Deadpool: il Mercenario Chiacchierone dal cuore d'oro

Deadpool: come il moribondo Wade Wilson divenne il Mercenario Chiacchierone dei fumetti Marvel Comics, tra bossoli, battute e paradossi

Autore: Manuel Enrico ,

Sboccato, irriverente ed esagerato. Ma anche sorprendentemente eroico, empatico e pronto a cacciarsi in situazioni paradossali per un mai troppo chiarito senso dell’onore. Si potrebbe racchiudere in queste parole la personalità di Wade Wilson, mercenario in forze a Marvel Comics che si è ritagliato uno spazio nel cuore dei Veri Credenti con il suo nome di battaglia: Deadpool.

Inarrestabile, acrobatico e armato fino ai denti. Ma soprattutto, incapace di resistere alla tentazione della battura bruciante ad ogni costo. Inconfondibile nella sua divisa rossa e nera, si aggira per il Marvel Universe, tra una missione con i mutanti, un salvataggio del mondo con Cable e arrivando ad essere nientemeno che il re dei mostri. Solo un personaggio fuori dalle righe come Deadpool poteva riuscire a realizzare tutto questo, portando la sua pazzia all’interno dei fumetti mutanti (e non solo) della Casa delle Idee.

Sembra incredibile che in un contesto spesso tragico e votato ad una serietà adamantina sia arrivato un antieroe del calibro di Deadpool. Eppure, a consentire questa presenza atipica nell’X-Universe sono stati gli anni ’90, periodo in cui ci si apriva a nuove idee e si era pronti a scardinare le vecchie regole del mondo dei fumetti.

Le origini di Deapool

Ma come è possibile che all’interno di un universo narrativo di eroi ben definiti abbia trovato spazio anche un outsider come Deadpool? Da eroi come Spider-Man che incarnano la perfezione dei mantra supereroici della Casa delle Idee si è arrivati al Mercenario Chiacchierone, un’evoluzione stupefacente, figlia di un’era particolare dei comics: la Dark Age del comics supereroistico. 

Periodo incredibile, a cavallo tra fine anni 80 e primi anni 90, in cui agli autori di fumetti, complice un clima di rottura con il tradizionale duopolio di Marvel e DC Comics, inizarono ad abbattere alcune barriere rigide, dando vita a personaggi che si discostano non poco dal classico ruolo dell’eroe. Maggior violenza, sia narrativa che grafica, un uso del linguaggio più libero ed un umorismo venato di sfumature fino ad allora impensabili erano improvvisamente consentiti, diventavano anzi il simbolo di una rivoluzione fumettistica. 

E in un terreno creativo come questo, era destino che comparisse il Mercenario Chiacchierone, Deadpool. La sua prima apparizione risale al febbraio 1991, quando la sua strada incrocia quella dei Nuovi Mutanti, la prima X-squadra mutante dopo gli X-Men, in New Mutants #98. Un esordio che lo presenta inizialmente come un villain, visto che il suo incarico è di attaccare la squadra mutante guidata da Cable.

Questo debutto chiarisce subito come ci si trovi dinnanzi ad un personaggio figlio del suo tempo, capace di andare oltre il concetto di eroe e sposando la visione di un character libero, folle, ma dotato di una personalità stratificata che nasconde una moralità estremamente personale ma tutt’altro che discutibile.

Non poteva essere diversamente, considerato che dietro la nascita di Deadpool si nasconde uno dei nomi più amati (e discussi) del mondo dei comics del periodo anni ’90: Rob Liefeld. Il maestro delle anatomie esagerate e irrealistiche, infatti, è co-creatore del Mercenario Chiacchierone assieme allo scrittore Fabien Nicieza.

Liefeld era intenzionato a creare un proprio personaggio, e nel creare il suo eroe si ricordò della sua passione per i Vendicatori, soprattutto per le armi utilizzate da questi eroi. Che si trattasse dello scudo di Capitan America o del martello di Thor, per Liefeld un supereroe doveva avere un’arma che lo identificasse. Ma prima di creare il suo nuovo personaggio, Liefeld avrebbe voluto lavorare su personaggi molto amati della Casa delle Idee: Spider-Man e Wolverine.

