10 curiosità per il Winnie the Pooh Day

Autore: Alice Grisa ,

Il 18 gennaio bambini, genitori e appassionati di tutto il mondo festeggiano il Winnie the Pooh Day, una ricorrenza dedicata all'orsetto protagonista di film, cartoni animati, gadget e storie varie.

La scelta della data è tutt'altro che casuale e coincide con il compleanno di Alexander Milne, che nel 1926 rese Winnie Pooh realtà con un romanzo dedicato alle avventure dell'orsacchiotto-giocattolo. Dopo la morte di Milne, Disney rilevò i diritti di Winnie the Pooh e rese l'orsetto una vera stella con film e cortometraggi, ma anche con un ampio merchandising a lui dedicato.

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Chi è Winnie the Pooh? È un orso di pezza di colore giallo e vestito con una mini T-shirt rossa. L'orsacchiotto vive in una quercia al centro di un simbolico bosco, che in realtà è il giardino della casa dei proprietari di Winnie e degli altri giocattoli suoi amici, dall'asinello Ih-Oh alla tigre Tigro fino al maialino Pimpi e il canguro Kanga, e tanti altri.

Per festeggiare un nuovo compleanno di Winnie the Pooh, vi sveliamo 10 curiosità di cui forse non eravate a conoscenza sul mitico orso.

1- L'origine del nome Winnie the Pooh

Giphy
Winnie the Pooh allo specchio
Winnie the Pooh deve il suo nome a un piccolo orso... e non solo

Winnie the Pooh deve il suo nome all'orsacchiotto del figlio di Milne, Christopher Robin. Il ragazzino aveva ribattezzato "Winnie" il suo peluche dopo aver visto un cucciolo d'orso (con questo nome) allo zoo. Il bambino è la vera fonte di ispirazione di Milne, che ha fatto nascere Winnie the Pooh proprio raccontando le favole al figlio e prendendo ispirazione dai suoi animali di peluche. "Pooh" invece è il nome di un cigno sempre incontrato e intercettato dal piccolo Christopher.

2- La prima casa di Winnie the Pooh era molto chic

Londonist
Una carrozza che riforniva Harrods
La culla chic di Winnie the Pooh

Come riporta Heart, Winnie the Pooh, quello della realtà che ha ispirato le storie di Milne, è un orsacchiotto di pezza che la madre di Christopher aveva regalato al figlio nei primi anni '20. Il giocattolo arrivava da un posto davvero "in": Harrods, i celebri grandi magazzini di Londra considerati tuttora un tempio per lo shopping di lusso e qualità. Ebbene, nonostante abbia passato la sua vita vivendo in una quercia, Winnie the Pooh può contare su una culla di alta classe.

3- La dimora di Winnie the Pooh si basa su un posto reale

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 Winnie the Pooh nel bosco
Il bosco deriva da un posto nel Sussex

Il Bosco dei Cento Acri, dove Winnie the Pooh vive le sue avventure, è ispirato a un luogo che esiste realmente. Si tratta di una casa di campagna acquistata da Milne e la sua famiglia nel Sussex, nella foresta di Ashdown che sorge a sud-est dell'Inghilterra e conta su 2.630 ettari di bosco ricco di pini, betulle e (per rimanere in tema con Winnie the Pooh) querce. La casa fu acquistata nel 1925, e i dintorni naturali furono la vera ispirazione per lo scrittore nell'immaginazione del Bosco dei Cento Acri.

4- La stella di Winnie the Pooh

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Winnie the Pooh conta anche su una stella sull'agognata Walk of Fame hollywoodiana. È stata conferita all'orsetto giallo nel 2006. Altri 14 personaggi di finzione, nel corso del tempo, hanno ricevuto lo stesso onore, tra cui Mickey Mouse, Big Bird (Bibo, l'uccello giallo), Shrek e  Kermit la Rana.

5- La voce di Winnie the Pooh

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Winnie the Pooh parla con gli amici
Winnie the Pooh condivide la voce con lo Stregatto

A donare la voce originale (in lingua inglese) a Winnie the Pooh per le sue apparizioni disneyane fu Sterling Holloway, che doppiò anche altri personaggi, come la cicogna di Dumbo, la puzzola di Bambi, il pitone Kaa ma soprattutto l'indimenticabile Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie. L'avreste mai detto che Winnie the Pooh condivide la stessa voce del mellifluo Stregatto?

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Oggi la voce inglese di Pooh è Jim Cummings, che doppia anche Tigro.

La voce italiana di Winnie the Pooh invece apparteneva in un primo tempo a Oreste Lionello, per poi passare a Marco Bresciani nel 1989.

6- Un orsetto di successo

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Winnie the Pooh mangia
Winnie the Pooh, orso di successo

Winnie the Pooh ha avuto un successo stratosferico, soprattutto sotto l'egida Disney. Come riporta Movie for Kids, l'orso di pezza è dietro solo a Mickey Mouse nella classifica dei personaggi per bambini più venduti, con 5,6 miliardi di dollari l'anno di fatturato. In altre parole, Winnie the Pooh vive in una quercia e mangia miele ma potrebbe essere milionario.

7- Winnie the Pooh il poeta

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Winnie the Pooh accarezzato dalla neve
Winnie the Pooh poeta e animo sensibile

Winnie the Pooh, nei libri di Milne, è nato come poeta e compositore. Si metteva spesso nei pasticci e non sapeva come uscirne, ma aveva un'anima artistica. Il suo passatempo preferito era proprio quello di comporre canzoni, aggiungendo musica e parole, e farle sentire ai suoi inseparabili amici.

8- I problemi di Christopher Robin

20th Century Fox
Una scena di Vi presento Christopher Robin
Il film presento Christopher Robin

Quando (il vero) Christopher Robin cominciò a crescere, con lui aumentò un certo astio nei confronti del padre, che lo aveva inserito senza il suo consenso nelle storie su Winnie the Pooh. Robin non riuscì mai a liberarsi del proprio personaggio di fronte al mondo, ne soffrì e non perdonò al padre di aver svelato alcuni suoi segreti a tutti i lettori. Questa storia è raccontata in Vi Presento Christopher Robin, biopic uscito in Italia il 3 gennaio 2018.

9- I disegni di Winnie the Pooh

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Il disegno di Winnie the Pooh
Quantità record di disegni su Winnie the Pooh

L'orsetto Winnie the Pooh è uno dei personaggi più disegnati della storia: per comporlo, ridisegnarlo e ricomporlo nel corso della storia Disney furono necessari circa 1,2 milioni di matite per realizzare in tutto quasi 100mila disegni.

10- Winnie the Pooh modello per gli italiani

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Winnie the Pooh pensa
Winnie the Pooh e i saggi consigli

Come riporta Curiosità Disney, Winnie the Pooh è stato eletto come "modello di comportamento" dal 39% degli italiani, che fanno riferimento a lui come esempio per muoversi nei contesti di vita quotidiana. A farlo emergere è stata una ricerca, che ha svelato che gli italiani si basano più su Winnie the Pooh che su filosofi come Confucio o Platone. Anche per questo Catherine McCall, creatrice di The Philosophy Foundation, ha tenuto dei seminari incentrati su Winnie the Pooh in quanto "filosofo alternativo".

Buon anniversario, Winnie the Pooh!

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