Il controllo della velocità video è in arrivo su Netflix

Arriva un importante aggiornamento per Netflix: gli utenti potranno finalmente aumentare o diminuire la velocità di riproduzione video.

Autore: Biagio Petronaci ,

Netflix ha appena introdotto una nuova funzione che consente agli utenti di rallentare o velocizzare la riproduzione streaming di un contenuto. Una possibilità presente già da un po' di tempo in altre piatteforme dedicate alla riproduzione video, tra cui YouTube.

La funzione che consente di velocizzare o rallentare la riproduzione è stata testata a partire dal 2019 e ha destato preoccupazioni tra coloro i quali realizzano i contenuti, che non approvano che film e serie televisive possano venir visualizzate a una velocità diversa rispetto a quella originale.

Proprio per questo motivo, Netflix ha deciso di rendere la funzione “meno potente”: la riproduzione potrà essere aumentata al massimo dell’1,5x. Inoltre, dopo aver concluso la visione, l'opzione sarà rimossa e il successivo contenuto in coda sarà inizialmente riprodotto con la velocità originale.

Netflix
Il logo di Netflix rosso con uno sfondo nero

Per il momento, le velocità disponibili sono le seguenti: 0,5x, 0,75x, 1,25x e 1,5x. La funzione risulta particolarmente utile in determinati contesti. Ad esempio, consentirà alle persone non udenti di poter seguire un contenuto con sottotitoli senza particolari problemi.

Inoltre, potrebbe risultare molto utile qualora gli abbonati volessero “ripassare” i fatti accaduti in una stagione di una serie televisiva già vista, in attesa degli episodi successivi. Keela Robison, vicepresidente per l'innovazione dei prodotti di Netflix, ha dichiarato:

La funzionalità è stata richiesta dagli utenti per anni. I nostri test dimostrano che i consumatori apprezzano la flessibilità di velocità di riproduzione: per riguardare la loro scena preferita, per consentire di guardare i contenuti con i sottotitoli, soprattutto nel caso di utenti con problemi di udito.

Il controllo della velocità video è attualmente in fase di distribuzione: alcuni utenti Android possono già adoperare la funzionalità, mentre altri (tra cui gli utenti iOS) dovranno attendere ancora qualche ora. 

Fonte: The Verge

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