Che fare dopo aver celebrato i 50 anni di un'icona del cinema con un film - Skyfall, il 23esimo della serie - praticamente perfetto, specie nel bilanciare i cliché di James Bond con l'esigenza di raccontare l'uomo dietro la maschera da agente segreto "sciupafemmine".
Deve averci pensato a lungo Sam Mendes, convinto (anche) dalle lusinghe a suon di milioni di dollari della major a tornare dietro la macchina da presa per raccontare lo 007 degli anni '10 del nuovo millennio, spia costretta ad avere sempre meno riferimenti - specie dopo la dipartita della storica caposezione M impersonata da Judi Dench - e a stare al passo con la tecnologia.
Il risultato è Spectre, il cui titolo è una doppia allusione alle vicende raccontate (è un fantasma del passato a tormentare Bond stavolta) e all'organizzazione terroristica nemica storica dell'agente segreto in forza all'MI6, a cui presta il volto per la quarta volta il britannico Daniel Craig.
- Un "grande fratello" per 007: la trama di Spectre
- Il cast di Spectre
- Da Roma a Tangeri: le location del film
- 007 su 4 ruote: le auto di Spectre
- Sam Smith per 007
- 5 curiosità sul film
Un "grande fratello" per 007: la trama di Spectre
"The Dead Are Alive" recita un epitaffio all'inizio di Spectre, che si apre con un magnifico e insistito piano sequenza durante le celebrazioni del Dia de Los Muertos a Città del Messico. Scopriamo che 007 pedina un losco figuro di nome Sciarra. Scoperto, Bond provocherà un incidente internazionale mettendo in imbarazzo il governo britannico, all'oscuro delle indagini della spia. Il membro del governo di Sua Maestà Max Denbigh, che non aspettava altro, dispone allora il pensionamento della sezione 'doppiozero' dell'MI6, facilmente sostituibile - a suo dire - con l'utilizzo di droni che promettono di sorvegliare, come nemmeno nella più sfrenata delle fantasie di George Orwell, il mondo intero.
Bond è destituito ma, ancora una volta, la testardaggine che lo contraddistingue lo porta a scoprire una sottotraccia inquietante: attentati in tutto il mondo tra loro collegati e caos programmato da una ramificata rete criminale, la Spectre del titolo, al cui vertice siede l'impenetrabile Franz Oberhouser.
Non occorre spoilerare il resto delle vicende raccontate nel film per comprendere la natura di Spectre, in sostanza un piccolo passo indietro rispetto al capitolo precedente per capacità introspettiva e freschezza narrativa. Comunque sia, il film di Mendes, penalizzato dall'eccessiva lunghezza e da una resa dei conti non certo entusiasmante tra 007 e il redivivo Blofeld, prosegue nel tratteggiare un Bond fallibile eppure tenace: l'istinto lo spinge a fidarsi delle persone giuste (vedi Moneypenny) e ad insistere nelle indagini, mentre non può nulla contro la forza bruta di un avversario formato wrestler (il pericoloso Hinx, superba la sequenza di lotta sul treno).
Tra Re Pallidi, spettri del passato - M lavora in qualche modo pure da morta (seppure via video-mail pre-registrata) - e amori inaspettati, col 23esimo film della serie ritorna in auge l'action nudo e crudo, accompagnato da una profonda rilettura di un mito pop del Novecento, l'affascinante nero su bianco dello scrittore e avventuriero Ian Fleming. Dopo il cambio di rotta inaugurato con Casino Royale, poi, fanno nuovamente capolino gli elementi cari alla tradizione bondiana: la spia ordina finalmente un vodka Martini (e pazienza se si sente rispondere "che non vengono serviti alcolici ma solo centrifughe salutari"), preme il pulsante di espulsione dell'Aston Martin DB10 - come il predecessore Connery - e atterra con nonchalance sul Lungotevere, tira fuori dal cilindro abiti firmati nel bel mezzo del deserto, contempla una Rolls Royce da collezionisti e ai comandi di un aereo semina il panico nell'algida Austria.
