Deadpool: i migliori fumetti del Mercenario Chiacchierone

Autore: Manuel Enrico ,

Quale fumetto o volume acquistare per iniziare la lettura? Dove trovo le origini? Quali sono le storie imprescindibili? Se si parla di X-Men, Spider-Man o altri nomi celebre di un pantheon supereroico come quello di Marverl Comics, rispondere a queste domande è decisamente complesso. Sessant’anni di storie non rendono semplice identificare le migliori storie in una decennale vita editoriale, ma se ci si focalizza su eroi più recenti, indicare quale siano le migliori avventure di un personaggio si rivela più semplice. Anche quando si parla di un anti-eroe fuori di testa come Deadpool, il Mercenario Chiacchierone che dai primi anni ’90 porta delirio, bossoli e umorismo nel Marvel Universe.

Sboccato, irriverente, scatenato e sempre al centro di storie surreali, Deadpool è un figlio della Dark Age dei comics, periodo in cui gli eroi lasciavano spazio a una diversa visione dei character supereroici. Pensato come una sorta di parodia dello stesso concetto di supereroe, Deadpool è stato capace di far appassionare i lettori grazie alla sua tipica rottura della quarta parte, ereditata da She-Hulk e resa vera e propria firma della personalità del Mercenario Chiacchierone.

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Contrariamente ad altri personaggi della Casa delle Idee, essendo nata in tempi relativamente recenti Deadpool non ha una grande stoia editoriale, tuttavia è stato protagonista di capitoli importanti della continuity della Casa delle Idee.

ORIGINI

Il mito di Deadpool è da sempre legato al mondo mutante, nonostante Wade Wilson non sia considerato tale dagli X-Men, che in più occasioni, compreso il recente ciclo hickmaniano, non hanno mancato di ribadire questa estraneità di Deadpol rispetto ai pupilli di Xavier.

Dietro la nascita di Deadpool si nasconde uno dei nomi più amati (e discussi) del mondo dei comics del periodo anni ’90: Rob Liefeld. Il maestro delle anatomie esagerate e irrealistiche, infatti, è co-creatore del Mercenario Chiacchierone assieme allo scrittore Fabien Nicieza.

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Liefeld era intenzionato a creare un proprio personaggio, e nel creare il suo eroe si ricordò della sua passione per i Vendicatori, soprattutto per le armi utilizzate da questi eroi. Che si trattasse dello scudo di Capitan America o del martello di Thor, per Liefeld un supereroe doveva avere un’arma che lo identificasse. Ma prima di creare il suo nuovo personaggio, Liefeld avrebbe voluto lavorare su personaggi molto amati della Casa delle Idee: Spider-Man e Wolverine. In particolare, Wolverine era un’ossessione per Liefeld. Cable e Deadpool, nelle intenzioni di Liefeld, dovevano in qualche modo intrecciare la loro storia con quella dell’artigliato canadese.

Deadpool diventa canadese (come Wolverine), è un ex militare (come Wolverine) e sceglie di entrare nel progetto Arma X quando viene radiato dall’esercito. Ed è proprio Arma X a dotarlo del suo fattore rigenerante artificiale, proprio partendo dal potere di Wolverine, come visto nella storia Arma X. Ad ispirare Liefeld, però, fu anche un ricordo della sua infanzia: i G.I. Joe. L’agilità del personaggio, l’uso delle due katane e la sua esperienza nel combattimento corpo a corpo, in effetti, ricordano non poco il personaggio dei G.I. Joe.

Nel creare Deadpool, Liefeld si è quindi ispirato a ricordi della sua infanzia, a personaggi noti e alla voglia di raccontare un protagonista completamente fuori dalle righe. Da disegnatore, Liefeld realizzò il concept visivo di Deadpool e scelse il suo nome, ma la sua personalità e le sue piccole peculiarità furono create da Fabian Nicieza.

La prima apparizione di Deadpool risale al febbraio 1991, quando la sua strada incrocia quella dei Nuovi Mutanti, la prima X-squadra mutante dopo gli X-Men, in New Mutants #98/#99, L’Inizio della Fine (The Beginning of the End). In questo arco narrativo vengono svelate le origini di Deadpool, ma sono presentati anche due personaggi che avranno una grande importanza nel futuro del Mercenario Chiacchierone, Cable e Domino.  

RUN

Deadpool

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Spider-Man/Deadpool Omnibus

Spider-Man/Deadpool Omnibus

La moderna visione di Deadpool paga pegno a una serie in cui il Mercenario Chiacchierone viene reso al meglio della sua istrionica personalità da un duo artistico d’eccezione, Joe Kelly e Ed McGuinness. Già in precedenza all’opera su Deadpool, Kelly aveva il merito di avere anche lavorato su una run degli X-Men, avendo quindi una profonda conoscenza del mondo mutante, che ha modo di apparire in questa run del 2015.

