Quando Oblivion arrivò nelle sale nell'oramai lontano 2013, Joseph Kosinski era reduce dal clamore di Tron: Legacy, sequel del leggendario Tron, film del 1982 diretto da Steven Lisberger.
Kosinski attirò l'attenzione delle major grazie a un breve racconto che iniziò a concepire a partire dal 2005, per poi essere pubblicato sotto forma di graphic novel, scritto da Arvid Nelson e illustrato da Andrée Wallin, al San Diego Comic-Con del 2010. Il successo fu immediato e il romanzo ottenne una corposa distribuzione proprio in occasione dell'evento, portando addirittura Disney ad acquisirne i diritti.
In seguito la casa di Topolino giunse però alla conclusione della non ottimale posizione del racconto all'interno del proprio target, considerato troppo oscuro e desolante. Per questo preferì cederne i diritti cinematografici a Universal Pictures che invece si dimostrò pronta a mettere sul piatto un ricco budget di ben 120 milioni di dollari. Poi all'interno del cast entrarono grandi star come Tom Cruise, nel ruolo del protagonista Jack Harper, e Morgan Freeman, nel ruolo di Malcom Beech, insieme ad altri nomi importanti come quello di Olga Kurylengo, Andrea Riseborough e persino Nikolaj Coster-Waldau.
Nel momento in cui Oblivion uscì nei cinema le reazioni furono abbastanza tiepide, ma nonostante ciò il film riuscì comunque a incassare 286,168,572 milioni di dollari in tutto il mondo, una cifra sicuramente elevata ma al di sotto le aspettative, se messa anche a confronto con il budget a disposizione di 120 milioni.
Di cosa parla Oblivion
Le vicende di Oblivion sono ambientate in una Terra che ha ormai assunto le fattezze di un mondo post-apocalittico in un futuribile 2077. Jack Harper (Cruise) è un tecnico che lavora in una stazione a 2km di altezza dal suolo. La superficie non più vivibile poiché altamente contaminata e sconvolta da eventi metereologici derivanti da una guerra nucleare che ha devastato il pianeta anni prima e portato alla distruzione della Luna. Infatti gli abitanti della Terra sono stati sconfitti e costretti alla fuga dall'invasione aliena degli Scavengers.
Jack vive assieme alla sua compagna Victoria (Riseborough) e si occupa della manutenzione di droni armati, con il compito di sterminare gli extraterrestri rimanenti, e di idro-trivelle, immensi macchinari il cui ruolo è quello di risucchiare gli oceani per trarre energia da inviare al Tet, una colonia spaziale rotante attorno al pianeta che ospita gli ultimi terrestri rimasti in attesa di partire per la loro nuova dimora Titano, una luna di Giove.
Jack e Victoria, le cui memorie sono alterate per permettergli di portare a termine il meglio possibile gli impieghi assegnati, prendono ordini da Sally, un supervisore non meglio identificato che risiede sul Tet e che li guida durante le loro operazioni di ordinaria manutenzione. Ma negli ultimi tempi Jack è sempre più tormentato a causa di alcuni incubi ricorrenti che lo trascinano in flashback di una New York pre-invasione e da visioni di una donna. A questi si aggiungono l'intensificarsi degli attacchi degli Scavengers e la convinzione che ci sia ancora possibilità per recuperare porzioni della Terra: egli stesso ha trovato un piccolo luogo in riva ad un lago fertile e non contaminato.
Qualcosa sembra cambiare quando in uno dei suoi giri di pattuglia Jack scopre un drone non funzionante, in realtà manomesso dagli Scavengers che gli tendono una trappola e lo catturano. Poco dopo arriva sul posto anche un drone che elimina tutti gli alieni e libera il manutentore, nel quale però nel frattempo si è insinuato il seme del dubbio. Infatti i suoi rapitori non gli hanno fatto nulla. Il giorno sequente Jack si sveglia con l'esplosione di un'idro-trivella causata da una cella energetica di un drone riconfigurata come bomba.
Dopo aver in seguito anche scoperto un radiofaro sospetto degli alieni, Jack continua a essere tormentato dai dubbi. Improvvisamente dal cielo però precipita un oggetto. Una volta giunto sul posto dello schianto, nonostante gli ordini di rientro di Sally, il tecnico scopre una navicella spaziale, la Odyssey.
All'interno vi sono celle d'ibernazione con umani che pochi istanti dopo verranno inspiegabilmente uccisi dall'arrivo di alcuni droni, fatta eccezione per Julia Rusakova (Kurylenko), una ragazza che il manutentore riesce a salvare e portare al proprio rifugio. Da qui le cose inizieranno ad accelerare e verranno svelati misteri sin a quel momento tenuti celati.
La spiegazione e il finale di Oblivion
A stretto giro i nodi vengono al pettine e Jack Harper scopre che in realtà gli Scavengers non sono altro che gli umani superstiti di una guerra che c'è stata davvero, ma giocata a parti invertite rispetto a quelle raccontate dalla misteriosa Sally. Infatti, dopo essere stato nuovamente catturato dagli ex-alieni, l'anziano marine Malcom Beech (Freeman) spiega come il Tet non sia che un'entità aliena arrivata dallo spazio profondo, vera causa della distruzione della Luna e dei conseguenti cataclismi che hanno flagellato il pianeta.
L'uomo spiega anche che Jack in origine non era altro che un astronauta inviato sessant'anni prima ad investigare sulla stazione aliena e mai più tornato dalla sua missione. Altre domande troveranno la loro risposta quando Jack e Julia precipitano in una zona segnalata come radioattiva che in realtà si rivela non essere tale. Qui troveranno invece un clone di Jack, un altro tecnico impegnato nella sua routine di manutenzione e contrassegnato con il numero 52 (mentre il protagonista indossa il 49).
Qui assume chiarezza la parabola di Jack che ricorda molto da vicino un film analogo: Moon di Duncan Jones, piccola perla della fantascienza contemporanea con la quale Oblivion condivide alcuni tratti salienti. Infatti il protagonista del film di Kosinski realizza di non essere altro che uno dei tanti cloni fabbricati dal Tet per succhiare energia vitale dai pianeti e per tenere a bada gli eventuali superstiti locali, parte di un esercito ignaro dislocato sulla Terra.
L'arco del film si avvia al termine quando in seguito ad una serie di peripezie Jack vola verso il Tet con Julia chiusa in una cella criogenica. Una volta arrivati a bordo si scopre in realtà che la donna è rimasta nel piccolo angolo paradisiaco scovato da Jack sul pianeta, mentre a uscire dalla capsula sarà il soldato Beech. I due si troveranno al cospetto di una creatura meccanica senziente e si avvieranno ad attivare la testata nucleare caricata a bordo della navicella per dare il via all'atto conclusivo della loro missione suicida, distruggendo per sempre la minaccia di questa entità e portando alla disattivazione di tutti i droni rimasti sulla Terra.
Tre anni dopo Julia vive nel rifugio lasciato da Jack assieme alla loro figlia concepita negli eventi precedenti del film, alle quali si uniranno un gruppo di sopravvissuti tra cui il manutentore numero 52, possessore degli stessi ricordi rimasti sopiti di Jack, che può finalmente ricongiungersi con una famiglia fino a quel momento negata.
Forse Oblivion attinge da un immaginario fantascientifico già trattato e leggermente derivativo, ma a distanza di alcuni anni rimane un'ottima pellicola meritevole di avere almeno una chance di visione, in attesa che Joseph Kosinski torni sui grandi schermi con il suo prossimo film sempre con la star Tom Cruise: Top Gun: Maverick.
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