Uno strizzare d'occhio alla saga, quindi, un ritorno alle origini di 007 che però è sempre parziale e serve a mitigare il passaggio ad un antieroe dai tratti più realistici, in linea coi tempi di oggi.
Il cast di Spectre
Nel sequel di Skyfall fanno ritorno alcuni personaggi introdotti proprio nella pellicola del 2012. Tra questi, la Eve Moneypenny di Naomie Harris e l'ipertecnologico Q di Ben Wishaw, oltre al nuovo responsabile dell'MI6, Gareth Mallory (impersonato da Ralph Fiennes). Il veterano, però, al pari del protagonista Daniel Craig, è Rory Kinnear col suo Bill Tanner, il fido assistente di M (Judi Dench), che qui appare in un breve cameo. Tra i ritorni, anche quello di Jesper Christensen, apparso come Mr. White (alias Re Pallido) anche in Casino Royale e Quantum of Solace.
Quanto alle new entry, si segnalano le Bond Girl Madeleine Swann (Léa Seydoux) e donna Lucia, impersonata dalla nostrana Monica Bellucci. I villain, invece, hanno i volti di Andrew Scott (il viscido e corrrotto Max Denbigh a.k.a. C), Dave Bautista (l'ex guardiano della galassia è il gorilla Mr. Hinx) e, soprattutto Christoph Waltz, in tenuta da bastardo senza gloria per impersonare il capo della Spectre dal cognome storico, Ernst Stavro Blofeld (una falsa identità dietro cui si cela Franz Oberhauser, vecchia conoscenza di Bond).
Da Roma a Tangeri: le location del film
Come sempre, quando la macchina organizzativa di 007 si mette in moto, il risultato è un prodotto destinato al cinema che al contempo funge pure da tour operator, decantando le bellezze delle località scelte per le riprese. In Spectre ciò si traduce in almeno 4 switch di location, escludendo ovviamente le scene girate nei Pinewood Studios di Londra e sul Tamigi (luoghi dove Bond è praticamente di casa). I ciak lontano dall'Inghilterra hanno coinvolto in primis l'Austria, con diverse scene, soprattutto action, girate tra le località di Sölden, Obertilliach, Altaussee (la residenza del Re Pallido), interessando persino la Ötztal Glacier Road (seconda strada pavimentata più alta d'Europa) per poi estendersi fin sul ghiacciaio Rettenbach.
Successivamente, contrariamente allo svolgersi cronologico del film, le riprese si sono spostate a Roma, seguite da vicino da chi scrive l'articolo. Si ricorda il traffico in tilt dalle parti del Lungotevere fino a via Nomentana, con la chiusura al traffico delle 19 traverse che si stagliano lungo il tragitto che va da Viale Gorizia a Porta Pia. Disposizioni rese necessarie all'epoca per consentire le riprese del lungo e impegnaticvo inseguimento tra Mr. Hinx e Bond a bordo di due fuoriserie da sballo. Nel film le vediamo sfrecciare lungo Via della Conciliazione, nel tratto che porta a San Pietro, tra i vicoli di Borgo Pio, a ridosso dunque delle mura vaticane, e ai bordi del Lungotevere, con tanto di tuffo nel fiume che bagna la capitale per la vettura guidata dalla spia di Sua Maestà.
Daniel Craig, nella capitale, è stato impegnato anche in una scena girata a Piazza Giovanni Agnelli, all’Eur, dove è stato ricostruito un vero e proprio cimitero - sono visibili sullo sfondo gigantesche lapidi in marmo - dopo il permesso negato a Sam Mendes di girare al Verano (nel film è dove si celebra il funerale di Sciarra in cui Bond fa la conoscenza della vedova impersonata dalla Bellucci).
Dopo la trasferta italiana, la produzione di Spectre è volata a Città del Messico per girare il sontuoso prologo del film, ambientato nel giorno dei Morti. Tra i luoghi scelti, la Piazza della Costituzione e il centro storico della metropoli. Le riprese si sono poi concluse a Tangeri, in Marocco.
