The Blacklist: James Spader non è il classico attore hollywoodiano

Autore: Stefano Balbo ,

James Spader è un'icona: uno dei più grandi attori americani di sempre nonché uno dei pochissimi a non essere stato influenzato dallo stile hollywoodiano.

Diventato famoso negli anni '80 grazie a successi come Wall Street e Sesso, bugie e videotape, ha continuato a sbancare il botteghino nel corso degli anni senza mai cambiare la sua personalità, riuscendo in un'impresa riuscita solo a pochi attori passati ad Hollywood: rimanere se stessi.

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Ed è per questo che non risulta per nulla strano quando racconta di non voler aver nulla a che fare con lo stereotipo degli attori moderni.

Quando scelgo un progetto, mi baso sul contenuto, cercando uno spaccato di vita che non sia comune, di quelli profondi, nascosti e persi nella società

James Spader si considera un attore anticonvenzionale. Ed è proprio lui a spiegare il perché:

A Hollywood tutti sono sempre in fermento: hanno progetti, idee, voglia di creare. Io, se si esclude il presentarmi sul set e l'atto di recitare, non ho nulla a che fare con questo modello di attore. Preferisco nel mio tempo libero dedicarmi a come rendere al meglio i miei personaggi

Ecco forse svelato il segreto del suo successo, capace di cavalcare l'onda da oltre trent'anni: il distaccarsi da quello che succede fuori da set per poter così concentrarsi sulle proprie capacità attoriali e sullo studio del personaggio.

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Un modo di pensare che sembrerà folle ai nuovi attori, ma che ha già dimostrato di funzionare: non bisogna essere attori, bisogna saper recitare.

E non c'è dubbio che lui lo sappia fare. 

I migliori ruoli di James Spader

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