Gli sceneggiatori Rashida Jones e Will McCormack hanno abbandonato il progetto Toy Story 4.
Il motivo non sarebbe legato alle recenti accuse di molestie sessuali rivolte John Lasseter, Chief Creative Officer di Pixar, ma a delle divergenze culturali con la casa di produzione, come hanno spiegato con una dichiarazione sul New York Times:
Non abbiamo lasciato Pixar per delle avances indesiderate. Non è vero. Lo abbiamo fatto per delle divergenze creative e, ancor prima, culturali. Molti talenti lavorano per Pixar e noi continueremo ad apprezzare i loro film. Ciò nonostante, viviamo in una cultura aziendale dove le donne e gli uomini di colore non hanno la stessa considerazione, nemmeno dal punto di vista creativo.
Rashida Jones e Will McCormack hanno concluso il loro intervento con una proposta ben precisa rivolta a una grande realtà come Pixar:
Incoraggiamo Pixar a diventare un vero leader nel settore rafforzando e promuovendo il ruolo delle donne.
Dei 19 film di animazione prodotti da Pixar dal 1995 a oggi, solo Ribelle (realizzato nel 2012) porta la firma di una regista, Brenda Chapman, che venne però licenziata a metà della produzione dopo uno scontro proprio con John Lasseter.
Il caso Lasseter
John Lasseter, colui che viene chiamato il "Walt Disney moderno", è stato accusato di aver disturbato diversi dipendenti con avances indesiderate.
A quanto pare, Lasseter è noto per i baci, gli abbracci e i commenti inappropriati sugli attributi fisici dei suoi colleghi. A seguito di ciò, il capo del settore creativo Pixar ha lasciato il suo incarico e ha deciso di mettersi in aspettativa per sei mesi.
Nella lunga lettera che ha inviato a Disney, riportata da Hollywood Reporter, Lasseter si è assunto la responsabilità dei suoi gesti che, per quanto non voluti, hanno creato un ambiente lavorativo disagevole.
È stato portato alla mia attenzione il fatto che ho mancato di rispetto ad alcuni di voi e che questo vi ha messo a disagio. Non è mai stata la mia intenzione. Voi significate tutto per me e mi scuso profondamente per avervi delusi.
Tramite un suo portavoce, Disney ha subito rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito:
Vogliamo perseguire una politica per cui ogni nostro dipendente venga rispettato e messo nelle condizioni per dare il meglio nel suo lavoro. Apprezziamo il candore e la sincerità di John e sosteniamo a pieno il suo periodo di aspettativa.
E Toy Story 4?
Il quarto capitolo del franchise di Toy Story dovrebbe uscire nelle sale a giugno 2019, ma dopo questi stravolgimenti potrebbero esserci degli ovvi rallentamenti.
Per ora ci sono solo alcune certezze: Tom Hanks presterà ancora la sua voce allo Sceriffo Woody tornerà la pastorella Bo di cui si erano perse le tracce nel secondo capitolo, e la regia dovrebbe essere affidata Josh Cooley, che ha da poco diretto il cortometraggio Inside Out - Il primo appuntamento di Railey.
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