Scienzati riattivano le cellule di un Mammut morto 28mila anni fa

Autore: Giovanni Rispo ,

Un team di scienziati della Kindai University, Giappone, è riuscito in un’incredibile impresa: risvegliare le cellule di un animale morto 28mila anni fa. Un esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Report, che ha lo scopo di chiarire aspetti della biologia molecolare di cellule appartenenti a ere preistoriche.

L’animale in questione è Yuka, esemplare femmina di Mammut Lanoso vissuto nel nord della Russia circa 28mila anni fa. Il ritrovamento è avvenuto nel 2010 tra gli angusti ghiacci della regione Yakutia.

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Per poter giungere all’incredibile risultato, i ricercatori, guidati dal professor Akira Iritani, hanno estratto dalle cellule dall’animale preistorico 88 nuclei (contenenti frammenti di DNA) e li hanno inseriti negli ovociti di topi da laboratorio. Il risultato è stato che le cellule del Mammut hanno mostrato segni di attività, le medesime che si registrano normalmente appena prima di una divisione cellulare.

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I nuclei estratti, tuttavia, non erano completamente integri e questo spiega il motivo per il quale le cellule si siano fermate nell’istante prima della divisione cellulare. Per poter proseguire, infatti, sarebbe necessario riuscire a estrarre cellule integre o meno danneggiate di quelle prelevate da Yuka.

Pericolo Jurassic Park scongiurato insomma. Tuttavia, l’esperimento dimostra che è possibile riattivare cellule estratte da un corpo sepolto da migliaia di anni sotto il ghiaccio e rappresenta un'opportunità per studiare da vicino la biologia molecolare del Mammut Lanoso e scoprirne il motivo dell'estizione. 

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