Offerta alla tormenta, la spiegazione del finale del film

Autore: Silvia Artana ,

Dopo essere arrivati su Netflix un po' in sordina, Il guardiano invisibile e Inciso nelle ossa hanno conquistato il pubblico. I primi due capitoli della Trilogia del Baztan hanno appassionato gli spettatori e hanno generato, se non un vero e proprio hype, di certo una sentita attesa per l'ultimo film della saga basata sui romanzi di Dolores Redondo, #Offerta alla tormenta.

La pellicola ha debuttato sulla piattaforma il 24 luglio ed è subito entrata nella top ten dei titoli più visti, confermando che molti tra gli utenti di Netflix erano curiosi di conoscere la verità sul misterioso intreccio di omicidi e leggende affrontato dalla detective Amaia Salazar.

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In realtà (per dirla tutta), la soluzione non è stata sorprendente. Tra indizi, coincidenze e una sceneggiatura non proprio impeccabile, l'identità del misterioso deus ex machina dietro alla catena di delitti, suicidi e "offerte" è diventata chiara rapidamente. E probabilmente, gli spettatori più smaliziati hanno capito dove sarebbe andata a parare la storia fin da Inciso nelle ossa.

Ma anche così, Offerta alla tormenta rimane un thriller piacevole, con alcuni colpi di scena ben piazzati e una conclusione che lascia più di una questione in sospeso e sembra aprire la strada a nuovi misteri.

Se avete visto il film e vi rimangono dei dubbi, qui trovate la trama e la spiegazione del finale.

La trama di Offerta alla tormenta

Un mese dopo la scomparsa della madre, Rosario, e l'arresto del dottor Berasategui, la detective Amaia Salazar è chiamata a indagare su un caso di infanticidio. Il colpevole è il padre della piccola vittima, Valentin, che viene arrestato dopo avere cercato di trafugare il corpo della figlia. Durante l'interrogatorio, l'uomo farfuglia di averlo fatto perché doveva "finire il lavoro" e dice di non avere ucciso la bambina, ma di averla offerta a una divinità pagana:

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L'ho consegnata a Inguma, come tanti altri sacrifici.

Mentre Valentin è in carcere, il corpo della neonata viene rubato dalla tomba di famiglia. Amaia pensa che il padre possa saperne qualcosa, ma l'uomo viene ucciso prima che riesca a parlare con lui.

La detective ritiene che possa esserci un collegamento con la setta di cui faceva parte la madre e la scomparsa dei resti della sorella gemella e dice al suo braccio destro, Jonan Etxaide, di indagare su tutte le morti improvvise di bambini piccoli avvenute nella Valle del Baztan. Da parte sua, prova a ricavare informazioni dall'ex amica e compagna di culto di Rosario, Elena, ma la donna si rifiuta di parlare della misteriosa congrega, apparendo chiaramente terrorizzata.

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Mentre Amaia e la sua squadra vanno a caccia della verità, Berasategui si suicida ed Elena viene uccisa. Ma prima di morire, la donna riesce a lasciare un messaggio alla detective, in cui le indica il luogo dove si riuniva la setta.

Amaia scopre che si tratta di una villa isolata di proprietà di una coppia facoltosa e grazie a una vicina viene a sapere che i due avevano una figlia sparita nel nulla quando era molto piccola. Dalle indagini emerge che nella casa si riuniva un vero e proprio culto, che era guidato da una sorta di leader spirituale.

Netflix/Atresmedia Cine
Offerta alla tormenta: poster
Il poster di Offerta alla tormenta con alcuni dei protagonisti: Amaia Salazar, Juez Markina, Rosario e Padre Sarasola

La detective cerca di ottenere dei mandati da parte del magistrato Juez Markina, ma l'uomo dice che senza prove concrete non può fare nulla. Tuttavia, ribadisce ad Amaia che vuole aiutarla e continua a corteggiarla apertamente.

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L'incontro fortuito con una donna vittima della setta, Jolanda, porta la detective a indagare su un'altra famiglia legata alla villa, ma anche questa strada si rivela un vicolo cieco. O forse no, almeno non per Jonan, che paga con la vita la sua determinazione.

Sconvolta dalla morte del suo fedele braccio destro e sola per la partenza del compagno, James, e del figlio, Ibai, alla volta degli USA, Amaia cede alla corte di Markina e inizia una relazione con il magistrato. Ma una mail a invio programmato da parte di Jonan riporta la detective sul caso con determinazione.

Grazie all'aiuto di Padre Sarasola, Amaia scopre il nome del capo della setta di cui faceva parte anche la madre, Xavier Tabese. Tuttavia, l'uomo è morto in mare 11 anni prima e di lui non rimane che un mausoleo in un cimitero.

Tra misteriosi incidenti e vicoli ciechi, l'indagine porta la detective a fare i conti ancora una volta con il suo passato e la sua famiglia... 

La spiegazione del finale di Offerta alla tormenta

Una sera, Amaia segue un'ombra misteriosa nei vicoli e si ritrova davanti la madre. Rosario impugna un coltello, ma non ha intenzione di uccidere la (odiata) figlia. La donna rivolge l'arma contro sé stessa e si taglia la gola sotto gli occhi della detective.

