La farfalla ne Il silenzio degli innocenti, simbologia e spiegazione

Autore: Giulia Angonese ,

Il silenzio degli innocenti, film del 1991 diretto da Jonathan Demme, non è ricordato solo per le magnifiche interpretazioni di Anthony Hopkins e Jodie Foster, entrambi premiati con l'Oscar ed entrambi consapevoli di aver preso parte a una pellicola diventata un cult. Il famoso poster del film è entrato nella storia per la sua forza attrattiva e subliminale. Ma andiamo con ordine.

Ciò che si vede è il volto di una donna con una falena sulle labbra: si tratta dell'acherontia styx, nota anche come "testa di morto", espressione dovuta alla macchia che l'insetto presenta sul dorso, simile a un teschio. Nel film, il serial killer Buffalo Bill, sul quale la detective Clarice Starling (Foster) sta indagando con l'aiuto del detenuto Hannibal Lecter (Hopkins), usa questa farfalla notturna, ponendola nella bocca delle vittime, tutte giovani donne, come firma dei suoi omicidi. Fin qui niente di anomalo quindi. La locandina sembra condensare in un'immagine la trama de Il silenzio degli innocenti: la vittima e la farfalla, simbolo di morte.

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Ma ad uno sguardo più attento, si nota come il teschio del lepidottero contenga in realtà un'altra immagine: parliamo della fotografia In Voluptas Mors, ideata e realizzata dal fotografo statunitense Philippe Halsman e dal pittore surrealista spagnolo Salvador Dalì nel 1951. Nella fotografia sono ritratte sette donne nude che compongono, con le loro figure, un teschio. Un'immagine che porta con sè una certa morbosità e un messaggio "traumatico": morte e piacere si fondono l'uno nell'altro. Dalì, come mostrano alcune foto scattate sul set, prestò molta attenzione alla disposizione delle figure femminili, per ottenere un teschio perfetto, in modo tale che eros e thanatos, voluttà e morte si muovessero all'unisono, all'interno della stessa figura.

Incastonata nella falena del poster, la fotografia si pone come eco artistica precisa, che preannuncia la dimensione psichica de Il silenzio degli innocenti; un film che mette al centro non solo un'indagine su un serial killer, ma anche un'indagine sulla psiche umana, sui suoi traumi, turbamenti e perversioni. Da non dimenticare infine che la farfalla "testa di morto" compare in Un chien andalou, cortometraggio diretto nel 1921 da Luis Buñuel e scritto in collaborazione proprio con Dalì. L'acherontia si staglia con il suo simbolismo oscuro ed enigmatico in quel flusso di immagini oniriche e deliranti. Potenza di una figura animale che non ha smesso di parlare al cinema.

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