La 17enne che si sta preparando a essere il primo umano su Marte

Autore: Paolo Frigerio ,

La conquista del pianeta Marte, e la sua possibile colonizzazione, sembra essere a tutti gli effetti la grossa questione ancora aperta per le agenzie spaziali di tutto il mondo. Ma esiste anche il grosso quesito su chi sarà il primo essere umano a mettere piede sul pianeta rosso. 

Secondo quanto riportato recentemente da alcune testate online però c'è già chi si sta allenando duramente per essere il primo essere umano a sbarcare su Marte. Si tratta di Alyssa Carson, 17enne della Lousiana, che sta completando il training per diventare astronauta e ha già portato a termine il programma NASA Passport.

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Nonostante Alyssa sia ancora minorenne e non possa entrare nel programma di addestramento della NASA fino alla maggiore età, la ragazza è già sulla buona strada per essere scelta per la prima missione con equipaggio diretta verso il pianete rosso che l'agenzia spaziale statunitense ha in programma di effettuare nel 2033.

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La giovane Alyssa Carson vicino a dei propulsori spaziali

In una sua recente intervista la giovane ha confermato di avere una sorta di ossessione per l'esplorazione di Marte. Ecco le sue parole:

Ho sempre pensato che il pianeta rosso fosse bellissimo. Ho visto tutti i video dei vari rovers atterrati su Marte. Nella mia stanza ho un grosso poster che riproduce una mappa del pianeta. Ho anche comprato un telescopio per poter meglio vedere lo spazio. 

Al momento la giovane Alyssa ha frequentato con successo corsi specifici su microgravità e adattamento ad ambienti con privazione di ossigeno. Sta imparando anche a parlare francese, cinese e spagnolo. Inoltre è la più giovane allieva laureata presso la Advanced Possum Academy, traguardo che tecnicamente la certifica come abile nei viaggi spaziali. 

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Nel caso in cui vada tutto bene e sia lei l'astronauta designata per andare su Marte, la ragazza dovrà fare i conti con pericolosi ostacoli naturali presenti sulla superficie marziana. Prima di tutto un'altissima concentrazione di radiazioni solari, passando da gigantesche tempeste di sabbia che flagellano la superficie per finire con una pressione atmosferica estremamente bassa. 

Al momento non esiste neanche una tecnologia in grado di contrastare queste problematiche e solo gli anni futuri potranno testimoniare quando le agenzie spaziali mondiali riusciranno a creare qualcosa in grado di contrastare questi fenomeni. 

In bocca al lupo Alyssa!

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