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In seguito, Amaia affronta la sorella maggiore, Flora. La donna le rivela che quando era giovane è rimasta incinta e che la madre si era offerta di aiutarla e di occuparsi di tutto, in modo che non dovesse affrontare uno scandalo. Ma la sorella non si è fidata, ha partorito in una clinica e ha dato la figlia in adozione. La bambina è stata adottata da una famiglia del paese e Flora ha deciso di rimanere a Elizondo per starle accanto.

Alla fine, le due si sono ritrovate, ma la felicità della donna è durata poco, perché la ragazza è stata uccisa dal suo ex marito, Victor. Flora dimostra di sapere, se non tutto, molto della setta di cui faceva parte Rosario, dicendo che sua figlia era una "offerta mancata" e che il compito di Victor era quello di uccidere la bambine che non erano state consegnate a Inguma. 

Le tessere del puzzle iniziano finalmente ad andare a posto davanti agli occhi di Amaia. Dalla fine degli anni '60 (ma probabilmente già nel passato), nella Valle del Baztan agisce una congrega che sacrifica bambine di età inferiore ai 2 anni a delle divinità pagane per ottenere ricchezza e successo. Flora e il dottor Berasategui si occupavano di portare avanti la macabra tradizione, mentre Victor ristabiliva l'ordine delle cose quando le neonate prescelte evitavano in qualche modo la loro sorte.

Ma è chiaro che non erano da soli. Chi c'è dietro a tutto?

Netflix/Atresmedia Cine
Offerta alla tormenta: Amaia e Markina
Amaia e Markina nel drammatico finale di Offerta alla tormenta

La nebbia inizia a dissolversi quando la squadra della detective scopre che il vero nome di Xavier Tabese era in realtà Xavier Markina e che l'uomo è il padre di Juez Markina. In un primo momento, il magistrato non sembra coinvolto. Ma la verità emerge in un drammatico confronto tra Amaia e Markina alla tomba di famiglia dell'uomo.

Nel mausoleo del padre del magistrato ci sono i corpi delle neonate scomparse, disposte a comporre un macabro disegno. È chiaro che Markina sapeva tutto, ma parla del suo coinvolgimento in modo enigmatico:

Io sono soltanto il canale, il filo conduttore di una religione antica come il mondo che ha origine nella tua valle. Un potere tanto grande che non si può immaginare, ma che bisogna alimentare.

Il giudice dice ad Amaia che "non era previsto" che si innamorasse di lei e rivela che ha fatto in modo che Rosario non la tormentasse più. L'uomo dice anche di essersi occupato di Berasategui perché l'aveva minacciata in carcere e che è stato costretto a uccidere Jonan (che nutriva dei sospetti su lui e si stava avvicinando pericolosamente alla verità):

Non puoi condannarmi per averti protetto.

E quando la detective chiede a Markina quale potere esercitasse su quelle persone, l'uomo non risponde, ma le rivolge un lungo, significativo sguardo. E Amaia capisce che è lo stesso che l'ha fatta cadere tra le sue braccia.

Ma ormai l'incantesimo è spezzato. Poco prima che il magistrato prema il grilletto della pistola che le ha puntato sotto alla gola, la detective spara tre colpi di un'arma che teneva nascosta e lo uccide.

Il caso sembra finalmente risolto. Ma in realtà rimangono dei misteri.

Offerta alla tormenta Offerta alla tormenta Un anno dopo aver risolto una serie di omicidi, la detective Amaia deve indagare su un nuovo mistero collegato ai precedenti nella valle di Baztán. Apri scheda

Nel mausoleo degli orrori non c'è il corpo di Xavier Markina e non è possibile stabilire se sia veramente morto o si nasconda da qualche parte e continui a essere il deus ex machina dei delitti della Valle del Baztan. Di certo, dopo la morte del figlio, qualcuno telefona alla levatrice complice della setta e la donna si taglia la gola come Rosario.

Inoltre, l'amico e mentore di Amaia durante il suo tirocinio all'FBI, Aloisius Dupree, è misteriosamente scomparso mentre indagava su delle sette negli Stati Uniti. Naturalmente è solo un'ipotesi, ma se la rete nella quale si dibatte da tutta la vita la giovane detective fosse molto più grande e non coinvolgesse unicamente i luoghi della sua infanzia?

Del resto, Markina sembra coinvolto direttamente solo nell'omicidio di Jonan, mentre si riferisce ai suicidi di Rosario e Berasategui con delle formule neutre. E quando Amaia lo accusa della infinita catena di morti che hanno funestato la Valle del Baztan, il magistrato sostiene che non ne ha sulla coscienza nessuna. L'uomo potrebbe dire così perché convinto di avere agito per un fine superiore e per amore della detective. Ma anche perché, in effetti, potrebbe non essere direttamente responsabile. 

Una nuova indagine si profila all'orizzonte per Amaia Salazar? Per saperlo, non resta che aspettare. Nel mentre, ad attendere la detective ci sono Ibai e James. Che ha già fatto la sua scelta.

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