di avere un effetto rovinoso sull'entertainment e sui gusti del pubblico:

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Andare al cinema è diventato come andare al luna park. La scelta degli studi cinematografici di realizzare pellicole dai contenuti mediocri per compiacere le masse e gli azionisti è l'equivalente del fracking [la fratturazione idraulica del suolo per estrarre petrolio o gas, n.d.r.]: si ottiene un risultato eccellente nell'immediato, ma è un danno per il terreno. Sta rovinando le abitudini cinematografiche degli spettatori americani e del mondo intero. [Non girerò mai, n.d.r.] un film di supereroi da 200 milioni di dollari.

Ma, seppur esprimendo un giudizio estremamente duro sulla categoria ed escludendo (all'apparenza) la possibilità di entrare a fare parte dell'universo Marvel o DC, Jodie non ha chiuso completamente la porta all'eventualità di essere coinvolta in un cinecomic. La discriminante è che abbia "risvolti psicologici molto complessi".

La dichiarazione del premio Oscar per Sotto Accusa e il Silenzio degli Innocenti ha innescato un acceso dibattito sui social. E tra i vari utenti che hanno voluto dire la loro sulla questione, ne è intervenuto uno che ha decisamente voce in capitolo: James Gunn.

Il regista di Guardiani della Galassia I e II ha risposto all'attrice con una articolata replica su Twitter, riportata per intero da Comic Book, partendo da un dato di fatto che dimostra onestà intellettuale e spirito d'autocritica: i film di supereroi non sono perfetti. Ma lui e altri colleghi stanno lavorando con passione per renderli sempre migliori e farne intrattenimento di alta qualità:

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Credo che Jodie Foster abbia un'idea antiquata del cinema, in base alla quale i film spettacolari non possano fare riflettere. Spesso è vero, ma non sempre. Il suo modo di pensare è diffuso e non è del tutto privo di fondamento. Dico ciò perché molti dei franchise prodotti dai vari studi mancano abbastanza di anima, cosa che rappresenta un grave pericolo per il futuro del genere. Ma ci sono anche delle eccezioni. Per la sopravvivenza del cinema, credo che i film spettacolari debbano avere una visione e un cuore che tradizionalmente non hanno. E alcuni di noi stanno facendo del loro meglio in tal senso. Creare film spettacolari che siano innovativi, ricchi di umanità e che invitino alla riflessione è ciò che mi fa amare il mio lavoro.

D'altra parte, James ha affermato di rendersi conto che lui e Jodie hanno due approcci molti diversi nei confronti della regia e del cinema stesso e ha concluso dichiarando di stimare molto la collega e il suo lavoro:

Per essere onesti, almeno per quello che si può desumere dalle affermazioni di Jodie Foster, sembra che lei consideri la realizzazione di un film qualcosa che in primo luogo ha a che fare con la sua crescita personale. Per quanto mi riguarda, può essere una delle ragioni per cui faccio questo lavoro. Ma quando un film costa molti milioni di dollari, ci deve essere qualcosa di più: è una questione di comunicazione. Almeno, questo è il mio punto di vista. Ma io rispetto Jodie Foster, il suo talento e quello che ha fatto per il cinema e apprezzo la prospettiva diversa da cui osserva il panorama di Hollywood.

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Sulla questione è intervenuto anche James Mangold, che ha applaudito l'intervento del collega con un entusiastico "ben detto". Poi, il regista di Logan - The Wolverine ha fatto riferimento a un articolo di MovieWeb che enfatizza la contrapposizione tra James Gunn e Jodie Foster per sottolineare che la risposta del regista di Guardiani della Galassia non è un attacco all'attrice, ma una riflessione che può generare un dibattito proficuo per tutto il settore:

Perché scrivere 'Gunn vs Foster' quando James Gunn ha dichiarato in modo chiaro ed eloquente che, nella maggior parte dei casi, le preoccupazioni di Jodie Foster sono ben fondate? Il titolo è fatto apposta per creare un conflitto dove non c'è. Ecco un altro esempio di come montiamo un caso personale su argomenti di grande interesse e perdiamo di vista il cuore del problema.

La dichiarazione di Jodie Foster è davvero l'occasione per generare un dibattito costruttivo sui cinecomic o, come teme James Mangold, l'intervento dell'attrice e la risposta di James Gunn saranno ridotti a una disputa tra registi?

Per saperlo, non si può fare altro che aspettare. Restate sintonizzati per conoscere gli sviluppi.

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