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L’aspetto più avvincente di questo ciclo narrativo è il rapporto che viene intessuto con Spider-Man. Altro personaggio noto per il suo umorismo mai domo, Parker si trova a dover gestire una figura ancora più pungente e loquace di sé. Kelly e McGuinness non si limitano a mettere in scena situazioni paradossali che risolvono con trovate paradossali, ma non mancano di introdurre elementi di rottura, come un ingaggio per Deadpool finalizzato all’uccisione di Spider-Man, o una scriteriata organizzazione che unendo i loro codici genetici crea la loro figlia, Itsy-Bitsy.

Ed McGuinness è considerato un artista superlativo, quindi vederlo dar sfogo sia su Spider-Man che su Deadpool è particolarmente soddisfacente. La sua capacità di passare dall’umorismo al dramma è senza pari. Un credito speciale anche per il design contorto di Itsy-Bitsy, che è molto più terrificante di quanto dovrebbe essere legittimamente.

Diversi scrittori hanno avuto successo nello scrivere Deadpool, ma Joe Kelly è ancora oggi uno dei più amati dai fan del Mercenario Chiacchierone. Giochi di parole frequenti e pungenti, sempre in linea con le personalità di Spidey e Wade, senza che si perda la loro identità. Nonostante il forte slancio comedy, Kelly porta la serie in diverse direzioni interessanti, tra cui Spider-Man che ha un incontro con Mephisto che potrebbe o potrebbe non richiamare l'ultimo controverso incontro della coppia. Ma i momenti salienti principali sono gli scontri con Itsy-Bitsy, che fa emergere un lato più oscuro di Spider-Man, raramente messo in evidenza in altre storie, ma che diventa centrale nel rapporto tra i due, quando Deadpool si prefigge di impedire che l’ammirato Spidey possa intraprendere un percorso senza ritorno, dando alla serie parentesi di sorprendente profondità.

Cable & Deadpool

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DEADPOOL & CABLE OMNIBUS

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In attesa di venire pienamente delineato come personaggio autonomo, Deadpool si è spesso accompagnato ad altri eroi della Casa delle Idee. Compagno di scorribande per eccellenza di Wade è stato Cable, altro personaggio partorito da Rob Liefeld, che ancora oggi è spesso coinvolto nelle spericolate imprese di Deadpool.

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Fabian Niceza, co-creatore di Deadpool, nel 2004, assieme a Reilly Brown,  prende in carico la gestione della serie che unisce il Mercenario Chiacchierone al guerriero mutante venuto dal passato, dando vita a una meccanica narrativa da buddy movie perfetta. La serietà di Cable viene contrastata dalla delirante ironia di Deadpool, dando vita a una serie di una cinquantina di numeri che ha caratterizzato in modo impeccabile la personalità dei due personaggi.

L’accoppiata Niceza-Brown ha contribuito a creare la versione più nota di Deadpool, che è stata presa come ispirazione tanto per il mondo dei videogiochi, quanto per il cinema. Il secondo film del Mercenario Chicacchierone, Deadpool 2, si basa infatti su Frazione di secondo (Split Second),  storia parte di questa run, che, in pieno stile Deadpool, ironizzava su Ritorno al futuro.

EVENTO

Deadpool: Il buono, il brutto e il cattivo

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l buono, il brutto e il cattivo. Deadpool

l buono, il brutto e il cattivo. Deadpool

Titolo che omaggia in modo evidente il celebre western di Sergio Leone, Deadpool: Il buono, il brutto e il cattivo mostra nuovamente Wade coinvolto in una storia corale, come all’inizio della sua carriera editoriale, ma che si riconnette in modo particolare al suo passato. Deadpool ha ottenuto i suoi poteri tramite gli esperimenti del progetto Arma X, lo stesso che aveva consentito di creare Wolverine (Arma X) e che, in tempi relativamente recenti, era stato riallacciato anche al Progetto Rinascita con cui Steve Rogers era divenuto Captain America (considerato Arma I).

Brian Pohsen prende questo elemento della continuity marveliana per creare una storia in cui i tre principali risultati di questo progetto. Dopo aver scoperto che gli esperimenti effettuati su di lui sono stati replicati per creare degli ibridi mutanti con le capacità dei tre eroi, Deadpool decide di intervenire per scoprire la verità, accompagnato da Cap e Logan.

GEMMA DEL PASSATO

I peccati del passato (Deadpool: Sins of the Past)

Dopo il suo esordio, Deadpool diventa un personaggio ricorrente di una delle testate mutanti più vivici, X-Force, in cui vengono man mano fatti emergere i suoi tratti più iconici. Solo nel 1994 si decide di dare maggior visibilità al Mercenario Chiacchierone, con un ciclo di miniserie in cui Wade Wilson diventa il protagonista assoluto. La prima, The Circle Chase, di Nicieza e Madureria, ha il merito di avere lasciato intravedere il volto sfigurato di Wade, ma solo nella miniserie successiva abbiamo modo di vedere pienamente il viso di Wade.

Con Peccati del Passato (Deadpool: Sins of the Past), Mark Waid e Ian Churchill hanno modo, infatti, di ritrarre per la prima volta in modo perfettamente visibile il volto del personaggio. Deadpool si allea con Theresa Cassidy, la figlia di Sean ‘Banshee’ Cassidy nota come Siryn, per contrastare i piani del villain Black Tom Cassidy. Durante la missione, Deadpool si innamora di Siryn, un sentimento che viene sfruttato da Waid per mostrare un inatteso lato umano di Wade, che sceglie di mostrare il suo volto sfigurato a Siryn, in una scena dalla forte emotività che evidenzia l’inattesa sensibilità del Mercenario Chiacchierone.

