La Polonia contro Solo il diavolo lo sa, il documentario ha "riscritto la storia"

Autore: Silvia Artana ,

Una serie di Netflix ha creato un vero e proprio caso diplomatico. Come riportano IndieWire e BBC News, la Polonia ha protestato contro il servizio di streaming per avere "riscritto la storia" nel documentario Solo il diavolo lo sa.

Per capire cosa è accaduto, bisogna fare un passo indietro. La serie in questione è stata rilasciata a inizio novembre e ricostruisce la vicenda di John Demjanjuk, un cittadino di Cleveland accusato di essere la famigerata guardia di campi di sterminio nazisti nota come Ivan il Terribile. L'uomo è stato sottoposto a processo in Israele nel 1986, e nel 1988 è stato riconosciuto colpevole e condannato a morte. Ma nel 1993, la Corte Suprema ha annullato il verdetto e Demjanjuk è tornato negli Stati Uniti.

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La reazione della Polonia è stata scatenata da una mappa mostrata nel documentario, che colloca i campi di sterminio nazisti all'interno dei moderni confini di stato, senza spiegare che durante la II Guerra Mondiale il paese era occupato dai tedeschi (di fatto, il conflitto è iniziato con l'invasione della Polonia nel 1939).

Per il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, la mancata precisazione potrebbe indurre gli spettatori ad attribuire alla Polonia la responsabilità dei lager e per questa ragione ha scritto una lettera (la trovate qui sotto) al CEO di Netflix, Reed Hastings, per esporre la sua preoccupazione (e indignazione) e chiedere di porre rimedio.

Morawiecki ha sottolineato l'importanza di "onorare la memoria e preservare la verità" sulla guerra e l'Olocausto e, dopo avere definito alcune produzioni della piattaforma "altamente inaccurate", ha puntato il dito contro Solo il diavolo lo sa:

La serie contiene una mappa che commette falso storico e colloca i campi di concentramento nazisti all'interno dei moderni confini della Polonia. Non ci sono commenti o spiegazioni sul fatto che tali siti erano gestiti dai tedeschi. Non solo la mappa non è corretta, ma può indurre gli spettatori a credere che la Polonia sia stata responsabile della creazione e della gestione dei lager e dei crimini commessi al loro interno.

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Per questa ragione, il primo ministro ha parlato senza mezzi termini di un'attività di revisionismo:

Poiché la Polonia all'epoca dei fatti non esisteva come stato indipendente e milioni di polacchi sono stati uccisi nei campi di sterminio nazisti, questo elemento di Solo il diavolo lo sa non è altro che una riscrittura della storia.

Morawiecki ha concluso chiedendo a Netflix di risolvere la situazione e allegando una mappa corretta e il memoriale di un membro della resistenza polacca che si è fatto volontariamente imprigionare nei lager per documentarne le atrocità:

Ritengo che questo terribile errore non sia stato intenzionale e spero che lo correggerete al più presto possibile, modificando la suddetta mappa e avvisando gli spettatori della mistificazione.

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Anche il Ministero degli Esteri polacco è intervenuto sulla vicenda, pubblicando un post su Twitter con un sunto dell'accaduto e due mappe che mostrano l'occupazione della Polonia da parte della Germania nazista:

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Come riporta Reuters, un portavoce di Netflix ha dichiarato che la società ha preso molto seriamente la segnalazione:

Siamo consapevoli delle preoccupazioni in merito a Solo il diavolo lo sa e stiamo esaminando la questione con la massima urgenza.

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L'agenzia di stampa e BBC News sembrano suggerire che la veemente reazione di Mateusz Morawiecki sia stata dettata da una "grande sensibilità" sul tema del coinvolgimento della Polonia nei crimini commessi dai nazisti durante la II Guerra Mondiale.

I due siti ricordano che nel 2018 il partito nazionalista al governo, Diritto e Giustizia (Prawo i Sprawiedliwość, abbreviato in PiS), ha approvato una legge che prevedeva fino a 3 anni di carcere per chi avesse suggerito e/o parlato in qualunque modo di una presunta complicità dello stato nelle atrocità compiute della Germania di Hitler. Il provvedimento è stato poi rivisto in seguito a una protesta internazionale (guidata dagli USA).

Per Reuters e BBC News sono fuori discussione l'enorme tributo di sangue pagato dalla Polonia alla follia nazista e il sacrificio di migliaia di polacchi per aiutare i cittadini ebrei e le minoranze perseguitate. Ma i due siti osservano che (anche) nel paese baltico non sono mancati fiancheggiatori della Germania di Hitler e delle sue atrocità.

In ogni caso, il punto della richiesta del primo ministro Morawiecki è un altro. Per sapere quali provvedimenti adotterà il servizio di streaming, non resta che aspettare. Rimanete sintonizzati, se volete conoscere i probabili aggiornamenti.

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