Livia Soreca

Piacere di conoscerti, Sweeney, e benvenuta sulle pagine di cpop.it! Siamo davvero contenti di aver finalmente potuto leggere Over My Dead Body!
Nell’opera si respira un’estetica dark academia, perfetta per la spooky season. Non poteva esserci momento perfetto per pubblicare il tuo graphic novel in Italia. Cosa ti affascina di più di questo mondo stregonesco e di questa estetica?

Sweeney Boo

Grazie mille per avermi ospitata! Lo apprezzo davvero tanto! L’estetica Dark Academia e le streghe hanno sempre occupato un posto speciale nel mio cuore. Sono cresciuta guardando Sabrina vita da strega e leggendo W.I.T.C.H.
Ho sempre avuto la sensazione che, per molte ragazze, le streghe fossero le nostre supereroine. Sono misteriose, potenti e spesso accompagnate da un adorabile famiglio. Tutte volevamo essere come loro. Quella sensazione non mi ha mai davvero abbandonata; le trovo ancora affascinanti, sia attraverso la storia che nel presente. 

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Livia Soreca

Se avessi la possibilità di essere una strega, che tipo di strega saresti?

Sweeney Boo

È una bella domanda! Credo che cercherei di fare del mio meglio con le abilità che ho a disposizione. Penso che detenere potere richieda molta attenzione, perché ogni cosa ha un prezzo. Suppongo che questo significhi che sarei una strega molto prudente, haha!

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Livia Soreca

In Over My Dead Body c’è un’attenzione per i dettagli nei rituali, non solo magici ma anche
quotidiani, come preparare il tè o annodare una cravatta. Cosa ne pensi del rapporto tra l’essere umano e tutto ciò che nella sua vita rappresenta un rituale? Ne hai anche tu qualcuno a cui non puoi rinunciare?

Sweeney Boo

Penso che disegnare sia il mio piccolo rituale personale, qualcosa che riesce davvero a calmare la mia mente e mi aiuta a gestire le emozioni. Quello che apprezzo della rappresentazione moderna della stregoneria è il rispetto che ne emerge. Non si tratta semplicemente di lanciare luce dalle dita o recitare parole senza senso.

L’intenzione dietro ogni rituale è ciò che conta davvero: l’energia, il risultato che desideri ottenere. Le parole, i gesti, ogni elemento fa parte del rituale e deve essere eseguito con cura e consapevolezza. In fin dei conti, è un modo per dimostrare che il potere che portiamo dentro di noi proviene proprio da noi stessi, ed è qualcosa che credo appartenga a tutti. 

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Livia Soreca

Over My Dead Body esplora il bisogno di avere una famiglia e l’opportunità di trovarla in chiunque sia in grado di amarci come tale. C’è qualcosa in particolare che ti ha spinto a veicolare questo importantissimo messaggio?

Sweeney Boo

Molte persone hanno rapporti complicati con la propria famiglia, e a volte è difficile conciliare ciò che la parola “famiglia” rappresenta davvero. In fin dei conti, la famiglia può andare oltre i legami di sangue. Si tratta delle persone che scegliamo di avere accanto, quelle che ci amano per ciò che siamo e che ci sostengono sia nei momenti belli che in quelli difficili.

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Livia Soreca

Nella tua carriera hai disegnato personaggi già noti al pubblico e, al tempo stesso, ne hai creati di nuovi. Cosa pensi sia più sfidante: trovare un equilibrio tra l’immaginario collettivo e la tua arte personale o creare qualcosa completamente da zero?

Sweeney Boo

Mi sento estremamente fortunata a poter fare entrambe le cose! Entrambe sono piuttosto impegnative a modo loro: disegnare un personaggio già noto significa confrontarsi con una fanbase esistente, con persone che nutrono un legame speciale con quel personaggio, quindi cerco sempre di rendergli giustizia al meglio delle mie possibilità. D’altra parte, disegnare i miei personaggi significa mettere i miei “piccoli” nel mondo, sperando che le persone li apprezzino e li amino tanto quanto me! 

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Livia Soreca

Mentre in Italia stiamo leggendo Over My Dead Body, sui social abbiamo visto che stai lavorando al libro numero 2. Prima di salutarci, c’è qualcosa che potresti anticiparci?

Sweeney Boo

Sono così entusiasta di approfondire ulteriormente le storie di ciascun personaggio nel secondo volume, che seguirà le conseguenze di quanto accaduto nel primo libro. Esploreremo di più ciò che i personaggi hanno vissuto e le ripercussioni di tutto ciò. Ma ci saranno anche nuove domande che emergeranno, e il tema della famiglia e del bisogno di sapere “da dove veniamo” sarà al centro di tutto!

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Di cosa parla Over My Dead Body

 Nei giorni che precedono il festival di Samhain, quando il velo tra il mondo dei morti e quello dei vivi si fa più sottile che mai, la giovane Abby, studentessa dell’Istituto di Magia di Younwity, si trova immersa suo malgrado in un inquietante mistero: la sua migliore amica, Noreen, sembra essere scomparsa nel nulla.


Alla ricerca disperata di risposte e senza poter contare sull’aiuto di nessuno, Abby si ritroverà presto a dover percorrere la strada più pericolosa per una studentessa della sua scuola, quella che attraversa la foresta proibita che circonda l’Istituto. Un sentiero che la condurrà giù nella tana del bianconiglio, sulle tracce di un’altra misteriosa scomparsa di tanti anni prima.