Sventrato come una trota.
Così - con un’immagine ben poco felice - lo definisce l’assistente del Dottor Park, che sembra darsi un gran da fare per salvare la vita di #Kyle Barnes.
Ed eccolo lì, #Kyle Barnes, il protagonista di Outcast, con la camicia da notte dell’ospedale, che si risveglia da solo sul freddo tavolo operatorio in un ospedale deserto.
Pare l’episodio pilota di #The Walking Dead… Fino a quando Kyle incontra il primo “morto vivente”: sua madre.
La versione giovane e sana di sua madre. La donna che era prima della possessione. La donna che lo amava. La donna a cui Kyle chiede scusa… Poco prima che lei torni a essere il mostro che Kyle ricordava.
Un inizio coi fiocchi per un episodio coi fiocchi, incentrato sulla mitologia della serie e “giocato” sulla notizia-bomba del momento: Kyle Barnes è morto.
Mentre la piccola Amber si offre di affiancare il #reverendo Anderson per “guarire” le persone come faceva suo padre, Outcast esplora lo scenario di Rome senza Kyle: insieme a lui, morirebbe l’intera città.
Quel ragazzo era la nostra migliore possibilità di sconfiggerli. Ora non ci resta che aspettare.
dice #Giles. Mentre noi telespettatori ci godiamo la nostra posizione privilegiata.
Diversamente da come accadrebbe se questa fosse una qualsiasi altra serie anziché #Outcast, non siamo sulle spine.
Non stiamo aspettando il “miracolo” che ci spiegherà perché Kyle Barnes non è morto. No. Noi sappiamo già che Kyle è tenuto in ostaggio dai suoi nemici (non abbiamo dimenticato per chi lavora il dottor Park).
Lo sappiamo tanto quanto lo sa Amber, certa che suo padre sia vivo. E non può sbagliarsi.
Ora nemmeno #Megan si sbaglia, non più:
L’errore più grande che abbiamo commesso è stato non credergli.
dice ad #Allison durante il loro confronto. Subito dopo, il confronto coinvolge Anderson e Giles. E poi… Tocca a Kyle e #Sidney.
Faccia a faccia. Corpo a corpo. Ferito contro malato. Demone contro esorcista.
La mitologia della serie si arricchisce del racconto di Dakota, al Faro, e della presenza del misterioso ragazzino dal grande potere.
Ma c’è anche qualcun altro che è molto più potente di quanto sospettassimo. Amber Barnes. Così potente da salvare suo padre.
Le lucciole possono vedere le altre lucciole.

Per il piano di Sidney, la liberazione di Kyle è un fuori programma. Come la morte del ragazzino “speciale”, ammazzato da Aaron.
E mentre Rose Giles prende parte alla guerra uccidendo Evelyn a sangue freddo, capiamo come procederanno i buoni: uno alla volta.
Elimineranno i nemici uno alla volta. Ciascuno darà il suo contributo.
Vale per tutti, anche per Sidney: il suo, di nemico, adesso è Aaron. Sebbene non ci venga mostrato, pare che Sidney l’abbia ucciso. Finalmente, aggiungerei...
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