Cinque mesi prima
Per la prima volta, ecco il passato. Quello di Kat, che coincide con la prima incursione del Male nella vita della famiglia Rance.
Julia, la ragazza amata da Kat, muore nell’incidente causato dall’uomo comparso all’improvviso in mezzo alla strada.
La premessa di questo nuovo episodio di #The Exorcist ci fa capire che l’evoluzione della vicenda sarà lenta, e dettagliata. Dal primo incidente alla trasformazione di #Casey, che ci gela il sangue mentre gli autori si concentrano sulle tematiche affrontate: fede, devozione, persecuzione, scetticismo.

Un uomo che annuncia l’apocalisse (“Gli invasori sono fra voi”) disturba #Angela in attesa di Padre Bennett: il responsabile della sicurezza venuto per parlare della visita papale, e l’uomo a cui #Padre Marcus aveva puntato contro una pistola per continuare con l’esorcismo di Gabriel.
Padre Bennett è il rappresentante dell’istituzione Chiesa, la stessa che non crede agli evidenti segni di possessione riferiti da #Tomas. La stessa che si disinteressa dei suoi fedeli nel momento del bisogno.
L’accusa al potere e alla burocrazia che corrompono la struttura ecclesiastica è evidente, mentre Marcus indaga sulle uccisioni che avevano chiuso l’episodio precedente, Tomas parla con Henry Rance e Casey viene spinta a rubare dal suo “amico” invisibile. L’uomo che corrompe la sua anima poco alla volta, fino alla reazione alle provocazioni di Marcus e all’impressionante aggressione in metropolitana.

Ancora una volta, la narrazione si divide su più fronti (la riunione del clero in hotel, con l’uomo che prende fuoco sotto la finestra, la commemorazione per Julia, il ritorno in metropolitana, e via dicendo) per poi ricondurre tutto a un unico, grande disegno: il disegno del Male.
Ogni evento presente e (recentemente) passato che coinvolge i Rance, Padre Marcus e Padre Tomas, finisce per portarci al demone che si è impossessato di Casey.
Marcus pensa che sia Battista, lo stesso che aveva ucciso Gabriel.
Ma il demone risponde di non essere lui… Sebbene ne ammiri il potere.
La tradizione sugli esorcismi recita che, per scacciare il demone, bisogna conoscerne il nome.

La lotta di Marcus, l’esorcista al centro della narrazione (“The Exorcist” è lui) e il mostro dentro Casey è iniziata: i due si sono affrontati e confrontati per la prima volta.
Ed è solo l’inizio.
Marcus viene scomunicato per la morte di Gabriel e la violazione dei protocolli (ma sembra più una ripicca per il trattamento riservato a Bennett), la Chiesa nega le prove raccolte da Tomas (incluso il dialogo in aramaico fra Marcus e il demone) e il Male sembra ottenere innumerevoli vantaggi.
Ma non è ancora finita
Dio non ti ha abbandonato, è stata la Chiesa.
La fede, la religione e la struttura umana che le rappresentano vengono distinte chiaramente.
A Marcus non serve l’appoggio della Chiesa, gli serve solo l’appoggio di Dio.

L’episodio si chiude con il terrore seminato da Casey in metropolitana e con una citazione del film di William Friedkin (Casey come Regan).
Il diavolo ha scoperto le proprie carte. E la battaglia per l’anima di Casey comincia ora…
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