L'uomo delle castagne: il finale della serie thriller di Netflix, spiegato

Autore: Giuseppe Benincasa ,

L'uomo delle castagne è una serie TV diretta da Kasper Barfoed e Mikkel Serup che è basata sull'omonimo romanzo danese del 2018, scritto da Soren Sveistrup.

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Lo show disponibile su Netflix è un thriller che narra degli omicidi commessi da un killer, che lascia sulla scena del crimine degli omini realizzati a mano con delle castagne intagliate. A indagare sul caso ci sono i detective Naia Thulin e Mark Hess che prima d'ora non si erano mai incontrati. Entrambi sono però destinati a lasciare, per motivi diversi, il corpo di polizia di Copenhagen dopo aver risolto il caso dell'uomo delle castagne.

In questo articolo verranno spiegati gli aspetti principali della trama e il piano del killer. Attenzione quindi alla presenza di spoiler!

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La trama della serie TV

Il primo episodio de L'uomo delle castagne mostra un flashback riferito al 1987 dove si vede che un poliziotto, ispezionando una fattoria, trova morti tutti i membri della famiglia che vivevano lì tranne due bambini. Purtroppo per il poliziotto però l'assassino non è andato via dalla fattoria e così è stato ucciso anche lui.

A questo punto la trama della serie danese si sposta al presente dove si assiste a una serie di omicidi collegati tra loro dalla presenza di un omino di castagne lasciato sul luogo del delitto. Gli stessi omini di castagne si erano visti nel flashback relativo al 1987, ma fino a poco prima della fine della serie non viene fornita alcuna spiegazione relativa al collegamento tra gli omicidi e gli omini di castagne. Oltre a ciò in tutti gli omicidi pare esserci uno schema legato all'amputazione di uno o più arti della vittima.

La trama de L'uomo di castagne si infittisce ancora di più quando entra in scena la storia del rapimento della bambina Kristine Hartung, avvenuto un anno prima degli omicidi che si stanno consumando nel presente. Bisogna tenere a mente che la bambina è stata data per morta ma il suo corpo non si è mai trovato. Il caso Hartung torna a galla quando sugli omini di castagne rinvenuti sulla scena del crimine vi sono le impronte della bambina!

Cos'è successo nel 1987?

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Il flashback si svolge sull'Isola di Møn nel 1987 dove vive un certo Ørum con la moglie, un figlio biologico e due figli adottivi. Quando il poliziotto Marius entra in casa trova diversi cadaveri e due bambini ancora in vita. Uno di questi è il bambino adottato Toke, che si trova vicino a una accetta insanguinata e un corpo di donna morto dentro la vasca da bagno. La bambina adottata invece si trova in una stanza separata dal resto della casa, che dà l'idea di essere uno scantinato. Qui ci sono diversi omini di castagne che i due bambini adottati amavamo realizzare.

Quando Marius trova la bambina viene aggredito e ucciso da una figura indistinta che arriva alle sue spalle. Conoscendo l'esito della storia si viene a sapere che l'assassino della famiglia e del poliziotto alla fattoria è Toke. Ebbene, il bambino dopo essere stato vittima di abusi e violenze da parte della sua famiglia adottiva ha deciso di proteggere se stesso e sua sorella Astrid uccidendo tutti. Non è chiaro perché Toke abbia ucciso anche il poliziotto. Una spiegazione plausibile potrebbe essere quella che il bambino aveva paura delle conseguenze delle sue azioni. In alternativa si può pensare che Toke non voleva essere portato alla centrale di polizia per poi essere affidato a un'altra famiglia.

La conferma degli abusi subiti dai gemelli Toke e Astrid si ha quando il detective John Brink svela a Hess di aver trovato delle VHS che mostrano le violenze inflitte ai gemelli da parte della madre e del padre.

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Toke da bambino
Il piccolo Toke

Il caso Kristina Hartung

Collateralmente alla storia principale della serie viene presentato il personaggio di Rosa Hartung. Questa è la madre di una bambina, Kristine, che è stata rapita e di cui si sono perse le tracce. Il caso del rapimento si è chiuso con l'incarcerazione del reo confesso Linus Bekker, che ha detto di aver fatto a pezzi il corpo della bambina ma di non ricordare dove l'ha seppellito. 

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Rosa Hartung
Rosa Hartung, la madre di Kristine

A posteriori si scopre che Bekker è solo un uomo con problemi mentali che vuole attirare l'attenzione dei media su di sé. L'uomo delle castagne lo ha coinvolto al fine di fermare le indagini sulla scomparsa di Kristine, poiché il suo piano criminale prevedeva di torturare psicologicamente la madre Rosa. Infatti, non ritrovando il corpo di Kristine i suoi genitori si sarebbero domandati se lei fosse morta davvero o no, senza darsi mai pace.

Toke, che si nasconde sotto l'identità dell'esperto forense Simon Genz, ha evidentemente piazzato il machete ossia l'arma del delitto con il sangue di Kristine a casa di Bekker con l'accondiscendenza di quest'ultimo. Ciò che non viene spiegato è come Toke e Bekker si sono conosciuti.

