Quella che è sembrata fin da subito essere una tragedia annunciata, si è conclusa con il peggior scenario possibile. Non ci sono più speranze di ritrovare in vita i passeggeri del sottomarino Titan scomparso dai radar il 18 giugno 2023 durante un'immersione nei fondali dell'Oceano Atlantico. Il ritrovamento di alcuni rottami dimostra che dopo aver perso i contatti con la superficie, il mezzo è imploso all'istante.
La conferma arriva dal contrammiraglio della Guardia Costiera statunitense John Mauger che ha seguito il caso fin dall'inizio e dalla stessa compagnia di navigazione OceanGate Expeditions organizzatrice del viaggio turistico presso il relitto del Titanic.
In tale contesto si è sentito chiamato in causa il regista James Cameron, che nel 1997 ha diretto il film colossal Titanic con protagonisti Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. Soltanto che questa volta non si tratta di finzione. Ma di una terribile realtà di cui il regista non si capacita, per i motivi che ha spiegato durante un'intervista con ABC News visibile di seguito.
Sono impressionato dalla somiglianza con il disastro del Titanic, dove nonostante il capitano fosse stato avvertito più volte della presenza di un iceberg, non ha invertito la rotta di navigazione. Ma ha proseguito con il buio della notte causando la morte di diverse persone. In questo caso è avvenuta la stessa cosa ed è davvero surreale, considerando le regolari immersioni che avvengono continuamente in tutto il mondo.
James Cameron non si è "limitato" a raccontare sul grande schermo la storia del Titanic. Da amante del mare e delle immersioni ha visitato personalmente ben 33 volte nel corso degli anni il vero relitto del transatlantico. Un tipo di attività che va fatta con le dovute accortezze e alle quali sembra, secondo le dichiarazioni del regista, che la società OceanGate Expeditions non si è attenuta:
Diversi ingegneri esperti del settore hanno scritto delle lettere alla compagnia spiegando che i loro viaggi sottomarini erano troppo sperimentali. Avevano bisogno di essere certificati prima di coinvolgere dei passeggeri.
Le parole di James Cameron sembrano trovare riscontro con quanto ha dichiarato in precedenza il miliardario Chris Brown. Il quale ha annullato la sua prenotazione con la OceanGate Expeditions, proprio perché non riteneva a norma il mezzo con cui visitare il relitto del Titanic.
Dal suo canto la società OceanGate Expeditions sostiene di aver utilizzato da sempre mezzi all'avanguardia e di aver già effettuato in precedenza viaggi sottomarini senza alcun tipo di problema.
Come sono morti i passeggeri del sottomarino Titan?
Il 18 giugno 2023 cinque persone sono salite a bordo del sottomarino Titan per dirigersi nei fondali marini a visitare il relitto del Titanic. Il mezzo di trasporto è sparito dai radar poco meno di due ore dopo la sua immersione e da quel momento è iniziata una corsa contro il tempo per ritrovare i passeggeri.
Secondo le stime fatte del contrammiraglio della Guardia Costiera statunitense John Mauger, i cinque passeggeri del Titan avevano a disposizione una scorta di ossigeno limitata fino al 22 giugno 2023, giorno in cui il mezzo non era stato ancora ritrovato.
In data odierna, 23 giugno 2023, sono stati rinvenuti dei rottami facenti parti del Titan che non hanno purtroppo lasciato più dubbi sulla sorte del sottomarino. Il mezzo di trasporto a causa della forte pressione subacquea è imploso, distruggendosi all'istante e causando nello stesso momento anche la morte di chi era a bordo del Titan.
Ricordiamo che sul mezzo erano presenti: il CEO della compagnia OceanGate Expeditions Stockton Rush; i magnati pakistani Shahzada Dawood e Suleman Dawood rispettivamente un padre con il figlio appena diciannovenne; il miliardario Hamish Harding amico di Chris Brown scampato per miracolo alla stessa sorte; il pilota del Titan Paul-Henry Nargeolet che James Cameron conosceva molto bene e la cui morte è stata definita dal regista come "un evento impossibile da elaborare".
Tutta la storia del Titanic
Un interessante e completo testo per conoscere tutta la storia di una delle più grandi tragedie del ventesimo secolo.Immagine di copertina di questo articolo gentilmente concessa da Disney
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