Il nuovo trailer di #Tenet ha fatto esplodere le menti nerd di tutti i fan di Christopher Nolan, regista di #Inception, come mai prima d’ora.
Se nel film con Leonardo DiCaprio, Inception, si entrava nel mondo dei sogni e quindi in un campo dove era più la fantasia che la scienza a farla da padrone, con Tenet questi due aspetti sembrano tornare a formare un equilibrio fantascientifico.
Infatti, da ciò che si può apprendere dal primo e dal secondo trailer del film, Christopher Nolan – regista e sceneggiatore della pellicola – ha preso largamente spunto da un esperimento scientifico realmente avvenuto, ovvero quello dell’Inversione della freccia del tempo.
Per agevolare la lettura del seguente articolo, si premette che i due trailer pubblicati dalla casa di distribuzione Warner Bros. saranno indicati come Trailer 1 e Trailer 2. Inoltre, poiché non sono stati rivelati ufficialmente i nomi dei personaggi, questi verranno chiamati con i nomi degli attori e delle attrici che li interpretano.
Qui sotto si può rivedere il Trailer 1:
Qui sotto si può rivedere il Trailer 2:
Partendo dal Trailer 2, al minuto 2:22, il personaggio interpretato da John David Washington nomina l’inversione del flusso del tempo ed è evidente che questa “tecnica” sia il concetto fantascientifico al centro della trama del film di genere action/thriller.
Il concetto scientifico preso in considerazione
Per spiegare cos’è il flusso del tempo e, poi, in cosa consiste la sua inversione, bisogna introdurre alcuni concetti scientifici.
Per prima cosa, il flusso del tempo si può identificare con il nome di freccia del tempo.
Questo è un fenomeno tale per cui uno stato finale non può essere uguale al suo stato iniziale, poiché il tempo stesso è variato.
Per facilitarne la spiegazione si pensi, ad esempio, a uno stato iniziale e uno finale “differenti”: se un uovo viene aperto, non c’è modo di farlo tornare al suo stato iniziale chiuso. Nello stesso modo, se un bicchiere di vetro cade per terra e si frantuma, non tornerà mai naturalmente al suo stato iniziale.
Vedendo il trailer di Tenet, pare chiaro che in qualche modo i protagonisti riescano nell’impresa di invertire la freccia del tempo e di riportare allo stato iniziale un fenomeno.
La lavagna di Tenet
La dimostrazione della correlazione di ciò che è stato scritto poco sopra con Tenet la si può vedere nel fotogramma estratto dal Trailer 2, in cui si vede una lavagna con delle formule e degli schemi.
Uno degli schemi mostra 2 coppie di riquadri. Purtroppo le formule non si vedono nella loro completezza.
I riquadri nella parte superiore sono separati e non comunicanti. Questi mostrano molecole di due tipi separate tra loro in quello che si può definire un sistema ordinato. Nel momento in cui i due riquadri si mettono in comunicazione tra loro, si crea disordine, poiché le molecole di A e quelle di B si mescolano in maniera naturale e spontanea.
L’inversione di questo processo è impossibile, in quanto alcuni eventi sono irreversibili.
Nell'immagine qui sotto si può osservare meglio lo schema:
I diritti dell'immagine qui sopra appartengono a Maxwell's_demon.svg: User: Htkym derivative work: Dhollm (talk) - Maxwell's_demon.svg e sono utilizzati sotto licenza CC BY 2.5.
Come invertire il flusso del tempo?
Invertire la freccia del tempo era impossibile fino a qualche anno fa ma era sempre stato motivo di studio da parte dei ricercatori. Ci sono infatti studi pubblicati nel 2012 e 2017 che ne parlano e dai quali è plausibile che Christopher Nolan abbia preso spunto per Tenet.
Poi nel 2019, in un articolo di Scientific Reports, è stato descritto un esperimento grazie al quale è stato possibile invertire il flusso del tempo.
