Zootropolis, le scene eliminate rivelano un segreto davvero triste

Autore: Elisa Giudici ,

Ha segnato uno dei successi più incredibili per Disney in un'annata già piena di soddisfazioni come il 2016. Zootropolis è riuscito a trovare la giusta alchimia tra film per bambini e intrattenimento per adulti, gag divertenti e tematiche importanti. Questo mix vincente però è stato raggiunto dopo numerosi tentativi. 

In questi giorni Disney ha pubblicato alcuni materiali extra che rivelano come avrebbe dovuto essere il film secondo la prima sceneggiatura. Scopriamo così che l'utopia degli animali doveva essere una città ben più oscura in cui la pace è stata raggiunta a caro prezzo.  

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In questa scena eliminata scopriamo un dettaglio centrale nella prima stesura del film: il collare per predatori.

Durante le loro indagini, Judy e Nick finiscono per nascondersi sotto il carrello dei dolci a una festa di compleanno di un piccolo orso. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni: invitati, canzoni, palloncini. Il padre del piccolo però non sembra molto felice quando gli consegna il suo regalo. Essendo diventato un orsetto, il piccolo dovrà indossare il collare per predatori, che aiuta a mantenere la pace in città. 
Il piccolo orso è contento perché lo ritiene un segno importante del suo diventare adulto. Appena lo indossa e abbraccia il papà però scopre la terribile verità che riguarda l'oggetto: ogni volta che un predatore è troppo emozionato (questo vale per tutte le emozioni, positive o negative che siano), il collare rilascia una scossa elettrica per calmarlo e difendere gli erbivori. 

In questo secondo video parte del team creativo di Zootropolis racconta perché sono state eliminate alcune scene già in fase avanzata di lavorazione, come appunto quella della festa di compleanno del piccolo orsetto. Durante i primi screen-test questa misura coercitiva per i predatori era il dettaglio di cui parlavano tutti gli spettatori, che subivano un vero e proprio shock di fronte a questa violenza e non parlavano d'altro, dichiarandosi molto tristi e depressi per i poveri carnivori. 

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Anche nel team di animatori e disegnatori c'era grande amarezza per essere costretti a disegnare tanta sofferenza per gli animali potenzialmente più aggressivi. Alla fine, nonostante il film fosse già in stato avanzato di realizzazione, si è deciso di tentare di eliminare l'odiato collare, focalizzandosi sull'espressività del disegno e sulle potenzialità dell'animazione per veicolare lo stesso messaggio, dando al film un tono meno drammatico. 

A giudicare dagli incassi, il pubblico ha molto apprezzato questa decisione. 

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