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Bekker
L'uomo reo confesso del rapimento della piccola Kristine Hartung

Per quanto riguarda le impronte di Kristine sugli omini di castagne, alla fine si scopre che lo stesso Toke faceva toccare alla bambina le castagne con le quali lui costruiva gli omini.
Con il caso degli omicidi non c'entrano nulla infatti gli omini di castagne che la stessa Kristine costruiva e vendeva da bambina. L'indizio decisivo su questo aspetto è dato dal fatto che Toke voleva avere sempre lo stesso tipo di castagne, che crescevano nella zona della fattoria dove lui ha commesso i suoi primi omicidi. Questo rappresenta un forte legame di Toke con la fattoria e quindi con il trauma che ha subito.
Kristine è tenuta segregata da Toke e sua sorella Astrid in un appartamento in Germania.

Chi è Rosa Hartung e che connessione ha con il killer?

Rosa Hartung è l'anello di connessione tra gli omicidi di Toke e il rapimento della figlia Kristine. Rosa, così come Toke, era una bambina che era stata data in affidamento e che da grande - in veste di ministra - si è continuata a occupare delle problematiche sociali legate ai bambini.

Nel 1985 Toke e Astrid vengono adottati dalla famiglia con cui viveva Rosa. I tre bambini giocavano insieme cantando la canzone dell'uomo delle castagne e realizzando gli omini che lo rappresentavano. Rosa però non era contenta di dividere le attenzioni dei suoi genitori con altri due bambini, così si è inventata una bugia con la quale è riuscita a far cacciare i gemelli Toke e Astrid. La serie non ha mai rivelato di che bugia si trattasse ma si presume che Rosa abbia accusato di violenza fisica e/o sessuale il fratellastro Toke.

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Tre bambini seduti a un tavolo all'aperto
Rosa, Toke e Astrid realizzano omini di castagne

A causa della bugia di Rosa, Toke e Astrid si sono ritrovati (nel 1987) in una famiglia che non li amava e che abusava di loro anche per fini economici.
Il rapimento della figlia di Rosa da parte di Toke è chiaramente un atto di vendetta.

Qual è lo schema degli omicidi?

Gli omicidi portati a termine da Toke/Genz sono:

  1. Laura Kjaer che viveva con un figlio di 10 anni e con un compagno che abusava del piccolo. A Laura è stata amputata una mano
  2. Anne Sejer Lassen il cui marito abusava delle loro figlie. Ad Anne sono state amputate entrambe le mani
  3. Jessie Kvium che trascurava la figlia di 6 anni. A Jessie sono state amputate le mani e un piede

Il quarto assassinio prevedeva la morte di Rosa Hartung e l'amputazione delle mani e dei piedi, quindi di 4 arti dopo averne tagliati 1 alla prima vittima, due alla seconda e tre alla terza. In questo modo Toke avrebbe avuto degli arti umani per completare uno o più ipotetici omini di castagne.

Questo aspetto macabro della storia non è approfondito dalla serie ma è lasciato all'immaginazione dello spettatore.

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Un tavolo con delle castagne
Gli omini di castagne

L'idea di lasciare le impronte della figlia di Rosa, Kristine, su ogni omicidio rappresenta un messaggio diretto alla ministra, che punta a disturbare psicologicamente quest'ultima come intuiscono i detective fin dall'inizio.

In ultimo vale la pena sottolineare un aspetto psicologico importante di Toke. Lui prima di uccidere le vittime designate provava a far intervenire la legge per salvare i bambini soggetti a violenze, abusi e maltrattamenti. Il suo modo di fare avrebbe quindi dimostrato l'inefficacia del sistema e il suo necessario intervento. Tutto ciò ricorda molto la serie TV Dexter nella quale il protagonista, come Toke, lavora alla scientifica e contribuisce a trovare gli assassini. Quando però la giustizia fallisce entra in scena lui e uccide chi è scampato alla legge.

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Toke
Toke nell'episodio finale de L'uomo di castagne

Per quanto riguarda la vendetta messa in atto dall'autista di Rosa Hartung, Jacob Rasouli, e dalla sua compagna infermiera, Benedikte Skans, si può affermare che si è trattato di un'aggiunta al copione utile a depistare un po' le indagini e a fare minutaggio. Anche se non viene mostrato in volto il colpevole della morte dei due, con un po' di attenzione si capisce che è stato Toke.

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Un uomo e una donna vicino a un furgone
Jacob e Benedikte

Quando infatti Jacob e Benedikte stanno litigando nel bosco si avvicina a loro un'auto con dentro l'assassino. Ebbene l'auto è quella di Toke, lo si capisce dalla targa della sua BMW grigia CV 12 184. La stessa auto infatti la si vede guidata da Toke/Genz nell'ultimo episodio.

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Una BMW grigia
L'auto di Toke/Genz

L'uomo delle castagne è disponibile su Netflix.

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