007 su 4 ruote: le auto di Spectre
Il reparto mezzi di una produzione di 007 è di quelli da sogno. Un garage superlusso, oltre che super accessoriato. Nella pellicola diretta da Sam Mendes i cattivi scelgono il marchio Land Rover, optando sia per la Range Rover Sport SVR, SUV dalle prestazioni di una supercar con i suoi 260 km/h di velocità massima (a fronte di un'accelerazione che va da 0 a 100 in soli 4,7 secondi) che per le robuste e off-road Defender, rappresentate da alcuni esemplari customizzati ed equipaggiati con ruote da 37 pollici.
Il Mr. Hinx di Dave Bautista, a dispetto di una mole xxl, preferisce invece sedere al volante di una Jaguar C-X75 color ruggine, avveniristica concept car ibrida biposto - dotata di 4 propulsori elettrici - dalla velocità di punta stratosferica: 330 kmh (!), risultato dei 780 cv di potenza del bolide. Nel film l'auto insegue per le vie di Roma l'altra supercar di Spectre, vale a dire l'Aston Martin DB10, la vettura con cui la casa automobilistica britannica ha festeggiato la collaborazione dei cinquant'anni con i film di 007, inaugurata con la DB5 utilizzata nel film del 1964 Goldfinger. Si tratta di un prototipo di una coupé a due porte alimentato da un V8 da 4,7 litri da 321 kW (436 CV), lo stesso della Vantage S.
Realizzata appositamente per il film in soli 10 esemplari, otto dei quali utilizzati nelle riprese, la DB10 è stata venduta all'asta per 3 milioni di euro circa nel 2016 (si tratta di uno dei due modelli originariamente destinata agli show promozionali di Spectre). Solo il modello di Bond, però, possiede un lanciafiamme posteriore e la possibilità per il guidatore di eiettarsi in situazioni di emergenza (per lo stupore dei netturbini romani).
Infine, in Spectre è possibile ammirare due regine a quattro ruote del passato: si tratta dell'Aston Martin DB5, modello restaurato dal reparto tecnologia di Q dopo essere stata ridotta ad un colabrodo nel finale di Skyfall, e della Rolls-Royce Silver Wraith, l'auto ammirata da 007 in Marocco subito dopo essere sceso dal treno.
Sam Smith per 007
Il brano scelto per i titoli di testa di Spectre è "Writing's on the Wall", eseguito dalla popstar britannica Sam Smith. La canzone si è aggiudicata sia il Golden Globe che il premio Oscar, oltre ad essersi imposta come il primo tema musicale di un film di James Bond a raggiungere la vetta della classifica britannica Official Singles Chart. Nel Regno Unito i precedenti brani "Skyfall" di Adele e "A View to a Kill" dei Duran Duran avevano raggiunto come posizione massima il secondo posto in classifica.
Il videoclip di "Writing's on the Wall", diretto dal regista Luke Monaghan, è stato girato a Roma e mostra, oltre a brevi spezzoni di Spectre, il cantante esibirsi nei luoghi dove è stato girato il film.
5 curiosità sul film
- Christopher Nolan è stata una delle prime scelte per la regia prima del ripensamento di Sam Mendes.
- l film è entrato nel Guinness dei primati per "la più grande esplosione della storia del cinema", preparata con 8.418 litri di carburante e 33 chilogrammi di esplosivo; la scena è stata girata a Erfoud, in Marocco.
- Gary Oldman venne contattato per interpretare Franz Oberhauser a.k.a. Ernst Stavro Blofeld. L'attore rifiutò perché non disposto ad impegnarsi contrattualmente per sei mesi di produzione in giro per il mondo.
- Monica Bellucci aveva già sostenuto un provino come Bond Girl prima di essere scelta per questo film. Nel 1997, in un'intervista rilasciata alla rivista Playboy, l'ex James Bond, Pierce Brosnan, parlò di un'audizione della Bellucci per il ruolo di Paris Carver ne Il domani non muore mai, ruolo poi andato a Teri Hatcher
- Dave Bautista è il quarto attore con un passato nel wrestling professionistico a recitare come villain in un film di James Bond, seguendo le orme di Harold Sakata (Agente 007 - Missione Goldfinger, Peter Fanene Maivia (Agente 007 - Si vive solo due volte) e Pat Roach (Mai dire mai).
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!