Wolverine e Spider-Man era due personaggi con cui ero sempre in competizione. Non potevo averli, non avevo accesso a loro. Dovevo creare i miei Spider-Man e Wolverine, ed è ciò che sono alla fine Cable e Deadpool, il mio Spider-Man e il mio Wolverine

In particolare, Wolverine era un’ossessione per Liefeld. Cable e Deadpool, nelle intenzioni di Liefeld, dovevano in qualche modo intrecciare la loro storia con quella dell’artigliato canadese.

Wolverine era il mio eroe. Se trovavo il modo di ricollegare qualcosa a Wolverine, per me era una vittoria

Detto fatto. Deadpool diventa canadese (come Wolverine), è un ex militare (come Wolverine) e sceglie di entrare nel progetto Arma X quando viene radiato dall’esercito. Ed è proprio Arma X a dotarlo del suo fattore rigenerante artificiale, proprio partendo dal potere di Wolverine, come visto nella storia Weapon X.

Ad ispirare Liefeld, però, fu anche un ricordo della sua infanzia: i G.I. Joe.

I G.I. Joe furono la prima ossessione, li avevo tutti, erano i miei giochi preferiti. Il mondo dei G.I.Joe era un universo ricco di personaggi a cui ho sempre aspirato di partecipare. Snake Eye è stata un’influenza profonda nella mia creazione di Deadpool

L’agilità del personaggio, l’uso delle due katane e la sua esperienza nel combattimento corpo a corpo, in effetti, ricordano non poco il personaggio dei G.I. Joe.

Nel creare Deadpool, Liefeld si è quindi ispirato a ricordi della sua infanzia, a personaggi noti e alla voglia di raccontare un protagonista completamente fuori dalle righe. Da disegnatore, Liefeld realizzò il concept visivo di Deadpool e scelse il suo nome, ma la sua personalità e le sue piccole peculiarità furono create da Fabian Nicieza.

A guidare i due autori nel dare vita alla personalità di Dedapool fu anche il mutamento percepito in un altro personaggio storico della Casa delle Idee, come spiegò lo stesso Liefeld:

Lo Spider-Man degli anni ’90 era un tizio sposato e depresso. Quello con cui sono cresciuto si prendeva gioco di te o ti colpiva in faccia facendo battutine, ed era questo che volevo realizzare con Deadpool

Cosa vuol dire il nome Deadpool?

Non è un mistero che tra i fumetti preferiti di Liefeld ci fosse anche la collana DC Comics Teen Titans. Serie a fumetti dedicata alle giovani sidekicks dei principali eroi della DC, in cui compare un villain mercenario, esperto combattente e che utilizza una katana, Deathstroke.

Quando Nicieza vide la proposta di Liefeld, la sua prima sensazione fu che il disegnatore si fosse fatto ispirare pesantemente dalla figura del killer della Distinta Concorrenza, al punto che, vuole la leggenda, abbia deciso di continuare questa sorta di gioco dando al personaggio il nome di Wade Wilson, che ricorda non poco Slade Wilson, la vera identità di Deathstroke.

Questo passaggio ha per anni alimentato la leggenda che Deadpool fosse una parodia di Deathstroke, compreso il suo nome da eroe. Tralasciando il fatto che Deadpool e Deathstroke condividono solo la professione, i due personaggi sono diametralmente opposti. Dove Deathstroke è serio e pianificatore, Deadpool è invece irriverente ed impulsivo, al punto che persino il suo nome è frutto di una peculiare ironia.

Durante la sua permanenza nel progetto Arma X, Wade era sottoposto ad ogni genere di esperimento.

Gli scienziati che si occupavano dei test avevano la consuetudine di scommettere su quale cavia sarebbe sopravvissuta alle loro sperimentazioni. Unico a uscire vivo da questi esperimenti brutali, Wade si sente come il vincitore come il vincitore di una lotteria, una lotteria della morte.

Per ricordare questo capitolo della sua vita, Wilson decide quindi di chiamarsi Deathpool, dall’inglese death (morte) e pool (che nel gergo inglese indica le scommesse).

Chi è Deadpool

Nonostante il successo a ci è giunto grazie alla sua presenza in prodotti derivati dai fumetti Marvel, come videogiochi e serie animate, non è stata fatta molta luce sul passato di Deadpool e i suoi trascorsi. 

La storia del personaggio è stata presentata come vaga e soggetta a cambiamenti, e all'interno della narrazione, non è in grado di ricordare la sua storia personale a causa di una condizione mentale, seguendo l'esempio di quanto fatto in passato con Wolverine.

