Barba incolta, tatuaggi in bella vista, la sigaretta che penzola di continuo dalle labbra. "Big" Nick O'Brien somiglia più ad un gangster che all'uomo di punta della Major Crimes, la squadra anticrimine di Los Angeles che nell'atteso Nella tana dei lupi è specializzata nella neutralizzazione di bande criminali di rapinatori seriali.
Nei panni dell'irreprensibile sbirro dai modi spicci e dall'etica rivedibile (per giunta con un matrimonio agli sgoccioli) troviamo Gerard Butler, scozzese classe '69 da sempre a proprio agio con ruoli action in pellicole ad alto tasso di adrenalina. E il poliziesco diretto da Christian Gudegast è una di queste: colpi messi a segno senza scrupoli, sfida senza regole tra fuorilegge e forze dell'ordine, una rapina ambiziosa che segna i destini di tutti, buoni e cattivi.
"Questo è Butler!"
Ultimo di tre fratelli, Butler cresce in una famiglia di umili origini. A 12 anni debutta al Kings Theatre di Glasgow con Oliver ma la carriera da attore si interrompe subito per assecondare il volere della famiglia. Butler, dopo aver completato gli studi adolescenziali, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Glasgow.
Più tardi l'attore nato a Paisley, vicino Glasgow, si trasferisce a Londra, (ri)scoprendo un vecchio amore creduto sepolto: il teatro. Ottiene parti significative nel Coriolano e nella versione teatrale del cult generazionale Trainspotting.
L'esordio cinematografico (di successo) arriva nel '97 con La mia regina, film in costume in cui Butler recita al fianco di Judi Dench. La svolta action, però, è già dietro l'angolo e arriva subito dopo la parentesi kitsch di Dracula's Legacy - Il fascino del male: lo scozzese è al fianco della bomba sexy Angelina Jolie in Tomb Raider - La culla della vita, sequel dedicato all'eroina videoludica Lara Croft. La pellicola è un flop al botteghino ed è stroncata nettamente anche dalla critica. Poco importa, perché Butler lo stesso anno - il 2003 - è nel cast di un altro film d'avventura, Timeline - Ai confini del tempo, adattamento cinematografico diretto da Richard Donner del best-seller di Michael Crichton (già autore del cult Jurassic Park).
Il 2007 è l'anno della svolta: dopo aver impersonato il deforme protagonista de Il fantasma dell'Opera (2004), Butler pesca il ruolo della vita. Impersona infatti lo spartano Leonida nell'avvincente 300 di Zack Snyder. Sua la celebre battuta del film ("Questa è Sparta!", gridata a gran voce prima di uccidere un persiano gettandolo in un pozzo). È la parte che consacra definitivamente Butler icona d'azione, grazie ad un machismo spinto e allo sfoggio di una muscolatura degna di un bodybuilder.
Il ruolo del prode spartano ferito a morte nella battaglia delle Termopili - pop-rivisitata da Snyder - non ingabbia Butler, bravo a smarcarsi grazie alla partecipazione a commedie sentimentali più o meno riuscite: l'agrodolce P.S. I Love You!, la rom-com La dura verità e il deludente Quello che so sull'amore di Gabriele Muccino.
Nel mezzo, alcuni ruoli degni di nota: è il caso del criminale di mezza tacca nello spassoso gangster movie di Guy Ritchie, RocknRolla (cult la sua fuga a piedi, inseguito da un killer che prima schernisce e poi mette fuori combattimento) ma anche il delirante protagonista di Giustizia privata.
Il definitivo ritorno all'action avviene però grazie alla saga di Attacco al potere. Nel primo film diretto da Antoine Fuqua, Butler impersona un agente di scorta presidenziale che si trova a fronteggiare un commando terroristico che viola la Casa Bianca. Olympus Has Fallen - questo il titolo originale - è un successo al botteghino che spinge i produttori a realizzare il sequel, Attacco al potere 2 (stavolta l'obiettivo dei terroristi è Londra).
Le ultime pellicole di Butler non sono certo memorabili: dallo pseudo kolossal Gods of Egypt al catastrofico (soprattutto al box-office) Geostorm. Il rilancio definitivo dello scozzese, dopo alcuni alti e bassi, potrebbe avvenire proprio con Nella tana dei lupi, un heist movie solido, che guarda a cult di genere come Heat - La sfida riproponendo lo stesso tasso di realismo della pellicola di Michael Mann.
Nel film diretto da Gudegast, Butler (che recita al fianco di Pablo Schreiber e 50 Cent) è un antieroe privo di scrupoli, ingaggiato in un duello senza esclusione di colpi con il criminale Merriman. Il suo recitare costantemente sopra le righe crea un efficace contrasto con il lavoro in sottrazione di Schreiber, consegnando allo spettatore due capibranco - due maschi alfa alle prese con una sfida a "chi ce l'ha più grosso" - che sono l'uno lo specchio dell'altro.
Nella tana dei lupi è la dimostrazione che Gerard Butler, al pari di Liam Neeson e Keanu Reeves, è uno dei nuovi duri a morire di Hollywood. Stagionati, in preda a debolezze sconosciute agli action heroes anni '80, ma in grado di uscire indenni da una pioggia di fuoco proprio come i loro colleghi di 30 anni fa.
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