La vita sulla Terra c'è grazie a una collisione con un altro pianeta?

Autore: Danilo Abate ,

A quanto pare, la vita sulla Terra come la conosciamo potrebbe essere nata in seguito a una collisione del nostro pianeta con Theia, corpo celeste delle dimensioni di Marte a cui è collegata anche la formazione della Luna.

Secondo infatti la teoria dell’impatto gigante proposta nel 1975 da William Hartmann e Donald Davis, l’impatto fra Theia e la Terra avrebbe generato materiale utile a consentire la formazione del nostro satellite naturale. I pianeti si sarebbero dunque formati da un accostamento di corpi di minori dimensioni a costituire corpi celesti più grandi.

NASA/JPL-Caltech
Una rappresentazione artistica della collisione fra due corpi celesti
Una rappresentazione artistica della collisione fra due pianeti

L’impatto fra la Terra e Theia si sarebbe verificato all’incirca 4.5 miliardi d’anni fa, non molto dopo l’origine del nostro sistema solare. Lo studio è stato condotto da ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra, Ambientali e Planetarie dell'Università Rice di Houston in Texas.

Advertisement

Altre ricerche hanno invece raggiunto differenti conclusioni, affermando che alcune sostanze essenziali per la vita del nostro pianeta (carbonio, idrogeno, azoto e zolfo fra le più importanti) sarebbero state rese disponibili da meteoriti che hanno colpito la Terra dopo la sua nascita.

Tale ipotesi però è stata smentita, dato che successivi studi hanno confermato che il rapporto fra i diversi elementi presi in esame e le concentrazioni degli stessi non trovano riscontro fra Terra e meteoriti. E da qui la necessità di riuscire a trovare una teoria alternativa, una teoria portata avanti dal team di scienziati capitanati da Damanveer Grewal.

La tesi di Grewal e compagni è stata sostenuta da due esperimenti.

Advertisement

Nel primo test gli addetti ai lavori hanno ricreato le condizioni di temperatura e pressione che avrebbero dato origine al nucleo di Theia, un nucleo stracolmo di zolfo, che avrebbe dunque contribuito a portare sul nostro pianeta le concentrazioni necessarie di azoto e carbonio.

Nel secondo test invece sono state avviate una serie di simulazioni con lo scopo di analizzare circa un miliardo di diverse possibilità, in modo da individuare quale fra gli ipotetici scenari avrebbe potuto generare l’apporto di sostanze volatili oggi tipiche della Terra.

A tal proposito, Grewal parla delle prove ottenute della validità della sua ipotesi:

Abbiamo scoperto che le firme isotopiche, il rapporto C/N (rapporto carbonio/azoto) e l’ammontare complessivo di carbonio, zolfo e azoto presente nel silicato di massa del nostro pianeta, sembrerebbero confermare l’avvenuto impatto della Terra con un nucleo ricco di zolfo.

Advertisement

Il coautore dello studio Rajdeep Dasgupta si concentra invece sulla natura rocciosa della Terra e sui possibili corpi celesti che presentano caratteristiche simili a quelle terrestri:

Il nostro studio fa pensare che un pianeta roccioso, con caratteristiche analoghe a quelle della Terra, potrebbe anch’esso ottenere elementi indispensabili per la vita se originato ed evoluto da una collisione con pianeti dotati di questi ‘mattoni essenziali’.

Dunque il team di Grewal è sicuro del fatto suo e delle prove a favore della sua ipotesi.

E voi che ne pensate? Credete che la Terra come la conosciamo si sia davvero originata in seguito alla collisione del nostro pianeta con un altro corpo celeste?

Advertisement
Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...