il fumetto Spirou et la Gorgone bleue è caduto al centro di una bufera dopo essere stato accusato di razzismo. L’editore belga Dupuis ha dovuto ritirare dalle vendite il titolo a causa delle critiche ricevute attraverso i social. Secondo quanto riferito, all'interno del fumetto sarebbe mostrata una rappresentazione stereotipata di persone nere, mentre le figure femminili sarebbero iper-sessualizzate.
Ecco il post pubblicato dall'editore.
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Dupuis si è assunto tutte le responsabilità sull'opera e sulle scelte fatte per portarla alla pubblicazione. L'obiettivo doveva essere quello di ispirarsi al fumettista belga degli anni Cinquanta André Franquin. Nonostante
Il fumetto è stato pubblicato nel 2023 ad opera di Daniel Henrotin, conosciuto anche come Dany. La storia è una satira sugli eco-terroristi, sul cibo spazzatura e sui rifiuti di plastica. A rendere virale questa questione è stato un video su TikTok in cui si faceva notare che i personaggi di colore venivano descritti come scimmie, mentre le figure femminili venivano eccessivamente sessualizzate.
Dupuis: una casa editrice che ha fatto la storia
L’autore Dany ha spiegato di aver cercato di imitare lo stile del fumettista belga André Franquin (che ha lavorato a storie com quelle di Spirou e Tintin), e che il suo intento non era razzista o sessista. Dany ha poi rivendicato il fatto che umorismo e caricatura facciano parte della scuola di fumetto belga.
Da ricordare che la casa editrice Dupuis è un punto fermo del fumetto belga, ed ha lanciato i più grandi personaggi prodotti da questa scuola fumettistica. Si tratta di character come Spirou, Lucky Luke e i Puffi. In particolare Le Journal de Spirou è nato nel 1938 attraverso l'autore Charles Dupuis, fratello di Jean, fondatore della casa editrice. In questa rivista hanno lavorato lo stesso André Franquin, Morris e Peyo.
Immagine tratta da X di Éditions Dupuis
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