I peccato del passato rimane una delle storie più identificative di Deadpool, non solo perché compare uno dei primi amori di Deadpool, ma perché viene mostrata una sua vena difficilmente valorizzata in opere seguente

GEMMA DEL PRESENTE

Deadpool uccide l’universo Marvel

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Deadpool uccide l'universo Marvel

Deadpool uccide l'universo Marvel

Quando Cullen Bunn, autore noto per la sua produzione ricca di tematiche horror, ha la possibilità di lavorare sul Mercenario Chiacchierone, decide di puntare in alto e intessere una storia dal tono sanguinario in cui Wade diventa l’angelo della morte del pantheon marveliano. Alla base di Deadpool uccide l’universo Marvel c’è la volontà di celebrare la più totale follia del personaggio, rendendolo completamente diverso da quanto conosciuto in passato.

Dove prima la sua ironia era un tratto irriverente, ora assume una connotazione perfida e sadica, che consente di mostrare anche una versione più spiazzante della tradizionale rottura della quarta parete, che non si limita alla nota chiacchierata con le voci nella testa, ma coinvolge anche lettori e sceneggiatori.

IL WHAT IF

L’incredibile GwenPool

Il multiverso poteva accontentarsi di un solo Deadpool? Ovviamente no, e infatti il Mercenario Chiacchierone ha avuto delle versioni alternative in linea con la sua eclettica personalità. Dalla versione zombie, protagonista in seguito di una parentesi paradossale in cui la sola testa è compagna di viaggio del ‘nostro’ Deadpool, a una delle versioni più amate: Gwenpool.

Gwendolyn Poole, comunemente nota come Gwen è una ragazza proveniente dal mondo reale, appassionata di fumetti. Per sfuggire alla monotonia della sua vita da disoccupata, avendo abbandonato la scuola superiore, si ritrova nel mondo Marvel. Per evitare di essere relegata a un semplice personaggio di sfondo, decide di rivolgersi a una sarta specializzata in costumi per supereroi. Tuttavia, a causa di un malinteso sul nome riportato sul modulo, la sarta crede che il soprannome di Gwen sia Gwenpool e le confeziona un costume simile a quello di Deadpool. Successivamente, nel tentativo di tornare alla sua realtà originale, Gwen acquisisce la capacità di manipolare i confini della quarta parete e viaggiare nel tempo.

Nel giugno del 2015, come conseguenza della popolarità di Spider-Gwen, tutte le testate Marvel ospitarono versioni variant dei propri personaggi a tema Gwen. Per Deadpool’ Secret Wars, Chris Bachalo realizzò una di queste variant, che ottenne un grande successo, diventando prima un’ispirazione per il mondo cosplay e poi, considerato il suo impatto, convinse Marvel Comics a realizzare una serie dedicate a questa variante di Deadpool. Incaricato Christopher Hasting di creare una storia dedicato a questo personaggio, Gwenpool esordisce prima all’interno di Howard the Duck, e infine ottiene un proprio one-shot, Gwenpool Special #1. La principale intuizione di Hastings è stata quelle di rendere Gwenpool di essere consapevole della quarta parte, giocando sulle sue origini e la sua conoscenza del mondo dei comics, le cui regole vengono piegate da Gwenpool per simulare all’occorrenza alcune particolarità simili ai poteri di altri personaggi. 

Villain

Ajax

Marvel Comics
Ajax

Avere a che fare con Deadpool potrebbe trasformare chiunque in un villain, ma rimanendo legati alla continuity del Mercenario Chiacchierone sono presenti diversi personaggi che sono divenute delle vere nemesi per Wade Wilson. T-Ray, Taskmasters, Bullseye e molti altri 'cattivi' del Marvel Universe sono stati delle spine nel fianco per il mercenario, ma una figura in particolare è divenuto centrale nella storia di Deadpool: Ajax. Creato da Joe Kelly durante la sua gestione di Deadpool, Ajax è diventato una nemesi per il Mercenario Chiacchierone, diventando anche il villain del primo film di Deadpool.

All'anagrafe Francis Freeman, Ajax era parte dell'Hospice in cui veniva rinchiusi gli esperimenti falliti del progetto Arma X.  In questa struttura il dottor Killebrew utilizzava questi sfortunati per sperimentazioni scriteriate, con Ajax come aiutante e prima cavia. Dopo che lo scienziato gli aveva rimosso i nervi per eliminare il senso del dolore, Ajax si sottopose a procedure che lo dotarono di una forza sovrumana, mentre tramite innesti tecnologici ottenne super-velocità e agilità innaturali. 

Ajax e Wade Wilson condivisero del tempo assieme nell'Hospice, dove un già sarcastico Wade prendeva di punta Francis, che ottenuto il permesso da Killebrew, tentò di uccidere Wade strappandogli il cuore, mossa che scatenò il potere rigenerante di Wade. 

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