Negli ultimi anni, è diventata pratica comune per molte aziende adottare una strategia piuttosto controversa che coinvolge quasi tutti i portali di informazione online. Questa strategia riguarda l’uso delle immagini che accompagnano i contenuti pubblicati, come le notizie su questo sito.
Le immagini possono essere direttamente correlate al contenuto dell’articolo (come la foto di un prodotto menzionato) oppure immagini di repertorio, utilizzate per migliorare l’aspetto visivo dell'articolo, agevolare la lettura o semplicemente rendere il contenuto più accattivante sulle homepage e nei feed dei motori di aggregazione di notizie.
Le immagini impiegate rientrano solitamente in due categorie: quelle realizzate dallo stesso autore, come una fotografia scattata appositamente, oppure immagini trovate in rete e liberamente utilizzabili. Queste ultime possono provenire da fonti come aziende, servizi specializzati, o fotografie coperte da copyright di cui si è acquistata la licenza d’uso.
Dove sta il problema? Sebbene si faccia molta attenzione nell'evitare l'uso di immagini non autorizzate, non è raro che alcune aziende o studi legali inviino richieste di risarcimento, accusando di un presunto utilizzo improprio o non autorizzato delle immagini.
A prima vista, potrebbe sembrare che il giornalista abbia semplicemente commesso un errore, utilizzando una foto senza i necessari permessi. Tuttavia, la questione è spesso più complessa. Infatti, ci sono già stati casi in cui le aziende e gli studi legali che hanno fatto queste richieste sono stati condannati per comportamenti scorretti, poiché sembravano più concentrati a ottenere un guadagno piuttosto che proteggere veri diritti d’autore.
Ci troviamo di fronte a un’ondata crescente di richieste infondate che colpiscono indistintamente grandi editori e piccoli blog personali, spesso gestiti per passione e senza fini di lucro. Queste richieste, che possono arrivare a cifre notevoli, appaiono spesso come veri tentativi di estorsione, sfruttando la paura di azioni legali per convincere le vittime a pagare somme che possono variare da poche centinaia fino a migliaia di euro.
Per approfondire il tema, è in programma una diretta che si terrà martedì 15 ottobre alle 13.10 su YouTube (a questo indirizzo), a cui è possibile partecipare attivando un promemoria tramite l’apposito tasto. Inoltre, sarà possibile seguire l'evento anche sul nostro canale Twitch, con il vantaggio di interagire in tempo reale tramite chat.
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