Il 2001 è l'anno scelto da Stanley Kubrick per mettere in scena la sua personalissima Odissea nello spazio. Paradossalmente, nello stesso anno un altro regista portò sul grande schermo un'epopea spaziale del tutto differente.
Stiamo parlando di Tim Burton, il visionario filmmaker che fu scelto da 20th Century Fox per dirigere il remake di un colossal della fantascienza anni '70: Il pianeta delle scimmie.
In Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie nei panni del protagonista al posto di Charlton Heston - che compare in un piccolo cameo stavolta nel ruolo dello scimpanzè Zaius - troviamo un altro attore dalla mascella altrettanto quadrata e volitiva come Mark Wahlberg, reduce dal successo di Three Kings di David O. Russell e de La tempesta perfetta accanto a George Clooney.
Quando venne annunciato, il film suscitò un hype pazzesco nei fan della serie, che non vedevano l'ora di tornare a immergersi nelle atmosfere distopiche della saga basata sul romanzo di Pierre Boulle.
Tuttavia, nonostante alla release il risultato al box office fu abbastanza soddisfacente (con un budget di circa 100 milioni di dollari la pellicola ne incassò quasi 400), la critica non lo accolse in modo del tutto positivo.
Il risultato fece decidere ai piani alti della major di mettere il progetto sotto ghiaccio in attesa di tempi migliori, che arrivarono una decade dopo grazie allo straordinario successo di critica e pubblico ottenuto dal light reboot de L'alba del pianeta delle scimmie.
Gli addetti ai lavori non riuscirono a chiarire fino in fondo i motivi per cui Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie non fu in grado di rispettare fino in fondo le enormi aspettative che aveva generato.
Eppure gli elementi per un blockbuster ben visto anche dai critici c'erano tutti: un regista e un protagonista sulla cresta dell'onda, un trucco e dei costumi fenomenali, la colonna sonora del mago Danny Elfman, la straordinaria bellezza della bellona di turno (Estella Warren), l'attrice di talento (Helena Bonham Carter), e uno dei cattivi più convincenti della storia del cinema interpretato dall'istrionico Tim Roth.
Forse il finale della pellicola, che prova in modo forse un po' troppo cervellotico a imitare quello del film del 1968, fece pendere l'ago della bilancia dalla parte della parziale bocciatura. Noi ve li mostriamo tutti e due senza esprime opinioni lasciando a voi il compito di dare un giudizio.
Il finale re-immaginato da Tim Burton
Che il pubblico della fine degli anni '60 fosse più sensibile al dramma di un uomo solo in una Terra che non è più la sua rispetto allo spettatore smaliziato di inizio millennio?
Comunque stiano le cose, è proprio il villain di Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie, TimRoth, a cercare di spiegarci una conclusione che riuscì a scontentare più o meno tutti. Durante un'intervista rilasciata qualche tempo fa al magazine Crave Online disse:
Credo che il Generale Thade, il mio personaggio, abbia preso il controllo e abbia conquistato la Terra. È diventato il presidente del pianeta delle scimmie. Pensai che fosse un modo brillante per concludere il film. Un'idea folle, mi piaceva.
Probabilmente gli spettatori non riuscirono a condividere lo stesso giudizio estetico di Roth, che come sappiamo è un uomo dal palato fine avendo collaborato in più di un'occasione con un mostro sacro come Quentin Tarantino.
E voi cosa ne dite? Tim Roth è riuscito a convincervi? Qual è la vostra opinione su Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie?
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