Questo si è realizzato grazie a un sistema artificiale sviluppato da un computer quantistico, che è, di fatto, riuscito a portare degli elementi (detto in gergo qubit) al loro stato iniziale di qualche frazione di secondo.
Differenza tra Viaggio nel tempo e inversione del flusso del tempo
L’inversione del flusso del tempo, ovvero l’inversione di stato, non deve essere confusa con il viaggio nel tempo, come è ben specificato anche nel Trailer 2 di Tenet da Washington.
Per comprenderne la differenza in poche parole, l’inversione del flusso del tempo ci farebbe tornare giovani, il viaggio nel tempo no. Il viaggio nel tempo imporrebbe al suo fruitore la “visita” in un momento passato nel tempo ma lui resterebbe “estraneo” a quel momento in quanto viaggiatore, appunto.
L’inversione del flusso, invece, porterebbe una persona in un momento passato nel tempo, alle condizioni psico/fisiche che si avevamo in quel momento.
Nella realtà, quindi, in un sistema non isolato e non controllato, l’inversione della freccia del tempo non è fattibile (almeno per ora) e anche per questo il film di Nolan è fantascienza.
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Come potrebbe funzionare l’inversione del flusso del tempo in Tenet?
Al momento è più difficile spiegare questo che la fisica quantistica!
I due trailer fin ora pubblicati non offrono molto in termini di concetti definiti ma, comunque, alcuni pezzi del puzzle possono essere messi insieme e alcune ipotesi possono essere formulate.
Ciò, considerando sempre che i trailer – Marvel Studios insegna – sono costruiti spesso per ingannare lo spettatore e, appunto, non fargli comprendere ciò che veramente accadrà nel film.
L’idea è che, nel film, una associazione governativa o segreta – chiamata l’Aldilà - sia riuscita nell’esperimento quantistico di invertire la freccia nel tempo (descritto all’inizio di questo articolo) e che sia andata oltre la scienza, facendo sì che alcuni agenti selezionati possano alterare la loro percezione di ciò che accadrà, riuscendo a vedere a ritroso le azioni.
Il collegamento tra l'esperimento quantico e Tenet lo si può desumere anche da un libro ufficiale di prossima uscita sul making of del film, intitolato The Secrets of Tenet: Inside Christopher Nolan's Quantum Cold War.
The Secrets of Tenet: Inside Christopher Nolan's Quantum Cold War
Attenzione però, questo non vuol dire che il personaggio di John David Washington conosca il futuro o che sia un surrogato del pre-crimine di #Minority Report ma che è in grado di conoscere lo stato finale di un evento, senza però sapere come ci sia arrivati, ovvero senza conoscere gli eventi che hanno condotto un processo dal suo stato iniziale al suo stato finale.
Quel processo, quindi, Washington lo percepisce al contrario, dallo stato finale a quello iniziale.
Ciò si intuisce con due frasi ben precise che vengono dette distintamente nei due trailer:
La prima, pronunciata da Martin Donovan, ovvero da colui il quale dovrebbe introdurre Washington nell'Aldilà, la si può ascoltare dal sesto secondo del Trailer 1:
Tutti crediamo che entreremmo nell’edificio in fiamme ma finché non sentiamo quel calore non possiamo saperlo. Tu sì.
Ciò vuol dire che Washington acquista la capacità di percepire la vera entità di quel calore prima ancora di entrare nell’edificio. Quindi di conoscere lo stato finale dell’azione di cui sarà protagonista.
La seconda frase la si può ascoltare dal 28esimo secondo del Trailer 2:
Per fare quello che faccio, devo avere una idea della minaccia che affrontiamo.
Questa volta è Washington a parlare e l’idea è che, mentre nella prima fase gli veniva spiegato ciò che sarebbe stato in grado di fare, adesso lui stesso spiega, probabilmente al personaggio di Robert Pattinson, ciò che è capace di fare.
