Glória, l'incredibile storia vera dietro la serie portoghese di Netflix

Autore: Alessandro Zoppo ,

L'utilizzo della radio è stato piegato a lungo alla volontà della propaganda di manipolare la realtà. Nel Portogallo degli anni Sessanta, l'Estado Novo del governo autoritario corporativista di António de Oliveira Salazar, c'era un'emittente che fu capace di modificare le regole e la geografia del gioco della politica internazionale.

L'incredibile storia vera della RARET è al centro di Glória, la serie che debutta su Netflix dal 5 novembre. Thriller, spionaggio e ricostruzione storica si intrecciano nei dieci episodi del primo Original portoghese della piattaforma, sceneggiato da Pedro Lopes (uno degli autori di Auga Seca) e diretto da Tiago Guedes, il regista di A Herdade (in concorso a Venezia 76) e di Entre os dedos con Frederico Serra.

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Ma quali sono i fatti realmente accaduti che hanno ispirato #Glória?

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Il poster della serie Netflix Glória
Est contro Ovest: è lo scontro di Glória

La trama della serie Netflix

João Vidal (Miguel Nunes) è un giovane ingegnere proveniente da una famiglia legata al regime fascista portoghese e agli americani. Da quando ha combattuto nella guerra d'oltremare ed è entrato in contatto con i movimenti indipendentisti africani, si è convertito al pensiero marxista.

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Ormai Washington e Mosca combattono per il controllo dell'Europa. Tornato a Lisbona, João viene reclutato dal KGB. Il servizio segreto sovietico sta cercando di allargare la sua rete e assegna a Vidal una missione di spionaggio ad alto rischio: dovrà infiltrarsi nella RARET, il centro di ritrasmissione di Radio Free Europe, e far saltare i piani della CIA.

La primavera di Praga è il preludio a un'estate caldissima e a un inverno gelido. Non passa molto prima che l'informazione di una spia nella stazione radiofonica arrivi agli americani: l'ordine è di trovarla ed eliminarla. Alla ricerca di Mia, agente del KGB scomparsa, João si ritrova coinvolto in una ragnatela di bugie e segreti più grande di lui, dove in realtà nessuno è come sembra.

La storia vera dietro Glória

Ma che cos'è esattamente la RARET? La sua storia ha origine il 19 dicembre 1950, quando l'ambasciatore statunitense in Portogallo viene ricevuto a São Bento dal presidente del Consiglio Salazar, il "dittatore che morì due volte" come l'ha definito il giornalista e scrittore Marco Ferrari, che all'incredibile vicenda di Salazar e del "fascismo mediterraneo" ha dedicato diversi saggi e il romanzo Alla Rivoluzione sulla Due Cavalli.

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Il premier ha già trasformato Lisbona in una città di spie. L'ambasciatore americano illustra al capo del governo gli sforzi fatti dagli Stati Uniti nella lotta contro l'espansione del comunismo in Portogallo e nel resto d'Europa e lo invita a partecipare attivamente a questa battaglia.

Salazar autorizza la costruzione di un centro di trasmissione di Radio Free Europe (RFE), il network finanziato dalla CIA e da Washington con i fondi della Crusade for Freedom, la campagna di propaganda inaugurata da Eisenhower per "fare breccia" nella cortina di ferro "con la forza della verità" e "smascherare le menzogne del Cremlino".

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Miguel Nunes e Afonso Pimentel in una scena della serie Netflix Glória
La propaganda anti-comunista passa per la radio e il Portogallo

Nel pieno della Guerra fredda, dal Portogallo passa la più massiccia campagna mediatica di propaganda e guerra psicologica per contrastare l'Unione Sovietica. L'obiettivo degli Stati Uniti è informare i cittadini del blocco comunista di ciò che sta accadendo oltre la cortina di ferro, trasmettendo notiziari, programmi di musica e intrattenimento "vietati" nell'Europa orientale e mostrando quanto sia libera e meravigliosa la vita nel mondo occidentale.

Passano cinque mesi da quell'incontro e il 10 aprile 1951 nasce la RARET (RAdio RETransmissão), la Sociedade Anônima de Rádio Retransmissão. La prima trasmissione ha luogo il 4 luglio 1951, diretta in Cecoslovacchia. La sede centrale è il Centro de Emissor di Glória do Ribatejo, nel comune di Salvaterra de Magos a soli 70 chilometri da Lisbona.

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Il centro sorge su una enorme fattoria di 196 ettari: l'Herdade de Nossa Senhora da Glória. È lo spazio perfetto: grande, pianeggiante e soprattutto lontano da occhi indiscreti. I programmi arrivano da Monaco di Baviera, in Germania, passano ad un centro di ascolto di Maxoqueira, a Benavente, sono registrati o inoltrati direttamente a Glória do Ribatejo, che si occupa della ritrasmissione. Le destinazioni sono Cecoslovacchia, Romania, Polonia, Ungheria e Bulgaria.

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Matt Rippy in una scena della serie Netflix Glória
La CIA controlla le ritramissioni verso il blocco sovietico

La RARET è attiva dal 1951 al 1996. Col passare del tempo si trasforma in una vera e propria comunità: vengono costruiti una scuola, campi sportivi e laboratori di chimica, una piscina, un'area residenziale per i dipendenti e un ospedale di ostetricia e neonatologia.

Partendo da un terreno agricolo isolato e polveroso, il Portogallo è diventato l'epicentro di una battaglia radiofonica che ha coinvolto i due blocchi per 45 anni. Nel maggio del 1985, alla vigilia della visita del presidente Ronald Reagan, esplode persino una bomba nei pressi del complesso. L'attentato, rivendicato da un gruppo anticapitalista e antimilitarista, non fa vittime. È il segnale che la fine è vicina.

Nel 1989, la caduta del muro di Berlino rende inutile e costoso il gigantesco apparato propagandistico della RARET. La dismissione arriva nel 1995, un anno dopo le strutture sono ufficialmente chiuse. Nel 1998 la zona viene completamente abbandonata: oggi è un cumulo di resti, scheletri di edifici disperatamente vuoti e macerie, sulle quali le autorità locali – rivela un'inchiesta di NiT – progettano di costruire un complesso di alloggi turistici.

Glória è ambientata nel 1968, un anno cruciale non solo perché il 20 agosto le truppe corazzate del Patto di Varsavia pongono fine al "socialismo dal volto umano" di Alexander Dubček, il segretario del Partito Comunista di Cecoslovacchia. Diciassette giorni prima, il 3 agosto, Salazar è a Estoril, al Forte de Santo António: sta passando le vacanze nella residenza estiva quando, durante una seduta dal callista, la tela della sedia da regista su cui è seduto si strappa e il dittatore batte la testa sul pavimento.

Salazar è colpito da un ictus cerebrale. Dopo giorni di incertezze e confusione, soltanto il 4 settembre ammette di sentirsi male e viene ricoverato all'Hospital de São José. Il potere passa a Marcelo Caetan: l'ex professore di giurisprudenza sarà presidente del Consiglio dell'Estado Novo dal 1968 al 1974, senza che nessuno osi dirlo a Salazar. Giornali, radio e televisioni costruiscono servizi e trasmissioni finte solo per lui, facendogli credere che è ancora al comando. "O botas" (gli "stivali", come lo chiamano i suoi avversari) muore il 27 luglio 1970: in quei due anni, durante i quali si svolgono i fatti di Glória, il Portogallo è stato il palcoscenico della più grande finzione politica mai avvenuta nella storia d'Europa.

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