Christopher Nolan aveva promesso che il primo trailer esteso di Tenet sarebbe arrivato su un grande schermo: promessa mantenuta, con un pizzico d'ironia inglese. Come ormai saprete, prima di venire caricato online su Youtube e di rimbalzare su social e testate giornalistiche, il nuovo trailer del nuovo film di Nolan è stato presentato in assoluta anteprima su Fornite. Riassunto veloce per chi ha qualche anno in più o per chi ha vissuto in una quarantena davvero estrema nell'ultimo quinquennio: Fornite è uno sparatutto in terza persona che si gioca online, diventato un assoluto fenomeno videoludico e culturale a livello globale.
Nel giorno previsto per il lancio globale del filmato, i giocatori si sono potuti recare in un'area virtuale del mondo di Fornite chiamata Big Screen che, di fatto, era un grande schermo su cui è stato "proiettato" il trailer in anteprima. L'esperienza è stata così simile a quella della sala che nel caso un giocatore o un oggetto si fosse posizionato tra il punto di vista di uno spettatore e lo schermo, l'interferenza avrebbe tagliato parzialmente la visuale.
Nolan ha avuto quindi il suo grande schermo e Warnes Bros ha avuto il grande lancio di un film già salutato da molti come il salvatore della stagione cinematografica 2020. Quello del lancio su Fornite infatti è molto più di una trovata pubblicitaria o di una scelta bizzarra: è stata la strategia economicamente più vantaggiosa per pubblicare un trailer così atteso e raggiungere un pubblico molto più ampio di quello degli appassionati di cinema, in un momento in cui le finestre disponibili per operazioni simili sono quasi azzerate.
Perché Warner Bros e Nolan hanno scelto Fornite
Forse allo studio e al regista non sarebbe venuta questa grande voglia di sperimentare nuove soluzioni se il Covid-19 non avesse azzerato non solo le sale aperte negli Stati Uniti, ma anche tutte le tradizionali finestre pubblicitari di grande richiamo. Solitamente un film come Tenet cerca di arrivare al pubblico generalista dove sa di poterlo intercettare. Infatti un film costato 205 milioni di dollari non può contare solo sul pubblico degli appassionati per sperare di evitare il disastro al botteghino: deve intercettare anche il maggior numero possibile di coloro che non seguono attivamente il mondo del cinema ma che, se informati a dovere, potrebbero essere invogliati ad andare in sala.
Il primo posto dove intercettare questo tipo di pubblico è la sala stessa: proiettando il trailer prima di un film che attira lo stesso tipo di pubblico, si riesce a suscitare la curiosità degli spettatori paganti riguardo al blockbuster successivo, o quantomeno a renderli consapevole della sua esistenza. Di fatto il nuovo trailer di Tenet veicola poche e semplici informazioni: è un film di Christopher Nolan, ha per protagonisti John David Washington e Robert Pattison, non tratta di viaggi ma d'inversioni nel tempo. È un filmato confezionato per presentare il più chiaramente possibile al grande pubblico il complicato mondo architettato da Nolan. Il problema è che le sale sono chiuse e film come Mulan, Black Widow e No Time to Die - titoli che avrebbero potuto fornire lo slot pubblicitario perfetto al trailer in sala - sono a loro volta in stallo. Anzi. Se la situazione rimane come da ultime modifiche al calendario delle uscite, è probabile che sarà Tenet a tirare la volata per uno di questi titoli.
Esistono ovviamente vie alternative, che permettono d'intercettare fasce di pubblico specifico. La fetta di mercato più remunerativa è quella degli spettatori tra i 18 e i 44 anni (almeno secondo le fasce d'analisi statunitensi) e un film d'azione come Tenet è a caccia di pubblico maschile. La risposta è quindi sport. Gli eventi sportivi in diretta e le loro milionarie pause pubblicitarie sono una solida alternativa alla sala per il lancio di un trailer. Non fosse che al momento il campionato di NBA e tutti gli sport più popolari e seguiti in TV sono sospesi, così come gli eventi in diretta come le Olimpiadi, capaci di richiamare un'audience tale da rendere appetibile il lancio di un trailer così importante.
Fornite diventa dunque una scelta quasi obbligata per non arrendersi al semplice caricamento di un video su Youtube. Warner Bros ha giocato bene le sue carte, rompendo per prima gli indugi e organizzando l'evento. Essendo il primo trailer di un film tanto atteso a debuttare su Fornite, lo studio si è assicurato un'esposizione ancora maggiore. Infatti le testate giornalistiche non si sono limitate a riprendere il trailer, ma hanno scritto news e analisi come quella che state leggendo su una scelta "storica". Più pubblicità, più buzz, più possibilità di intercettare il pubblico.
Perché proprio Fornite? La risposta più immediata e semplice è: perché è un titolo immensamente popolare. Secondo uno studio del 2018, oltre il 60% degli adolescenti statunitensi ha giocato almeno una volta a questo specifico prodotto. Analizzando le live e i video connessi a gameplay e commenti si scopre che Fornite è il secondo gioco più amato su Youtube e il quarto su Twitch (piattaforma di streaming molto utilizzata in ambito videoludico).
Non solo Fornite può garantire un audience enorme: è esattamente il pubblico che un film di questo tipo vuole intercettare. Infatti gli utenti di Fornite sono per il 72% di sesso maschile e per il 61% compresi nella fascia tra i 16 e i 24 anni. Nessun altro canale tradizionale potrebbe assicurare un pubblico giovanissimo così numeroso.
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Il vero interrogativo è: Tenet uscirà davvero a luglio 2020, virtualmente senza concorrenza a parte il Covid-19? Warner Bros rischierà il suo film più importante per fare da apripista nel ritorno in sala? Lo scopriremo presto. Quel che è certo è che non ci sarebbe nulla da stupirsi se altri grandi titoli decidessero di seguire la strada di Tenet e organizzare una prima mondiale del loro contenuti speciali su Fornite.
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