Attenzione: “L’idea della minaccia” corrisponde allo stato finale ed è ben chiaro che una “idea” non è una “certezza”. Questo indica chiaramente che quella dell’Aldilà non è una scienza esatta, quando si tratta di applicarla in un campo non isolato e controllato, ovvero nel mondo reale.
Una ulteriore conferma di ciò la si può vedere al minuto 1:50 del Trailer 1, quando Pattinson guarda dei segni di proiettile in un vetro e chiede “Che è successo qui?” e Washington risponde “Non è ancora successo”.
Dal volto di quest’ultimo e da come venga colto di sorpresa dall’uomo armato che lo assale poco dopo nel Trailer 1, si intuisce che Washington non sapeva come sarebbe successo.
Limitazioni dell’Inversione del flusso del tempo
Si presume che per ragioni strutturali del film, l’inversione del flusso del tempo non può essere usata da chiunque e in qualunque contesto (sarebbe troppo semplice e non permetterebbe alla trama di progredire).
Quindi, chi ha subito il trattamento quantico nell’Aldilà, per riuscire in qualche modo a ricaricarsi o comunque a mantenere attiva la sua percezione inversa, dovrà probabilmente respirare una qualche sostanza per condizionare il cervello.
Ecco perché alcune volte, alcuni personaggi nei due trailer vengono mostrati con un respiratore artificiale. Un indizio fondamentale viene dato dal poster del film (visibile qui sotto): a sinistra Washington è senza maschera, a destra, quando il tempo è invertito, ha la maschera.
Tenet è la parola d’accesso
Il titolo del film, Tenet, è un palindromo e già di per sé, quindi, rende l’idea dell’inversione e nel trailer 2, questa parola, è pronunciata una sola volta all’inizio:
Quello che posso darti è una parola. Tenet. Aprirà le porte giuste e anche alcune sbagliate, usala con cautela.
Ciò vuol dire che la parola potrebbe essere utilizzata in modo pratico durante il film. Pronunciandola, si potrebbe attivare nel cervello la percezione dell’inversione del flusso del tempo, come se si trattasse di un comando psico/neurale.
L’Aldilà e lo studio quantico dell’inversione del tempo
Guardando la scena al minuto 1:06 del Trailer 1 si può desumere che Washington venga costretto ad entrare nel macchinario dell’Aldilà, per essere sottoposto a un trattamento, probabilmente più mentale che fisico.
La scena al 35esimo secondo del Trailer 1 rafforza questa tesi, dato che Washington si risveglia in un letto, dove i suoi battiti sono monitorati e dove è in compagnia di Martin Donovan che gli dà il benvenuto nell'Aldilà.
Una volta superato il test psico/fisico, Washington viene addestrato dalla dottoressa interpretata da Clémence Poésy, al fine di capire e a vivere l’inversione del flusso del tempo.
La scena del Trailer 2 dal minuto 1:06 al minuto 1:17 ne è un esempio.
Conclusioni
È evidente che Tenet, come nella tradizione cinematografica di Christopher Nolan, è pensato per stupire e impegnare la mente del pubblico in ragionamenti pindarici, che spesso – per volontà del regista - rimangono lacunosi e/o interpretabili.
Si scoprirà solo al cinema come Nolan sia riuscito a rendere l’esperimento di fisica quantistica sull’inversione della freccia del tempo credibile e facilmente assimilabile dal pubblico in sala.
Stando alle ultime informazioni, seppure la data del film non sia stata comunicata dal Trailer 2 (né il quello americano né in quello italiano), il film dovrebbe uscire il 17 luglio 2020 negli Stati Uniti, mentre per l’Italia pare ancora probabile una distribuzione nei cinema nel mese di settembre. Ciò, ovviamente, non è augurabile data la natura del film, soggetto a rovinosi spoiler provenienti da oltreoceano.
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