Anche se è universalmente noto che il suo vero nome sia Wade Wilson, anche questa informazione è oggetto di speculazione, dato che uno dei suoi nemesi, T-Ray, sostiene in Deadpool #33 di essere il vero Wade Wilson e che Deadpool è un assassino spietato che ha rubato la sua identità. Ci sono state altre storie dubbie sulla sua storia, come un momento in cui il Dio dell'Inganno,Loki, ha dichiarato di essere suo padre. Spesso, le rivelazioni vengono successivamente retconate o del tutto ignorate, e in un numero, Deadpool stesso scherzava sul fatto che se fosse davvero Wade Wilson dipende da quale scrittore preferisca il lettore.

I poteri di Deadpool

Il fascino di Deadpool è l’esser un personaggio che crea con i lettori un’empatia unica, basata sostanzialmente sul fatto che Deadpool è un figlio degli anni ’90 come lo sono i suoi lettori. Dopo una prima serie di storie come guest star di altri celebri personaggi Marvel (X-force, Spider-Man, Daredevi) in cui i suoi tratti tipici non erano stati ancora definiti, il personaggio ottenne nel 1997 la sua prima serie titolare, che venne affidata al duo Joe Kelly (sceneggiatore) e Ed McGuinnes (disegni). Ed è sotto la loro gestione che Deadpool assume le caratteristiche che oggi ammiriamo del personaggio.

I n questa fase, infatti, compaiono le due storiche spalle, Blind Al e l’amico Weasel, ma soprattutto con Kelly viene introdotta una delle caratteristiche base del personaggio: il frantumare la quarta barriera.

A causa dei duri esperimenti subiti, oltre al fattore rigenerante Deadpool ha ottenuto da Arma X anche una piscosi che rasenta la follia, che lo porta a sentire voci nella testa e che Kelly utilizza come escamotage per spingere il personaggio, all’improvviso, a rivolgersi direttamente al lettore, con battute inserite anche all’interno di momenti solitamente drammatici, creando un tono narrativo assurdamente comico e travolgente. Una scelta che Kelly rivendicò con estrema semplicità, svelando anche il motivo di questa incredibile libertà

Con Deadpool, potevamo fare tutto ciò che volevamo perché tanto pensavamo che la serie sarebbe stata cancellata ogni cinque secondi, quindi nessuno faceva attenzione a noi. E siamo riusciti a passarla liscia

Nonostante Kelly abbia introdotto la rottura della quarta parete nel fumetto, chi utilizzò al meglio questo dettaglio di Deadpool fu il suo successore, Christopher Priest, che decise di rendere Wade a tratti demenziale, utilizzando questo espediente narrativo per dare vita ad una serie di gag assurde che hanno pesantemente caratterizzato il futuro del personaggio.

Rimane però merito di Kelly l’avere reso Deadpool un antieroe che fa della parodia di classici action e dell’essere anticonformista un marchio di fabbrica. Una tendenza che porta anche i lettori ad interrogarsi sulla sessualità del personaggio, mai definitivamente chiarita sino a quando, nel 2013, viene ufficialmente dichiarato che Deadpool è pansessuale dallo scrittore Gerry Duggan.

La sessualità di Deadpool non era stata concordata nella genesi del personaggio, ma interrogato sulla faccenda Fabian Nicieza non ebbe dubbi

L’inclinazione sessuale di Deadpool è quella che il suo cervello stabilisce in quel preciso momento. Non per essere sbrigativo, ma i lettori vogliono sempre rendere il personaggio proprio anche se questo a volte può portare ad escludere quello che il personaggio può significare per altri personaggi. Ho dovuto schivare le domande sulla sessualtià di Deadpool per anni, è abbastanza stancante. È nessun sesso e tutti i sessi, è vostro e di chiunque altro. Non è chiuso, ma è la perfetta incarnazione dell’inclusività

A ben vedere, il successo di Deadpool è basato proprio sul suo essere un personaggio sui generis che ha saputo creare un rapporto unico con i lettori, andando oltre i limiti del medium fumetto e rivolgendosi, letteralmente, ai propri appassionati. Che si tratti di battute o di citazioni a simboli della pop culture, questo dialogo personaggio-lettore è una delle chiavi del successo del personaggio, che, ironicamente, gli ha consentito di essere soggetto di una delle migliori trasposizioni cinematografiche di un fumetto.

