Il 15 giugno 2020 si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi, uno dei più grandi attori della storia del cinema italiano. Rai1 omaggia l'Albertone nazionale con il biopic Permette? Alberto Sordi, il film di Luca Manfredi (figlio di un altro celebre "moschettiere" della nostra commedia e già autore di In arte Nino con Elio Germano) che arriva eccezionalmente in prima serata sull'ammiraglia Rai martedì 24 marzo. Il film, sceneggiato da Manfredi con Dido Castelli su soggetto di Fabio Campus e con la consulenza storica di Tatti Sanguinetti, vede un incredibile Edoardo Pesce nel ruolo del celebre attore romano.
Ecco tutto quello che c'è da sapere su quello che il regista definisce "un affettuoso omaggio al grande talento di uno dei maggiori interpreti di un genere che ci ha reso famosi in tutto il mondo: la commedia all'italiana".
La trama
Prodotto da Rai Fiction e Ocean Productions, Permette? Alberto Sordi ripercorre la vita e la carriera di un Sordi inedito, quello del periodo che va dal 1937 al 1957: Alberto vent'anni prima del successo, l'epoca da aspirante attore e della dura gavetta, delle porte chiuse in faccia per l'eccessiva "romanità" (venne espulso per questo dall'Accademia dei filodrammatici di Milano) e dell'energia vitale e della tenacia che ha infuso in quello in cui credeva.
La biografia televisiva copre eventi determinanti del suo percorso artistico e privato: il doppiaggio delle comiche di Stanlio e Ollio, gli spettacoli sui palcoscenici del varietà e in radio con la creazione del personaggio di Mario Pio, l'amore con l'attrice, doppiatrice e diva del teatro di posa Andreina Pagnani e la morte dell'adorata madre, fino ai legami d'amicizia con Aldo Fabrizi e con Federico Fellini e alla consacrazione con Steno e il suo Un americano a Roma.
Edoardo Pesce
Pesce, reduce dal successo di #Dogman e Il cacciatore, è un romano doc: cresciuto a Tor Bella Monaca, figlio di padre di Prati e madre di Casellino. L'attore, intervistato da Panorama, descrive il TV movie come "una sorta di album di fotografie in movimento, di quello che ha fatto prima di diventare Alberto Sordi".
L'intenzione non era quella di accostarsi ad Alberto Sordi, né di farne un'imitazione. È un omaggio. Un piccolo affettuoso omaggio a cui io ho partecipato volentieri, da romano, da attore.
Pesce sottolinea la modernità dei classici di Sordi, da #La grande guerra a Detenuto in attesa di giudizio, ma anche di film meno conosciuti come Il diavolo di Gian Luigi Polidoro. In questo caso, sono però descritti eventi che molta gente non conosce.
L'amicizia con Fellini, la tenacia di insistere su questo lavoro. Lui non è nato 'Alberto Sordi', ha affrontato tante sfide, altrettanti no, sacrifici... La sua faccia non funzionava come attore perché nel Dopoguerra andavano di più i volti tragici, c'era il Neorealismo... Ha preso molte porte in faccia ma non si è mai arreso. Quindi è anche un film sul non abbandonare i propri sogni.
Il cast
Insieme a Edoardo Pesce, il cast del film comprende anche numerosi attori e attrici che si mostrano incredibilmente somiglianti agli "originali".
Pia Lanciotti interpreta Andreina Pagnani, mentre Alberto Paradossi e Martina Galletta sono i giovani Fellini e Giulietta Masina: l'amicizia di Sordi con il maestro riminese durò nel tempo e dal loro sodalizio sono nati capolavori come #Lo sceicco bianco e #I vitelloni.
Francesco Foti, il pm Carlo Mazza de Il cacciatore, indossa i panni di Vittorio De Sica, l'attore più amato da Sordi e che ne apprezzava l'umorismo dai tempi delle caratterizzazioni radiofoniche dei Compagnucci della Parrocchietta.
Lillo Petrolo appare senza la consueta barba nella parte di un'altra icona romana: Aldo Fabrizi.
Nel ruolo della mamma di Sordi troviamo Paola Tiziana Cruciani mentre Luisa Ricci, Michela Giraud e Paolo Giangrasso sono le sorelle e il fratello di Sordi (rispettivamente Savina, Aurelia e Pino) e Giorgio Colangeli è presente in un cameo nel ruolo del padre Pietro.
Nel resto del cast, infine, troviamo Sara Cardinaletti (Iole), Massimo De Santis (Steno) e Giampiero Ingrassia che è diventato Mauro Zambuto, uno dei primi doppiatori italiani, l'attore che faceva coppia con Sordi prestando la voce a Stan Laurel.
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In questi giorni sospesi, la Rai ha deciso di non dimenticare l'intrattenimento e di ricordare un artista che ha raccontato con i suoi personaggi le nostre debolezze e la nostra enorme umanità.
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