Finisce il viaggio per The End of the F***ing World. La serie che racconta le vicende di due adolescenti disadattati, James (Alex Lawther) e Alyssa (Jessica Barden), basata sulla omonima (senza censura) graphic novel di Charles Forsman, non avrà la stagione 3. A rivelarlo è stata la stessa autrice dell'acclamato adattamento per la TV, Charlie Covell.
In una intervista a RadioTimes, la sceneggiatrice e attrice ha spiegato che per lei l'avventura è conclusa:
Penso che per me sia tutto per ora. Sì, questo è quanto. Credo che provare a fare di più sarebbe sbagliato. Mi piace dove l'abbiamo lasciata.
La notizia arriva a poca distanza dal rilascio su Netflix della seconda stagione. I nuovi episodi rispondono al quesito lasciato aperto dal finale (volutamente) ambiguo della prima, che ricalca l'epilogo del fumetto e che molti non hanno esitato a definire un vero e proprio capolavoro. Per contro, accogliendo con preoccupazione la decisione di Netflix di rinnovare la serie.
Non a caso, Covell ha dichiarato di avere sentito una enorme pressione per la sceneggiatura di The End of the F***ing World 2:
C'è una grande parte di te che si preoccupa di quello che penserà la gente. Io mi preoccupo, ma poi penso: 'Mio Dio, il fatto di preoccuparmi di cosa penserà la gente di una serie TV è un bel problema da avere'. C'è pressione. Ma c'è pressione perché alla gente piace una cosa che abbiamo fatto tutti insieme.
D'altra parte, l'autrice ha ammesso che chiudere la serie alla fine della stagione 1 le avrebbe spezzato il cuore:
Se per qualche ragione non avessimo potuto fare la stagione 2, sarei stata distrutta. E questo dimostra che è stato giusto farla. Almeno, per me. E mi piace dove finiamo. Sì, penso che sia giusto per la storia.
Ma questo non significa che piacerà a tutti i fan:
Non sai mai [cosa è davvero giusto, n.d.r.]. E non puoi scrivere quello che vuole la gente. Penso che tu debba capire cosa è giusto per i personaggi e la storia. Sembra quasi uno slogan. Ma credo che sia così. Non stai facendo fan fiction.
La riflessione di Covell si inserisce nell'annoso e complesso dibattito sulla libertà autoriale e le aspettative del pubblico. E probabilmente alimenterà il fuoco della discussione. In ogni caso, l'unico modo per partecipare con cognizione di causa è guardare tutti i nuovi episodi, come invita a fare la stessa autrice:
Spero che gli spettatori arrivino alla fine della stagione 2, [prima di esprimere un giudizio, n.d.r.].
E poi sarà tempo di valutazioni. Possibilmente, argomentate e civili.
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