I due film di Deadpool con protagonista Ryan Reynolds, infatti, hanno perfettamente riprodotto lo spirito irriverente del personaggio, che cogliendo l’anima autentica di Wade hanno portato ad ironizzare a tutto tondo sul contesto cinematografico dei mutanti e anche sulla fallimentare prova di Reynolds come Lanterna Verde. Ma con un personaggio come Deadpool non poteva esser diversamente.

I poteri di Deapool

Compare per la prima volta in un numero de I Nuovi Mutanti. Milita una X-Squadra, X-Force, e spesso incrocia la strada degli X-Men. Ha poteri che abbiamo visto spesso posseduti da mutanti. Deadpool quindi è mutante? Sorprendentemente, no!

Il potere rigenerante di Wade, infatti, è frutto degli esperimenti del Dipartimento K, un ramo deviato del programma Arma X. 

Wade accettò di sottoporsi agli esperimenti del Dipartimento K in quanto erano l’unica possibilità che gli rimaneva per guarire da un cancro incurabile. E come curarlo al meglio, se non infondere nel suo organismo il gene mutante di Wolverine responsabile dell’incredibile rigenerazione dell’artigliato canadese?

Nonostante questa particolare origine del suo fattore rigenerante, Wade continua a definirsi un mutante, anche se in più di un’occasione gli X-Men gli hanno fatto notare che, a tutti gli effetti, non è veramente un Homo Superior. I mutanti infatti sono solo coloro che hanno ottenuto i propri poteri naturalmente, venendo al mondo con il gene X all’interno del proprio DNA.

Il corpo di Wade, in seguito agli esperienti del Dipartimento K, è stato talmente maltratto che il suo fattore rigenerante è costantemente impegnato a curarlo. Uno sforzo che viene esteso anche alla sua psiche, che è evidentemente stata profondamente segnata da questa esperienza traumatica.

Motivo per cui, la mente del Mercenario Chiacchierone è soggetta ad un perpetuo processo di guarigione, che la rende iperattiva e, come ben sappiamo, instabile. Grazie a questa particolarità, Deadpool ha una psiche talmente frammentata e dinamica che la sua mente è immune alla telepatia.

Deadpool e Spider-Man: la strana coppia

Nel mondo Marvel la strana coppia Spider-Man e Deadpool è un vero spasso. Mentre Deadpool sembra intenzionato a conquistare il cuore dell’Arrampicamuri, il buon Parker si sottrae a questo esilarante corteggiamento, dando vita a incredibili siparietti. Eppure, i due, a sopresa, hanno una figlia! 

Itsy Bitsy è il risultato di un folle esperimento di Paziente Zero, un villain che intenzionato a sconfiggere i due eroi ha sottoposto una volontaria a un esperimento con cui le sono state iniettati i geni di Spidey e di Deadpool. Il risultato è una donna dalle fattezze ragnesche, dotata di sei braccia e del pungente umorismo di Wade Wilson, che dopo avere ucciso il suo creatore ha deciso di voler le orme dei suoi padri e combattere il crimine. Le sue tendenze omicide, però hanno spinto Spider-Man e Deadpool a disintegrare questa inquietante progenie.

Venom è da sempre uno dei nemici storici di Spider-Man. Inizialmente costume di Parker dopo gli eventi su Battleword, il simbionte è in seguito divenuto una delle nemesi dell’Arrampicamuri, dando vita ad una rivalità che si è protratta per anni.

Se la versione ufficiale della continuity marvelliana vuole che sia stato Parker il primo simbionte del parassita alieno, nella storia Deadpool’s Secret Secret Wars sembra che sia stato proprio Wade Wilson il primo a trovare il simbionte e utilizzarlo come costume.

Dopo avere provato alcune combinazioni per una nuova tuta, Deadpool ha sentito che il simbionte cercava di sondare la sua mente, cosa che lo ha portato a respingere la simbiosi, con il dubbio se questo breve contatto con la sua psiche ‘particolare’ potesse avere lasciato conseguenze sul simbionte.

Uscendo dal laboratorio, Deadpoll incrocia Spidey e gli indica dove trovare un incredibile macchinario per creare costumi.

Questa storia, come spesso accade per le avventure di Deadpool, non è stata canonizzata, e quindi non rientra nella storia ufficiale di Venom, ma sarebbe curioso scoprire che la follia di una delle storiche nemesi di Spider-Man sia frutto dell’ennesima bravata di Deadpool.

