Sebbene PlayStation 5 non sia stata ancora ufficialmente annunciata, sono diverse le indiscrezioni che circolano sulla futura nuova console di casa Sony. L'ultima è quella che riguarda la possibile retrocompatibilità, che consentirebbe ai possessori della console di giocare anche ai titoli delle generazioni precedenti.
Il brevetto di Sony
La notizia arriva da un brevetto di Sony, depositato a novembre 2016 e aggiornato il 2 ottobre 2018. Quest'ultimo descrive una tecnologia che consente la "rimasterizzazione mediante emulazione": si tratta di una tecnologia che associa dei codici identificativi a tutti gli elementi del gioco, consentendone poi la sostituzione con altri di risoluzione maggiore. Leggiamo, nel brevetto:
Un artista esegue la rimasterizzazione delle texture per presentare il gioco a una risoluzione più alta rispetto all'originale, inserendole poi nuovamente nella struttura dei dati con i loro codici identificativi. Il software originale viene quindi eseguito su display di risoluzione più alta, con gli asset (come le texture) che vengono intercettati e identificati per trovare quelli rimasterizzati che hanno lo stesso codice identificativo.

Si parla, in parole semplici, di una tecnica capace di migliorare l'aspetto di vecchi videogiochi per mostrarli al meglio su schermi dalla risoluzione più alta che in passato. Secondo le indiscrezioni, potrebbe essere la tecnologia che Sony vorrebbe utilizzare per rendere PlayStation 5 retrocompatibile e consentirle, così, di riprodurre i giochi di PlayStation, PlayStation 2, PlayStation 3 e PlayStation 4.
E se fosse la tecnologia di PS4?
Proprio il fatto che il brevetto abbia visto luce a fine 2016 ha però aperto la porta a un altro sospetto: e se la tecnologia fosse, invece, quella usata da Sony per l'emulazione dei videogiochi classici PlayStation 2 che sono ora disponibili su PlayStation 4?

La compagnia non si è ancora pronunciata ufficialmente in merito, ma quanto descritto nel brevetto fa effettivamente pensare anche allo svecchiamento avuto da questi classici, come Jak & Daxter o Red Dead Revolver, nel loro passaggio alla console di ultima generazione.
Per ora il mistero è destinato a durare – anche perché nulla vieterebbe a Sony di servirsi di questa tecnologia sia per i classici PS2 su PS4, sia per la futura eventuale retrocompatibilità di PlayStation 5. La compagnia giapponese è sicuramente consapevole che parliamo di una funzione molto richiesta dal suo pubblico e che la concorrente Xbox One ha già integrato con i classici delle sue sorelle maggiori.

Sony vorrà seguire la scia di Microsoft, in questo caso? Servirà attendere l'annuncio ufficiale di PS5 per scoprirlo, con la console che, secondo gli esperti, non arriverà prima del 2020.
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