Tom Hanks è un attore che è riuscito a rendere iconici molti dei ruoli della sua carriera. Tra i più indimenticabili c'è quello di Chuck Noland nel celebre film Cast Away, diretto da Robert Zemeckis. Nei panni di un dirigente americano che a causa di un naufragio si ritrova a sopravvivere per si trasforma in un naufrago su un isola, Tom Hanks torna a lavorare con Zemeckis dopo l'incredibile successo di Forrest Gump riuscendo ad ottenere l'ennesimo successo, che gli vale anche un'altra nomination agli Oscar come miglior attore.
Il film, costato 90 milioni di dollari, confermò il talento della coppia Hanks-Zemeckis, guadagnando al botteghino ben 429,6 milioni di dollari in tutto il mondo.
Ancora oggi, il film è considerato un cult specialmente per la relazione che il protagonista instaura con il suo unico compagno... Wilson.
Non un essere umano, né un animale, bensì un pallone bianco di pallavolo. Sebbene non si tratti di un essere vivente, Wilson è un vero e proprio personaggio – unico legame di Chuck durante le sue disavventure. Agli occhi del personaggio interpretato da Tom Hanks, quell'oggetto inanimato diventa un confidente, l'incarnazione di un partner e un compagno che riesce a salvarlo dalla solitudine.
- Chi è Wilson di Cast Away
- 5 curiosità sul pallone Wilson
- Le "conversazioni" tra Wilson e Chuck in Cast Away
Chi è Wilson di Cast Away
Il pallone utilizzato in Cast Away per dare l'immagine di Wilson è un articolo sportivo prodotto dall'azienda Wilson Sporting Goods, da cui proviene il nome del personaggio. L'azienda è tra le maggior multinazionali produttrici di articoli per sport come tennis, pallavolo, pallacanestro e baseball. Nel film Chuck chiama il pallone Wilson proprio a causa del marchio della Wilson Sporting Goods presente sull'oggetto e lo trova tra i resti del naufragio.
5 curiosità sul pallone Wilson
Come riporta il sito CinemaBlend, i retroscena di Cast Away sono tanto interessanti quanto il film stesso. Sono le curiosità sul pallone Wilson a rendere, senza dubbio, l'opera diretta da Robert Zemeckis un prodotto ancora più unico di quanto già non fosse.
Ecco alcune curiosità che forse non sapevate sul pallone più famoso della storia del cinema:
- In una delle numerose versioni precedenti alla sceneggiatura definitiva, pare che fosse previsto che Wilson prendesse vita e cominciasse a parlare. La scelta è stato poi scartata, ma chissà cosa sarebbe venuto fuori se il pallone avesse improvvisamente cominciato a rispondere a Tom Hanks. Zemeckis ha commentato: "Abbiamo fatto circa 125 riscritture, quindi ci sono stati milioni di cambiamenti, centinata di migliaia. È un processo che affronti quando fai un film. Niente è semplicemente già scritto. Le sceneggiature sono infinite riscritture".
- La creazione di Wilson è basata su un'esperienza personale dello sceneggiatore William Broyles Jr. L'uomo ha raccontato che durante la sua esperienza in un campo di sopravvivenza ha trovato un pallone da pallavolo con cui ha cominciato ad intrattenere delle casuali conversazioni. La scelta di inserire Wilson anche nel film è sopravvissuta a tutte le riscritture. Oggi possiamo confermare che è stata una scelta molto felice.
- Il nostro pallone preferito è riuscito, inoltre, ad ottenere un onore davvero speciale e unico. Durante la sesta edizione dei Critic’s Choice Awards, infatti, Wilson si è portato a caso il premio come Miglior oggetto inanimato. Il trofeo non è poi stato dato a nessun altro oggetto di scena, rendendo il pallone di Zemeckis l'unico vincitore di sempre. Assurdo, non è vero?
- Non è stato usato un solo pallone per le riprese di Cast Away. Ad "interpretare" Wilson ci sono stati infatti ben tre palloni, uno dei quali è poi stato venduto ad un'asta per l'esorbitante cifra di 18,500 dollari.
- Le citazioni al pallone Wilson in altri film e serie TV sono numerose. Tra le più memorabili c'è sicuramente la scena di Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche di John Moore. Nel film del 2001, il personaggio di Owen Wilson chiama il suo pallone da fooball "Wilson", in onore del più famoso pallone di Cast Away.
Le "conversazioni" tra Wilson e Chuck in Cast Away
Nel 2001, il premio come Miglior chimica ai Teen Choice Awards va a Tom Hanks e il pallone Wilson per Cast Away. Il premio conferma l'amore del pubblico per una coppia inusuale e sopra le righe. Sicuramente il successo è dovuto anche all'incredibile talento di Hanks nel conversare con l'oggetto di scena e dar vita a monologhi memorabili.
In un momento di grande sconforto, Chuck "litiga" con Wilson, accusandolo di aver avuto ragione. Dopo la sfuriata lo spinge via e poi se ne pente, correndo da lui disperatamente e dichiarando, infine, pace fatta.
Devi continuare a ricordarmelo? Non puoi lasciar perdere, eh? Avevi ragione. Avevi ragione: è stato un bene fare quella prova perché non sarebbe stato un colpetto veloce e via. Sarei finito sulle rocce e mi sarei rotto una gamba o la schiena o il collo. Morto dissanguato. Era l'unica alternativa che avevo a quell'epoca. È chiaro? Quando è stato? Un anno fa? Perciò dimentichiamocene. Ma dove vuoi arrivare? Be', magari ce la facciamo. Questo ti è mai passato per il cervello? Malgrado tutto, preferisco correre il rischio là fuori sull'oceano, che restare qui a morire su questa merdosa isola passando il resto della mia vita a parlare con un maledetto pallone!
Chuck si rivolge a Wilson come fosse un amico silenzioso. Non mancano quindi battute ironiche che riescono a rendere il loro "rapporto" più adorabile di quanto posso sembrare.
Non è che per caso hai un fiammifero, vero?
Le difficoltà e i tormenti della sopravvivenza sull'isola vengono manifestati da Chuck in un monologo che alterna umorismo e tragicità con grande maestria. La cosa buffa a cui si riferisce il personaggio di Hanks alla fine del monologo è il fatto che la Spalding, come la Wilson, è una società che produce oggetti sportivi, tra cui palloni.
Questo dente mi fa morire. All'inizio mi faceva male solo quando mordevo, ma adesso... Oh, adesso mi fa male sempre, sempre. Per fortuna non c'è molto da mangiare qui, perché non potrei masticare. Continuerò a succhiare tutte quelle noci di cocco e tutti quei granchi. Ah, e pensare che evitavo di andare dal dentista come la peste. Ogni scusa era buona. Ma ora, oh, cosa non darei per avere un dentista qui in questa caverna. Infatti magari tu fossi un dentista. Già. Il dottor Wilson. Vuoi sentire una cosa buffa? Dove vivo, a Memphis, il mio dentista si chiama dottor James Spalding.
Dopo tutto quel tempo sull'isola con Chuck, è inevitabile per lo spettatore sentirsi commosso dal suo addolorato addio al grande amico Wilson. Non importa se si tratta di un pallone, piangeremo comunque. Nella scena Wilson sfugge alla zattera di Chuck che disperato lo chiama a gran voce. L'uomo prova a raggiungerlo in mare,
Scusami Wilson, non ce la faccio!
E voi, quante volte potete dire di aver visto Cast Away?
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