Speciale Dexter – I serial killer in tv Parte II

Autore: Redazione NoSpoiler ,


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Il Maestro, Alfred Hitchcock, dicevamo, ha esplorato a fondo la psiche umana sia al cinema che in tv. Con tutte le sue deviazioni.In diversi episodi di Alfred Hitchcock presenta e de L’ora di Hitchcock ha raccontato le gesta criminali di assassini (e assassine) che in qualche occasione riuscivano anche a farla franca. Magari grazie ad uno dei famosi “finali a sorpresa” dei suoi racconti televisivi.


E a proposito di racconti televisivi e di autori, come dimenticare il grande David Lynch, che ha dato vita a I segreti di Twin Peaks? Il serial killer della situazione, che dopo lunghi mesi di tormento (per noi, con la domanda: “Chi ha ucciso Laura Palmer?”) scopriamo essere il padre della vittima, viene dipinto come un brav’uomo posseduto da uno spirito malvagio. Uno spirito malvagio che si aggira sulla Terra da parecchio tempo, che nessuno sembra in grado di fermare, che ha ucciso diverse volte e che i suoi “ospiti” e le sue vittime chiamano Bob.


Come un parassita, Bob prende il controllo sulla volontà delle sue vittime. Proprio come accade nei famigerati casi di disturbo da personalità multipla, condizione clinica difficilmente documentabile nella realtà, di cui cinema e tv hanno fatto largo uso per anni. Verosimile o meno, da Norman Bates (Psycho) in poi, il disturbo da personalità multipla ha dato vita ad alcuni dei ritratti di assassini seriali più riusciti. Cito solo uno dei nomi in fondo (per ragioni cronologiche) al lungo elenco, quello di James Van Der Beek, guest star d’eccezione in Criminal Minds, intento ad interpretare un serial killer che “si divide” fra la propria personalità e quella, crudele e punitiva, del padre.

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Di ben altra natura sono alcuni dei serial killer più spaventosi comparsi in police e detective drama. L’affascinante Kyra Sedgwick, protagonista di The Closer, nei panni del vice-capo della omicidi Brenda Johnson, si trova faccia a faccia con un giovane assassino di origini russe che ha ucciso diverse ragazze e non mostra il minimo rimorso. Non riuscendo ad incastrarlo (il giovane è protetto dall’FBI, che vuole servirsene per assestare un duro colpo alla mafia russa), Brenda fa in modo che i suoi “compari” si occupino di lui…


Stessa sorte tocca spesso agli assassini seriali rinchiusi nel Paradiso, il braccio sperimentale della prigione di Oz. Dove i pluriomicidi sono di casa, e fanno in modo di tenersi “in allenamento” anche in carcere… Proprio come capita anche in Prison Break, altra fortunata serie di ambientazione carceraria. Al terribile Theodore “T-Bag” Bagwell, ad esempio, basta guardare storto una donna (o un uomo) per suscitare puro terrore…

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Perché fermare un serial killer non è sempre semplice, e spesso non basta un episodio di un telefilm con un bravo detective. A volte ci vogliono soluzioni originali, come le equazioni matematiche di Numb3rs, che aiutano i fratelli Epps (il matematico Charlie e l’agente federale Don) a fermare diversi assassini seriali. Altre volte, ancora, ci vogliono costanza e pazienza, come quelle sfoggiate dalla detective Lilly Rush, protagonista di Cold Case, in grado di catturare assassini che l’hanno fatta franca per decenni.


La situazione cambia quando il serial killer è dotato di superpoteri, come lo spaventoso Sylar di Heroes, deciso a sterminare tutte le persone “speciali” come lui. Ed è difficile fermare un pluriomicida anche quando si tratta di un ragazzo geneticamente potenziato, un X5 per la precisione, come il Ben in Dark Angel.

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E questi sono solo alcuni degli assassini seriali che ogni giorno affollano il piccolo schermo: nella quasi totalità delle serie poliziesche, come abbiamo detto, se ne trova qualcuno. Lo dimostrano NYPD Blue, Law & Order: Unità speciale, The District, Homicide: Life on the Street, NCIS… E poi ci sono le “eccezioni”, che ci regalano alcuni dei casi più bizzarri.


Come quello di Catherine Piper (l’irresistibile Betty White), assistente di Alan Shore in Boston Legal, che finisce per uccidere il suo amico Bernard, a sua volta bizzarro serial killer che inizia la propria “carriera” uccidendo a padellate la madre…

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E ancora: ci sono serial killer in 4400, Requiem City, Crossing Jordan, Quincy, The Inside, Killer Instinct, I Soprano (serial killer di professione, addirittura), T.J. Hooker… Senza contare altri casi particolari.
Ad esempio: tecnicamente, anche Angel è un serial killer… Degno predecessore di Dexter. Dexter che, come Angelus, sostiene di non avere davvero un’anima. Di non essere un vero essere umano. Di non essere in grado di provare dei sentimenti. E allora, com’è che noi ne proviamo per lui?
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