"'Cos you're the Sheriff nananananaaaa". Come dimenticarselo, quel motivetto accattivante che ha accompagnato l'infanzia dei nati a cavallo tra gli anni '70 e '80. Parliamo del tema principale di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre, sci-fi scazzottato più che scanzonato visto il protagonista, il gigante buono del cinema Bud Spencer, che nel film del 1979 diretto da Michele Lupo è affiancato dal piccolo Carey Guffey di Incontri ravvicinati del terzo tipo.
La sceneggiatura, con tutta probabilità, non va oltre le due pagine. Ma che importa, dal momento che a rendere speciale il film bastano le sberle di Bud, qui meno supereroe da fumetto e più umano (viene messo persino k.o. da un dardo tranquillante sparato dai cattivi di turno).
Vi parleremo dei comprimari di lusso del film - dall'ex campione dei pesi medio-massimi Joe Bugner al compianto Raimund Harmstorf - ma ciò che più ci interessa in questa sede sono le musiche che accompagnano le gesta dello sceriffo Scott Hall e "del suo ufetto" H7-25, composte dagli Oliver Onions che poi sarebbero i mitici fratelli Guido e Maurizio De Angelis.
- Soundtrack Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre: curiosità in pillole
- Le canzoni della colonna sonora di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre
- Intervista a Maurizio De Angelis, compositore e cantautore co-fondatore degli Oliver Onions
- Sceriffi, alieni e Ferruccio Amendola: aneddoti sul film
Prima di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre, i De Angelis avevano firmato le colonne sonore di numerosi film anni '70 (continueranno a farlo per tutto il decennio successivo). Oltre ad ... altrimenti ci arrabbiamo!, che diede loro una popolarità per certi versi inaspettata (ma meritatissima), con lo pseudonimo Oliver Onions avevano già scritto e composto le musiche di cult della coppia Spencer/Hill (assieme o in solitaria) come Continuavano a chiamarlo Trinità, Piedone lo sbirro, I due superpiedi quasi piatti, Lo chiamavano Bulldozer, Pari e dispari.
Il loro nome figurava anche nelle soundtrack di svariati polizieschi dell'epoca: Roma violenta, Il grande racket, Squadra antiscippo (assieme ad altri film della saga con protagonista il "trucido sbirro" Tomas Milian).
Soundtrack Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre: curiosità in pillole
Per Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre i fratelli De Angelis realizzano un tema principale coinvolgente, "Sheriff", e il commovente "L'ultimo Valzer", udibile nelle scene in cui il piccolo alieno H7-25 viene strappato allo sceriffo dai militari. La prima volta che lo si ascolta è in occasione del primo incontro fra il gigante Spencer e il bambino al parco divertimenti Six Flags Over Georgia ad Austell. I due, subito dopo essersi dati la mano, diventano amici e, di colpo, le attrazioni prendono vita sulle note del similvalzer degli Oliver Onions, per la gioia dello sceriffo Hall che "non lo sa proprio immaginare un mondo senza musica”.
Il brano era stato già utilizzato in precedenza nel film Languidi baci... perfide carezze con protagonista Gigi Proietti.
Nel film diretto da Michele Lupo viene inoltre utilizzato un brano - "Mundialito" - che verrà in seguito riciclato nel cult con Lino Banfi, L'allenatore nel pallone (la scena è quella delle rotative che aggiornano sui risultati disastrosi della Longobarda di Canà).
In una particolare sequenza, quella del primo rapimento sventato dallo sceriffo Hall, "Mundialito" si sovrappone a "L'ultimo Valzer" accompagnando i ripetuti "avanti/indietro" propiziati dal super raggio fotonico dell'E.T. de noantri (il film di Lupo uscì 3 anni prima di quello di Spielberg).
Le canzoni della colonna sonora di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre
Di seguito, ecco la colonna sonora completa del film composta dai fratelli Guido e Maurizio De Angelis:
- Sheriff
- Big star
- Whistle and bells
- H7-25
- Tonight, tonight
- L'ultimo Valzer - M. & G. Orchestra
- Ballad
- Mundialito - M. & G. Orchestra
- Summer night
- Atlanta
- Dreaming woman
Intervista a Maurizio De Angelis, compositore e cantautore co-fondatore degli Oliver Onions
È passato tanto tempo da Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre, ma ricordo benissimo ancora molte cose. Michele Lupo (regista del film) ci disse di volere musiche di un certo tipo perché i suoi film - e in generale quelli del duo Spencer/Hill - suggerivano certi orientamenti stilistici ed emanavano serenità, diffondendo sul grande schermo una sana allegria. Io e Guido ci divertimmo molto a comporre perché qui come in altre occasioni ci fu data massima libertà. Eravamo liberi di fare ciò che più ci piaceva perché sapevamo di essere sintonizzati sugli stessi gusti del regista. Capitò la stessa cosa anche con Marcello Fondato, Giuseppe Colizzi ed Enzo Barboni (E.B. Clucher).
Il cantautore ricorda con piacere la colonna sonora di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre, registrata in due studi romani: lo Studio Forum e, soprattutto, la sala di registrazione di proprietà del duo, affiancato per l'occasione da un'orchestra:
Registrammo qui a Roma, da noi e allo Studio Forum. Mi ricordo un paio di brani secondari country impostati su chitarra e voce e, in generale, sonorità orecchiabili che richiamavano in modo diretto l'atmosfera a stelle e strisce. Seppur scanzonata, la soundtrack del film ha un momento di grande poesia con 'L'ultimo Valzer', che anima a sua volta una scena suggestiva, quella in cui Bud incontra il piccolo H7-25 e gli dice 'di non riuscire proprio a contmplare un mondo senza musica'. A quei tempi, poi, la richiesta specifica dei registi era quella di un tema principale, un motivo che tornava in più occasioni ad affacciarsi nella pellicola (in versione ridotta, strumentale, riarrangiata). Ricordo che 'Sheriff' piacque molto a Lupo, che in seguito si innamorerà di un altro nostro brano, 'Galaxy', composto per un cartone animato, quello del treno intergalattico (il riferimento è a Galaxy Express 999). Tant'è che cambiammo il testo e divenne il tema principale del film Bomber.
Sceriffi, alieni e Ferruccio Amendola: aneddoti sul film
In Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre così come negli altri film diretti da Lupo (da Lo chiamavano Bulldozer a Bomber) lo schema è sempre lo stesso: buoni sentimenti, scazzottate da ridere e l'esercito americano a fare da villain.
Qui come nel precedente a tema football è Raimund Harmstorf ad impersonare l'ufficiale statunitense senza scrupoli. Tedesco classe '39, l'attore è noto anche per la partecipazione al b-movie di culto Quel maledetto treno blindato di Enzo G. Castellari. La storia personale di Harmstorf è a tinte drammatiche. Sfortunato, rimarrà vittima del morbo di Parkinson che gli causerà deliri e ricoveri in istituti psichiatrici. Esasperato dalla malattia, si toglierà la vita impiccandosi la notte del 3 maggio '98.
Nel film prestano la loro voce alcuni celebri doppiatori: da Pino Locchi, voce storica di Sean Connery e Terence Hill, a Glauco Onorato, da Sergio Fiorentini a Michele Gammino (la voce di Harrison Ford) fino ad arrivare a Ferruccio Amendola, che doppia almeno 3 o 4 personaggi secondari come era solito fare in queste produzioni. In seguito prenderà parte al seguito di Uno sceriffo extraterrestre intitolato Chissà perché... capitano tutte a me.
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