La vanità che consuma: Benjamin Lacombe ha incontrato il pubblico del Lucca Comics per parlare di Dorian Gray

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Autore: Sara Formisano ,

Benjamin Lacombe è a Lucca Comics & Games 2024 per presentare il suo ultimo lavoro per L'Ippocampo edizioni: Il ritratto di Dorian Gray. Il fumetto tratto dal meraviglioso romanzo di Oscar Wilde è stato appunto illustrato da Lacombe ed è acquistabile in fiera presso lo stand di Ippocampo.

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Dorian Gray a fumetti

La casa editrice Ippocampo non è nuova alla pubblicazione di favole e classici della letteratura e lo stesso Lacombe non viene pubblicato per la prima volta dalla casa editrice. Questa volta l’illustratore si è cimentato in uno dei romanzi di epoca vittoriana più rappresentativi dell’Ottocento ma di fatto un’opera immortale che per i suoi temi ha ancora molto da dire ai lettori. 

All’interno del romanzo a fumetti sono inseriti anche un paio di episodi della vita di Oscar Wilde e in particolar modo l’episodio legato alla creazione del romanzo e il periodo in cui scrisse il De Profundis due momenti cardine nella carriera e nella vita di Wilde, il primo legato alla genesi della storia e il secondo che segnò il tramonto della sua carriera ma anche della sua vita. 

Lacombe in questa sede ha raccontato in quali circostanze avvenne la creazione di Dorian Gray e dai suoi studi è risalito a un incontro fra Wilde, sir Arthur Conan Doyle (autore di Sherlock Holmes) e l’editore di entrambi JM Stoddart che una sera fece bere molto i due autori e davanti a diverse pinte di birra chiese a entrambi di scrivergli un capolavoro. I due tempo dopo gli consegnarono rispettivamente Il ritratto di Dorian Gray e Uno studio in rosso, primo romanzo della serie in cui fa la sua comparsa Sherlock Holmes. 

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Quanto al Ritratto di Dorian Gray, nella sua versione integrale esso parlava apertamente di libertinaggio e omosessualità quest’ultima considerata un reato in epoca vittoriana. Stoddart allora propose a Wilde di pubblicare la storia “ripulita”, ossia tagliata delle parti più scabrose. Nonostante ciò il romanzo fu molto criticato dai lettori e dalla critica sebbene ciò non gli impedì di diventare un caso editoriale. In questo caso L’ippocampo ha scelto di pubblicare il romanzo nella sua versione integrale e dunque non censurata con le traduzioni d’autore di Vincenzo Latronico. 

Le illustrazioni di Lacombe tra fumetto e mostra

Nel realizzare questo progetto Benjamin Lacombe ha fatto in modo che i disegni fossero in sintonia con l’estetica di Oscar Wilde. Infatti le atmosfere delle illustrazioni create da Lacombe restituiscono al lettore proprio le stesse atmosfere e il senso estetico percepiti nel romanzo.
Nel corso di Lucca Comics & Games è stata allestita, in concomitanza con la presentazione del libro una mostra proprio dedicata al fumetto di Ippocampo e alle illustrazioni di Lacombe. 

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La mostra, dal titolo Dorian Gray: la stanza delle vanità, consente al pubblico di immergersi nel mondo di Doria Gray e di conoscerne i lati oscuri potendo sperimentare sensazioni ai limiti dell’orrore. La mostra, infatti, rappresenta la dualità del personaggio di Dorian Gray, da una parte la sua bellezza e giovinezza in apparenza spensierate e allegre e dall’altra le ombre della sua anima, compreso il ritratto che ne rappresenta tutto il male interiore. 

Come lo stesso Lacombe ha detto durante l’incontro con il pubblico, pur essendo un bellissimo ragazzo Dorian Gray è malvagio e diventa man mano sempre più cattivo, passando definitivamente al lato oscuro quando compie il suo primo omicidio. La storia, infatti, dimostra che non sempre il bello è sempre buono e non per forza il brutto è sempre cattivo. 

L’attualità di Oscar Wilde

Come autore Oscar Wilde ci ha sempre visto lungo e, infatti, Benjamin Lacombe ha a maggior ragione accettato il progetto, oltre che per la maestosità dell’opera anche per l’attualità dei suoi temi. Durante l’incontro, infatti, Lacombe ha detto: “Mi è sembrato un argomento contemporaneo. Il rapporto che Dorian Gray ha con la propria immagine e con la sua vanità mi ha ricordato ciò che noi oggi viviamo con i social. Quante persone curano la propria immagine a livello maniacale? Quanti danni può fare l’ossessione per bellezza e giovinezza?” 

Uno dei personaggi del romanzo che ha appassionato di più Lacombe è stato quello di Sybil Vane, la ragazza di cui si “innamora” Dorian e che compare nel romanzo solo a metà. Nel corso del dialogo con Lacombe si è discusso di questo personaggio femminile come di una figura ingiustamente secondaria mentre risulta essere un personaggio chiave, l’altra faccia della medaglia. 

“Per me lei è fondamentale, credo che rappresenti la purezza dell’artista. Non sa fingere, pur essendo un’attrice lei è trasparente e onesta, tutto l’opposto di Dorian. Sybil rappresenta tutto il buono e il bello cui Dorian dovrebbe aspirare, ma non riesce ad avvicinarsi”. 

La versione a fumetti del Ritratto di Dorian Gray con le magnifiche illustrazioni di Benjamin Lacombe è uno strumento essenziale per approcciarsi a un’opera che dopo oltre un secolo ha ancora molto da dire e può aiutarci a riflettere sulla vanità di oggi e sul modo in cui ci consuma. 

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