Deadpool: chimichanga mon amour

Tutti conoscono l’esclamazione preferita di Deadpool. No, non è boobies (anche se Wade non disdegna), ma chimichanga. Visto la frequenza con cui il killer dalla battuta pronta nomina il piatto messicano verrebbe da pensare che ne vada matto, ma in realtà non apprezza per niente questa pietanza. Ad esempio, in Cable and Deadpool #13 ripete per parecchio ‘chimichanga’ ed infine ordina…enchiladas.

Come mai allora questa esclamazione tipica? Colpa del Saturday Night Live, almeno secondo quanto racconta Fabian Nicieza, co creatore del personaggio. L’origine dell’esclamazione sarebbe la conseguenza di un gioco tra Nicieza e Mark Gruenwald, che imitavano uno sketch del Saturady Night Live visto negli anni ’90 dove degli attori si dicevano parole spagnole a caso solo per ridere l’uno dell’altro.

Deadpool da Guinness!

C’è da stupirsi nello scoprire che un fumetto di Deadpool ha stabilito un Guinness World Record? Considerato il personaggio, tutto sommato è anche accettabile. E giusto per rendere l’evento ancora più incredibile, è avvenuto durante la celebrazione del suo matrimonio.

La copertina di Deadpool Vol. 2 #27, infatti, realizzata da Scott Koblish e Val Staples, ritrae il momento clou del matrimonio di Deadpool, ritraendo ben 332 personaggi. Secondo i giudici del Guinness World Record, ben 224 di questi sono facilmente riconoscibili, ritenendoli sufficienti per conferire a questa tavola tutti i paramenti per esser considerata un Guinness World Record.

Riconoscimento contestato da alcuni esperti di fumetto, che vedono invece come meritevole del premio Gi.I. Joe America’s Elite, che in un numero avrebbe messo in mostra ben 236 personaggi, senza usare animali come invece fatto dagli autori della copertina di Deadpool

Deadpool nel Marvel Cinematic Universe

L'arrivo al cinema di Deadpool è stato uno dei più travagliati. Inizialmente presentato in Wolverine: Le Origini, interpretato da Ryan Reynolds, Deadpool era ritratto come Wade Wilson, un mercenario chiacchierone compagno di squadra di Wolverine durante le sue missioni come parte di un gruppo segreto di agenti governativi, utilizzati per compiere missioni black ops. 

Allo scioglimento di questa squadra, Wade Wilson divenne oggetto di esperimenti da parte di William Stiker, che lo utilizzò come cavia per creare un mutante in grado di sfoggiare poteri rubati ad altri portatori del gene X, come i raggi ottici di Scott Summers o la rigenerazione di Wolverine. Nel finale del film, veniva ucciso dallo stresso Wolverine, prima che Strikes gli sparasse alla testa, causandogli l'amnesia che caratterizza il personaggio. 

Questo esordio venne aspramente criticato, come il resto della pellicola. Giocando su questo aspetto, Reynolds decise di sfruttare queste critiche, ulteriormente ingigantite dalle polemiche sulla sua recitazione come Hal Jordan in Green Lantern , per dare voce alla possibilità di tornare a interpretare il ruolo. Una scelta che ha portato alla realizzazione di due nuove pellicole del Mercenario Chiacchierone, Deadpool e Deadpool 2, in cui Wade Wilson taglia con il passato, che viene anzi ridicolizzato sfruttando la nota rottura della quarta parete tipica del personaggio. 

I due film sono ambientati nello stesso universo della saga cinematografica degli X-Men, che hanno anche fatto un cameo all'interno dei due film. Con l'acquisizione di 20th Century Fox, il destino di Deadpool era stato messo in dubbio, almeno sino a quando, sfruttando la presenza del mutliverso, è stato consentito anche a Deadpool di entrare a far parte del Marvel Cinematic Universe. 

Con Deadpool & Wolverine, infatti, Ryan Reynolds ha l'occasione di indossare nuovamente il costume del Mercenario Chiacchierone, affiancato da Hugh Jackman che torna nei panni dell'artigliato mutante canadese. Dopo l'annuncio della presenza dei mutanti nel Marvel Cinematic Universe e la presenza di Hank 'Bestia' McCoy nella scena post-credit di The Marvels, Deadpool & Wolverine sarà il primo film del franchise con protagonisi i mutanti. 

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