Il bambino con il pigiama a righe: trama e spiegazione del finale di libro e film

Il filo spinato di Auschwitz non impedisce il nascere di una singolare amicizia tra Bruno, bambino ariano, e Shmuel, coetaneo ebreo che indossa un pigiama a righe.

Autore: Alice Grisa ,

Il bambino con il pigiama a righe è un film scritto e diretto da Mark Herman, una coproduzione del 2008 tra Stati Uniti d'America, Regno Unito e Ungheria.

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Si tratta di un dramma struggente su un bambino tedesco che, inconsaspevolmente, si ritrova ad Auschwitz dove stringe amicizia con un coetaneo ebreo.

Il film è tratto dal libro omonimo di John Boyne, pubblicato nel 2006. 

La trama

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Il film è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Bruno ha 9 anni ed è cresciuto a Berlino, dove vive insieme ai genitori, alla sorella Gretel (che ha 12 anni e tormenta il loro maggiordomo), e alle cameriere, tra cui la giovane Maria. Il padre di Bruno, Ralf, è un ufficiale nazista e – dopo una visita di Hitler – viene promosso a Comandante. Per questo nuovo incarico, tutta la famiglia è costretta a lasciare Berlino per trasferirsi in un territorio di campagna (che è in realtà Auschwitz).

Bruno si annoia, non sa con chi giocare e comincia a perlustrare i dintorni. In questo mondo si rende conto che vicino a casa sua c’è un campo di concentramento, con uomini e bambini che indossano pigiami a righe. Aggirandosi intorno alle recinzioni, Bruno conosce un ragazzo ebreo, Shmuel, che vive nel campo.

I due stringono amicizia e iniziano a giocare insieme, da una parte e dall’altra del filo spinato che delimita i confini del campo di sterminio. Bruno non si rende conto del luogo in cui si trova Shmuel, e neanche del fatto che il ragazzo è sempre più magro.

Chiacchierando, Bruno scopre che Shmuel ha perso suo padre e si offre di aiutarlo a ritrovarlo. Si fa procurare dall’amico un “pigiama a righe” per infiltrarsi nel campo e aiutarlo a ritrovare l’uomo.

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Mentre girano per Auschwitz, con un Bruno ancora completamente inconsapevole, i ragazzi vengono convogliati dagli ufficiali in una stanza con le docce, una camera a gas.

Entrano, tenendosi per mano, e Bruno si scusa con l’amico per non essere riuscito a trovare suo padre. I due muoiono per il gas mentre la famiglia di Bruno, trovando i suoi vestiti fuori dal campo, si rende conto di ciò che è successo e lancia un urlo di dolore.

Rizzoli
La copertina de il bambino con il pigiama a righe

La spiegazione del finale

Piove, una pioggia battente cade sul campo di concentramento quando gli adulti realizzano la tragedia che ha consumato le vite di due bambini innocenti.

Il filo spinato, i vestiti di Bruno, il percorso tragico che il ragazzino ha compiuto prima di andare incontro a una morte inconsapevole sono affidati a una fotografia fredda, a una corsa disperata (e inutile), alle urla delle vittime senza vestiti, tra cui Bruno e Shmuel si stringono la mano come se insieme potessero fare qualunque cosa.

I genitori di Bruno capiscono tutto dai vestiti: il ragazzo è riuscito a entrare nel campo di sterminio più orribile e pericoloso, e per aiutare un amico (verso cui si sentiva in colpa) ha trovato una morte assurda, inconcepibile agli occhi della società per un bambino di razza ariana.

Miramax
Una scena de Il bambino con il pigiama a righe
Al di qua del filo spinato

Perché Bruno e Shmuel sono stati uccisi? Ad Auschwitz, che nasceva come puro campo di sterminio (e non di prigionia) gli ebrei venivano utilizzati, “sprumuti” fino all’osso: lavoravano finché erano in grado di farlo, poi venivano eliminati nelle camere a gas e cremati nei forni, per il processo nazista della purificazione della razza.

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Non c’è più niente da fare per Bruno: una pesante porta sigillata simboleggia l’ineluttabilità del destino dei due ragazzi, mentre ai più grandi non resta che sopravvivere convivendo con i propri interrogativi, i propri spettri e gli inevitabili mostri che non smetteranno di perseguitarli.

Di Bruno, di Shmel e di tutti gli altri morti con loro non restano che le loro divise, interpretate dall’innocente fantasia di un bambino come tanti pigiami a righe.

Miramax
Una scena de Il bambino con il pigiama a righe
Al di là del filo spinato
 

Chi muore ne Il bambino col pigiama a righe?

Purtroppo i due giovani protagonisti de Il bambino con il pigiama a righe, Bruno e Shmuel, muoiono entrambi alla fine della storia.

Dove è ambientato Il bambino con il pigiama a righe?

La storia del bambino con il pigiama a righe è ambientato ai confini del campo di concentramento di Auschwitz, dove Shmuel è rinchiuso e dove il padre di Bruno lavora per conto del regime nazista.

Come si chiama il bambino con il pigiama a righe?

Il nome del bambino ebreo che presta il titolo a Il bambino con il pigiama a righe è Shmuel. Con lui fa amicizia il bambino tedesco Bruno, che fornisce il punto di vista principale di libro e film.

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