Solamente lo scorrere del tempo è riuscito a mandare al tappeto il duo Bud Spencer e Terence Hill. Icone di un cinema fisico, tutto acrobazie, sberle e risate, l'avanzare dell'età ha via via minato l'efficacia al cinema della coppia. Un qualcosa - l'ineluttabilità temporale - da cui è impossibile sfuggire, nonostante l'81enne Hill sia capace ancora oggi di sgaiattolare in bici con sorprendente agilità tra i vicoli di Gubbio e Spoleto nella serie TV Don Matteo.
Nella metà degli anni '80, però, la coppia di italiani famosa in tutto il mondo ha dovuto pian piano fare i conti con una freschezza artistica sempre più latitante. Le risate c'erano sempre, certo, ma i riflessi - specie per Spencer - non erano più quelli del decennio prima e il tipo di cinema proposto faticava ormai a stare al passo coi tempi. Se già in Non c'è due senza quattro c'erano state delle avvisaglie (il giochetto dello scambio di persona che aveva funzionato così bene in Nati con la camicia presentava qui qualche pecca), in Miami Supercops (I poliziotti dell'8ª strada) risultò chiaro a tutti che la pellicola diretta da Bruno Corbucci sarebbe stata l'ultima del duo (salvo poi tornare 9 anni dopo con Botte di Natale, ma era già un'altra epoca e un altro cinema).
In Miami Supercops, consapevoli di un viale del tramonto artistico già imboccato dalla coppia Spencer e Hill, Corbucci e Luciano Vincenzoni - uno che alla sceneggiatura vantava titoli come La grande guerra e Il buono, il brutto, il cattivo - optarono per un buddy movie che fosse in grado di intercettare i fan dei polizieschi in voga a quei tempi (da 48 ore a Beverly Hills Cop) e allo stesso tempo ricordare ai fan del duo il precedente I due superpiedi quasi piatti.
Nel film i protagonisti sono Doug Bennet (Hill) e Steve Forrest (Spencer), due amici di vecchia data; il primo è un agente di polizia di New York, mentre il secondo ha lasciato il corpo poiché nauseato dalla burocrazia della giustizia e ha aperto una scuola per piloti di elicotteri a Tampa. Un caso su cui indagarono in passato, però, costringe i due a collaborare nuovamente: un ex galeotto, Joe Garret, è appena uscito di prigione e si dirige verso Miami. Proprio lì, nove anni prima, insieme ad altri complici, aveva compiuto una rapina dal bottino di venti milioni di dollari a una banca di Detroit. Nessuno ha mai scoperto dove sia finito il denaro. Garret viene però ucciso, infittendo ancor di più il mistero...
10 curiosità su Miami Supercops: la colonna sonora, le location, il cast
Un cop movie dal buon ritmo per l'ultimo acuto anni '80 di Bud Spencer e Terence Hill, che limitano (anche se di poco) sganassoni e risse per concentrarsi su indagini e piste da fiutare in pieno stile poliziesco. Di seguito, ecco 10 curiosità sulla pellicola del 1985:
- A curare la colonna sonora di Miami Supercops sono i La Bionda, duo musicale formato dai fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda con all'attivo numerose soundtrack anni '80 dei film di Spencer e Hill. Inventori della disco music italiana, tra le loro hit figura la mitica "Super Snooper", utilizzata sempre per un poliziesco da ridere: Poliziotto superpiù.
- Fra le location delle riprese, effettuate nella "solita" Miami (lì girarono anche Pari e dispari e I due superpiedi quasi piatti), spicca lo Stefano's Restaurant, un ristorante di cucina italiana situato a Key Biscayne. Da menzionare anche il Seville Beach Hotel, che si trova lungo la Collins Avenue, una delle vie più conosciute della città della Florida.
- Nel mercato statunitense il film fu distribuito con il titolo di Trinity: Good Guys and Bad Guys. Una scelta dettata dalla volontà di richiamarsi al personaggio de Lo chiamavano Trinità....
- Miami Supercops (I poliziotti dell'8ª strada) è il quindicesimo film della coppia.
- Direttamente da Nati con la camicia, il caratterista Buffy Dee torna a lavorare con Spencer e Hill, recitando in Miami Supercops nel ruolo di Pancho. L'attore lavorerà in seguito con Spencer in Superantagenio. Morirà all'età di 72 anni per un infarto nel 1995.
- Nel film è presente anche Richard Liberty, nome d'arte di Riccardo Liberatoscioli, nel ruolo del galeotto Garret. L'attore, scomparso nel 2000, è noto per aver recitato ne La città verrà distrutta all'alba e ne Il giorno degli zombi (era il dottor Matthew "Frankenstein" Logan), entrambi di George A. Romero.
- Così come nel precedente Non c'è due senza quattro, Terence Hill è doppiato da Michele Gammino, voce storica di Harrison Ford, e non dal "solito" Pino Locchi.
- Harold Bergman, il capitano Reisner del film, aveva già lavorato in Nati con la camicia e in due film girati in solitaria da Spencer e Hill: Poliziotto superpiù e Cane e gatto.
- Il manifesto del film è opera del noto artista italiano Renato Casaro.
- Primo e unico film girato sia da Jackie Castellano (Irene) che da William 'Bo' Jim (l'indiano Charro).
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