Vi presento Joe Black è uno di quei film destinati a farsi ricordare per anni, sia per le straordinarie prove di recitazioni offerte da attori del calibro di Anthony Hopkins e Brad Pitt, che per la storia raccontata, triste e romantica al tempo stesso.
Diretto da Martin Brest, Vi presento Joe Black (titolo originale Meet Joe Black) rappresenta il remake del film del 1934 La morte in vacanza, adattato anche nel 1971 con lo stesso titolo. La pellicola, uscita nei cinema italiani a fine gennaio 1999, ha riscosso un buon successo commerciale ed è stata apprezzata dalla critica che ha elogiato le prove degli interpreti, ma ne anche criticato l'eccessiva lentezza e durata (circa tre ore).
Il magnate dei media Bill Parrish sta contemplando una fusione con un altro gigante dei media, mentre la sua prima figlia Alison, sta organizzando per lui una grande festa in occasione del suo 65esimo compleanno. Conosciamo poi la sua bella figlia minore Susan, specializzanda in medicina interna, che ha una relazione con Drew, uno degli uomini più fidati di Bill.
Sebbene sia felice per il futuro matrimonio di Susan con Drew, Bill invita sua figlia a riflettere, poiché non la vede profondamente innamorata del giovane e le suggerisce di essere meno razionale e di aprirsi all'amore perché il colpo di fulmine esiste. Quando l'elicottero della compagnia di Bill atterra, l'uomo sente una voce misteriosa, che cerca però di ignorare. Arrivato nel suo ufficio, Bill ha dei forti dolori al petto e sente di nuovo la voce che dice "Sì". Nel frattempo Susan incontra ad un bar un bellissimo ragazzo che cattura la sua attenzione. I due scambiano qualche parola e sembrano entrambi preda di un vero e proprio colpo di fulmine. Stordita, Susan si allontana senza però sapere il nome dell'uomo che, subito dopo, viene investito da più auto in corsa e muore sul colpo.
Quella sera, Bill sente di nuovo la voce che finalmente si materializza e si presenta come la Morte, ora nel corpo del giovane che ha conosciuto Susan poche ore prima. La Morte spiega a Bill che il discorso sull'amore che ha fatto a sua figlia ha suscitato il suo interesse e che lo terrà in vita fintanto che gli farà da guida sulla Terra. Presentato alla famiglia come "Joe Black", la Morte cerca di adattarsi ad un ambiente del tutto nuovo, mentre Susan si rende conto che quell'uomo non sembra l'affascinante sconosciuto che aveva incontrato poche ore prima al bar...
Invitandovi a rivedere questo piccolo, grande, cult del cinema degli ultimi decenni, ecco una carrellata delle frasi più belli di questa romantica e a tratti commovente pellicola.
Vi presento Joe Black, le citazioni più belle del film
- Ho amato Susan dal momento in cui è nata e la amo sempre con lo stesso affetto. Quello che sogno è un uomo che la scopra e che lei scopra un uomo che sappia amarla, che sia degno di lei, che sia di questo mondo, di questo tempo, che abbia la grazia, la compassione e la forza di starle accanto mentre lei avanza in questa bella cosa chiamata vita. (Bill)
- Voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, che hai dato alla mia vita un significato che non avevo il diritto di pretendere. (Bill)
- Che male c'è a prendersi cura di una donna? Lei si prende cura di te... (Joe)
- Esercito una certa funzione che sembra prendere la maggior parte del mio tempo, ma a volte mi viene il dubbio di non aver lasciato molto spazio per qualcos'altro. (Joe Black)
Il celebre discorso di Bill a sua figlia Susan
- Bill: Tu ami Drew?
- Susan: Vuoi dire come tu amavi la mamma?
- Bill: Dimentica me e la mamma. Intendi sposarlo?
- Susan: È probabile.
- Bill: Ascolta, vado pazzo per quel ragazzo, è intelligente, intraprendente potrebbe portare la Parrish Communications nel ventunesimo secolo e me con lei.
- Susan: Allora cos'è che non va?
- Bill: Vale per me, io sto parlando di te. Non è quello che dici di Drew è quello che non dici.
- Susan: Forse non ascolti.
- Bill: Oh, sì invece. Non un'ombra di trasalimento, non un bisbiglio di eccitazione. Questo rapporto ha la stessa passione di una coppia di nibbi reali. Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu... canti con rapimento e danzi come un derviscio.
- Susan: Ah, tutto qua?
- Bill: Sì. Abbi una felicità delirante o almeno non respingerla.
- Susan: Va bene. "Abbi una felicità delirante"... vedrò di fare il possibile.
- Bill: Ah ah ah... lo so che ti suona smielato, ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Be', dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente... be', equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato, non hai mai vissuto.
- Susan: Bravo!
- Bill: Ah, sei una dura!
- Susan: Scusami. D'accordo dimmelo di nuovo ma stavolta la versione breve.
- Bill: Non respingere... chi lo sa: esiste il colpo di fulmine? Sì.
- Susan: Sì.
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