Venezia 75, chi vincerà? Le previsioni del toto Leone vedono favoriti Cuarón e Lanthimos

Autore: Elisa Giudici ,

Tempo di partenze e arrivederci al Lido di Venezia: l'edizione 75 della Mostra d'arte cinematografica si avvia a conclusione, ma manca ancora l'ultima fiammata, il verdetto più atteso: quello della giuria. Stasera 8 settembre 2018, a partire dalle 19 circa, verranno annunciati i vincitori delle varie sezioni (Orizzonti, VR, Concorso) sino ad arrivare al premio più ambito: il Leone d'Oro. 

Come vi raccontavo già ieri nel bilancio dell'edizione, i 21 film visti in concorso quest'anno hanno mantenuto una media quantitativa molto alta, rendendo ancora più difficile fare un pronostico. Oltre alla bellezza del film, non bisogna sottovalutare questioni politiche e geografiche: attraverso la sua decisione infatti la giuria potrebbe decidere di premiare un messaggio (scegliendo un film femminista o uno dal forte messaggio sociale). Senza dimenticare che, nel suo complesso, il palmares è sempre attento a distribuire geograficamente i riconoscimenti, senza dimenticarsi di film o realtà cinematografiche "minori". 

Elisa Giudici
Il regista Guillermo Del Toro
Quale sarà il film favorito da Del Toro e dalla sua giuria?

L'esercizio giornalistico di queste ore è quindi il toto Leone, analizzando le preferenze della giuria (che spesso la pensa in modo molto differente dalla critica) e immedesimandosi in Guillermo Del Toro, il presidente. Non mi sono sottratta al gioco e quindi ecco i rumors dal Lido, i favoriti e le mie previsioni. 

Venezia 75, i favoriti alla vittoria

C'è un nome sulla bocca di tutti ed è quello di 2. Il suo Roma è accreditato dalla critica al Lido con la una media portentosa di 4,45 su 5: è stato di gran lunga il film più amato in Laguna, sia dai giornalisti sia dal pubblico, staccando la concorrenza di qualche lunghezza. A remargli contro però è proprio l'amicizia tra Del Toro e Cuarón: già in passato i registi sudamericani avevano "fatto cartello" in più di un'occasione. Il sospetto che Del Toro potesse favorire l'amico era serpeggiato già durante la conferenza stampa di presentazione.

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A domanda diretta Del Toro aveva replicato che non sarebbe stato un dittatore e il suo Leone sarebbe stato frutto di una decisione collettiva, ma in tanti dubitano che si esporrà tanto: Roma potrebbe rincasare con un premio importante (Gran Premio della Giuria, premio alla regia), aprendo la corsa ai suoi tanti concorrenti. I ben informati poi sostengono che Del Toro non abbia molto amato l'omaggio al cinema italiano del collega, riaprendo le danze. 

Venezia 75
Roma, Cuaron sul set
Roma è il grandissimo favorito alla corsa al Leone d'Oro

Tra i rivali sulla carta più forti ci sono due film popolati di star hollywoodiane: uno è La Favorita di Yorgos Lanthimos, l'altro è The Sister Brothers di Jacques Audiard. Un film in costume deliziosamente ironico e crudele potrebbe finalmente consacrate Lanthimos, il regista greco già amatissimo dai cinefili festivalieri. Audiard a casa ha già un Palma d'Oro e un gran Premio della Giuria da Cannes, ma il celebrato maestro con il suo western potrebbe essere una giusta soluzione di compromesso. Potete leggere più in dettaglio di La Favorita e The Sister Brothers nelle rispettive recensioni dedicate. 

Venezia 75, i dark horses 

In una gara così aperta i film che tallonano i favoriti (i cosidetti cavalli scuri, quelli valenti e capaci di sorprendere sul finale) sono tanti. Qui entrano in gioco anche i gusti dei giurati e si riapre la partita per Suspiria; quello di Guadagnino è un film divisivo, ma Del Toro ha più volte fatto capire di averlo molto amato. 

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Il presidente di giuria potrebbe decidere di favorire l'altro messicano in competizione, il monumentale Nuestro Tiempo, per cui tifa una fetta non indifferente della critica. Se invece la decisione della giuria dovesse essere di stampo politico, rientrebbe in gara un film italiano: What You Gonna Do When the World's on Fire? è un racconto potente sul razzismo negli Stati Uniti. Lo stesso Del Toro con La Forma dell'Acqua ha vinto anche grazie al suo messaggio antitetico rispetto alla politica di Trump. 

Venezia 75
Tom Schilling in Opera senza autore
Opera senza autore potrebbe essere un Leone

Se la decisione dovesse invece premiare un film più "leggero", potrebbe arrivare un'altra consacrazione: quella del regista francese Olivier Assayas, il cui Doubles Vies esce come vincitore tra gli addetti dell'industria, che ne hanno rilevato le ottime vendite. Attenzione anche a Opera Senza Autore, un film tedesco forse più "semplice" rispetto alla media autoriale del Festival, ma che ripercorre con forza e semplicità i momenti oscuri della storia tedesca degli ultimi 60 anni. 

Per scoprire chi vincerà, seguite i nostri aggiornamenti in diretta dal Lido, a partire dalle 19:00 di oggi, sabato 8 settembre 2018.

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