Reality (fake) formato serie. È quanto promette #blackAF, il nuovo show ideato da Kenya Barris, già autore di Black-ish, in arrivo su Netflix a partire dal 17 aprile 2020. In sostanza, un grande fratello da ridere che mostra la vita di tutti i giorni di una fittizia famiglia dello sceneggiatore, che riveste qui anche il ruolo di protagonista assieme alla moglie (per finta) Rashida Jones.
Il trailer ufficiale della serie originale Netflix mostra una numerosa famiglia americana "nera al 100% e fiera di esserlo". Il tono scivola verso il politicamente scorretto e l'irriverente nell'andare a rappresentare le figure genitoriali, marito e moglie che discutono di auto costose, orecchini e Golden Globes.
#blackAF, affari di famiglia su Netflix
"Se dovete proprio sparare, fatelo per bene. Avete mai visto Boyz n the Hood?". Quale mamma non spiegherebbe per bene la giusta postura per simulare un conflitto a fuoco? Rifacendosi al classico schema da sit-com, innervato dello stile mockumentary, #blackAF promette un'esperienza "completamente nera" e totalmente demenziale. Un focus sullo stile di vita di una famiglia afroamericana piuttosto agiata che non si prende per nulla sul serio. Le citazioni di film e serie sono dietro l'angolo e i protagonisti si intrattengono in una specie di confessionale in cui parlano male l'uno dell'altro.
La serie vede protagonisti anche i 6 figli dei Barris, ossia Genneya Walton (Chloe, la figlia primogenita dei Barris), Iman Benson (Drea), Scarlet Spencer (Izzy), Justin Claiborne (Pops), Ravi Cabot-Conyers (Cam) e Richard Gardenhire Jr. (Brooklyn).
Originariamente intitolata Black Excellence, #blackAF rovescia i cliché delle tradizionali serie comedy per famiglie, mettendo sotto i riflettori un mondo disordinato, non filtrato e spesso esilarante costituito da una famiglia nera che spara a zero su cultura, società e costume.
Tra le guest star della prima stagione figurano Issa Rae, Lena Waithe, Ava DuVernay, Will Packer, Tim Story e Tyler Perry. Barris e la Jones sono i produttori esecutivi assieme ad Hale Rothstein (black-ish, grown-ish). La società di produzione di Barris, Khalabo Ink Society, figura come produttrice dello show, con lo sceneggiatore/attore che è anche showrunner di #blackAF.
Nel 2018 Barris ha firmato un accordo triennale del valore di 100 milioni di dollari che lo vedrà realizzare serie esclusivamente per Netflix.
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